lunedì 4 febbraio 2008

Giro dell'Umbria 1984.

Rileggendo un pò il blog mi sono accorto che l'etichetta relativa ai momenti di gloria langue con soli 3 post. Siccome vengo accusato dal mio amato Pres di vivere solo di ricordi, suona un po strano che abbia raccontato così poco della mia vita passata d'atleta. Allora, visto che stiamo trattando dell'argomento maratona in questo periodo, potrei raccontare della mia partecipazione al Giro dell'Umbria del 1984.

Ugo mi accusa sempre di essere un mezzofondista, un pistard da corta distanza ma la verità è un'altra, da ragazzo prediligevo le gare più lunghe, i tempi migliori erano sui 3000 e non sugli 800. Amavo le campestri e quando siamo cresciuti un po d'età ci siamo buttati in strada a fare le gare degli amatori. Eravamo affascinati dai maratoneti, li vedevamo come dei veri faticatori, dei miti del sudore e dei solitari, pensavamo un giorno di ripercorrere le loro gesta e di diventarlo pure noi. Poi piano piano abbiamo tutti smesso e l'unico maratoneta è diventato Fabrizio che più di un kilometro non aveva mai fatto.

Era l'inizio dell'estate del 1984 ed al mio allenatore Viglia viene in mente di proporre a me e a Franco di fare il giro dell'Umbria, corsa a tappe in giro per la regione correndo 5 volte in 6 giorni. Lui vi aveva già partecipato e si era divertito da morire, poteva essere una bella occasione per crescere e per fare una mezza vacanza. Io non ero neanche maggiorenne e correndo a settembre lo sarei stato da appena 2 mesi, quindi mi sarei ritrovato ad essere il più giovane in gara, in effetti fui il secondo..c'è sempre qualcuno che ti batte!

Passammo l'estate a correre lunghi su lunghi, correvamo alla sera e dopo una giornata al mare era proprio dura, tutti uscivano dopo cena e noi stavamo ancora a sudare. Salivamo su e giù per i bricchi del paese in cerca di ombra e forza da mettere nei muscoli, scendevamo in passeggiata dribblando famiglie di ritorno dalla spiaggia e prendendoci le derisioni degli amici calciatori.

A fine Agosto Viglia fece un incidente e distrusse la macchina, non venne in Umbria e andammo io e Franco da soli, 19 anni lui e 18 io, partimmo di notte da Genova fino a Terni ,un viaggio interminabile. Era la prima volta che partivamo senza accompagnatori ma ce la cavammo bene e conoscemmo tante persone.

Prima tappa di 14 km da Terni ad Arrone, passando davanti alle cascate delle Marmore, tutta a 4' al km, come del resto tutte le tappe, ricordo in albergo prima della gara una ragazza che pranzava solo con insalata e noi ci abbuffavamo, durante la gara lei si teneva il fianco del fegato e noi ubriachi la passavamo increduli.
Al momento della premiazione per un errore mi chiamano premiandomi come terzo degli amatori, salgo e dico che non può essere ma loro mi premiano ugualmente per non rovinare la cerimonia. Io salgo sul palco mentre scende Laura Fogli premiata come prima delle donne!

Secondo giorno con tappa da Passignano sul Trasimeno a Castiglione del lago, 19 km con restituzione coatta alla partenza della coppa ritirata il giorno prima, gara sparata sempre a 4 e arrivo in salita dentro al paese.

Terzo giorno e terza tappa, circuito a Castiglione di 16 km, le gambe cominciano a essere fruste ma il ritmo non cala, l'allenamento estivo è servito e poi le abbuffate a cena reintegrano magistralmente.Nella foto siamo assieme a Michelangelo Arena e Anelio Bocci, due forti maratoneti dell'epoca, Arena ha pure vinto la Roma Ostia, ma cosa più importante è stato il vincitore del primo trofeo vini principe pallavicini , la nostra gara di Colonna .

Giovedì di riposo e spostamento a Gubbio, le gambe sono cotte, non riesco a correre, i muscoli laterali delle cosce non rispondono al comando di partire, ci metto sempre un sacco di minuti prima di iniziare a correre, dopo va tutto bene. Venerdì tappa da Gualdo Tadino a Gubbio sempre a 4' al km percorrendo 21.096 km ..una mezza maratona..

Sabato ultima tappa di 14 km in circuito a Perugia con tutti saliscendi spaccagambe..è finita..in Corso Vannucci a Perugia io e Franco ci abbracciamo e piangiamo, la nostra gara a tappe è finita..5 gare in 6 giorni , 84 km percorsi ..due maratone..in 5h40 alla media di 4' spaccati , il nostro sogno di corridori sudati e solitari è compiuto per me passeranno altri anni per riscendere in campo per fare tanti kilometri ma quell'esperienza rimarrà sempre dentro di me.

Per la cronaca vinse un polacco Bougumil mentre secondo arrivò un tale Orlando.., tale Orlando a novembre andò a vincere la maratona di New York..non so se mi spiego e poi Laura Fogli, Marchei , Magnani e Arena , Bocci e tanti altri ma mi impresse di più Ambrogio Fogar che da amatore si fece tutte le tappe prima di avere quel maledetto incidente in barca.

Da domani ripenso alla prossima maratona ma oggi voglio ricordare quei bei momenti e spero che la sofferenza di allora da ragazzo sia da conforto in quei 42 km che mi aspettano..

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Bello ripensare a quegli anni, io di faticare non ne avevo proprio voglia. Ricordo il tuo nome durante la mitica trasmissione sportsera che ti annunciava come terzo arrivato.
Bei tempi!

marco ha detto...

ciao giampy, io ne ho corsi 5, ma
a partire dal 1985 al 1989 compresi, ho conosciuto anche
Luigi Chiampo, aveva vinto la 1°
edizione della maratona di venezia, vinse le prime due tappe,
poi il giro andò a Moustafà e 2° bettiol....
per la cronaca Luigi Chiampo stava
studiando per diventare prete e così fece qualche anno dopo, abbandonando le gare.....

p.s. la vostra foto dovrebbe essere all'imbarcadero di passignano o tuoro....