domenica 3 febbraio 2008

Una rincorsa lunga 42 km ..



Per vedere quel traguardo laggiù in fondo, girando attorno al Colosseo, esplodere in lacrime di gioia , rabbia e dolore, per poter dire ce l'ho fatta anche io; per dire tutto questo occorre una rincorsa lunga..42 km e spicci.

42 lunghi km in cui lotterai contro te stesso, contro le tue paure ed i tuoi limiti, non troverai conforto negli occhi degli altri perchè vi leggerai la stessa paura, dovrai lottare da solo e il grazie sarà solo per te stesso, per la tua volontà, la tua passione, la tua rincorsa.

Oggi abbiamo messo un altro tassello per preparare questa rincorsa, abbiamo provato i km, abbiamo provato le scarpe nuove, abbiamo curato l'alimentazione, la reidratazione, i pit -stop fisiologici, abbiamo affrontato le salite alla fine come fossero il muro del 35esimo kilometro.

Abbiamo letto negli occhi dell'altro la nostra stessa paura di non farcela, di non essere all'altezza, di far restare tale un sogno lungo 42 km, abbiamo aspettato e incitato l'altro, abbiamo detto "vattene non ti preoccupare", abbiamo bevuto a canna dalla stessa bottiglietta e infine ci siamo chiusi la porta di casa alle spalle con addosso qualche certezza e mezza speranza.

Io ed Ezio oggi abbiamo corso per 2h45, facendo soste varie, portandoci a correre intorno ai 32 km, abbiamo lavorato di notte e le gambe erano stanche, ma le motivazioni erano forti e ci siamo permessi di fare un circuito di quasi 16 km, passando due volte davanti alla macchina con tutti i pensieri della resa che ti passano davanti.

Siamo arrivati con le gambe doloranti, ma senza crampi, con il fiato tranquillo e con la mente ferma; la testa, è lei quella che ti porta un gradino più su, è lei quella che ti fa prendere la rincorsa, quella lunga 42 km e ti fa fare quella curva intorno al Colosseo.

E' stato bello tornare a correre con Ezio per un impegno così lungo e duro, era dal 2004 che non facevamo corse così, ma la sensazione è che questa volta finirà meglio, a volte diventare più vecchi può essere utile a correre con più testa e con meno..pancia!

1 commento:

Ezio ha detto...

Ottimo...hai detto tutto tu!
Dopo due notti in piedi solo due scemi come noi possono fare il lungo, se poi ci mettiamo "vesciche con piede infiammato" e' il massimo. Ma e' andata a dimostrazione che l'allenamento serve specie per la mente non ho fatto tutti i km che dovevo ma che importa...passare di frontew alla macchina al 15° e ripartire in quelle condizioni...lo sai bene che vuol dire. Da oggi antibiotici e speriamo per mercoledi di ritornare in sesto. Domenica c'e' la mezza dell'anno e sto fastidio proprio non ci voleva.