domenica 16 dicembre 2012

Blogger di cuore..

Ho trascurato per quasi un anno questo blog, tante cose sono successe nella mia vita in questi mesi e se non le racconti subito poi si perde di significato. Non ho raccontato della mia London 2012, vissuta per lavoro, non ho raccontato di un anno di gare, una ventina il conto finale. Forse il blog rimane un po' sorpassato da altri social network più immediati, più consultati, però resta qui la passione del racconto, delle amicizie create e la sensazione che qui in fondo c'è più intimità rispetto ad altre piattaforme. Pare strano eppure è così, qui forse ci arriva l'affezionato lettore e pochi altri, qui ci si racconta le giornate in intimità. E così vedo che in questi giorni altri blogger riprendono a scrivere, fa piacere vedere un po' di movimento, riprendiamo i contatti :))) ..insomma tutto questo per dirvi che , dopo mesi , ho fatto le ripetute sui mille in settimana, ben quattro alla stratosferica velocità di 4'10 di media al km..ecco, ora mi sento meglio!!!! eheheh.. buona strada a tutti!!!!!

mercoledì 12 dicembre 2012

A zig zag..

Ma quanto freddo fa!!!!! Ieri però la temperatura era più mite e sono riuscito ad approfittare di ancora un po' di sole per correre una lenta assieme al mio amico orange Oscar e altri suoi tre amici. Alla fine corro ben 1h25' di corsa rigenerante e sopratutto metto un po' di kilometri sulle gambe. Sto già pensando a qualche obiettivo a media portata sia di tempo che di prestazione, cioè per parlarci chiaro mi piacerebbe fare la mezza di Terni a metà febbraio e magari correrla sotto 1h40'. Siccome però feci questi programmi già ad inizio anno e poi è andato tutto in fumo, compreso lo scrivere su questo blog, non dico altro e faccio finta di allenarmi senza obiettivo.Nel precedente post vi ho detto che avrei dedicato una riflessione al modo di correre di noi podisti, domenica mi sono fatto del ridere gustandomi una scenetta con Andrea in mezzo alla gara. Eravamo appena partiti e Andrea si trovava davanti a me, un podista gli taglia letteralmente la strada passandogli davanti da destra verso sinistra per poi rimanere lì al suo fianco. Manovra insensata che ha fatto sbottare Andrea cazziando il maldestro , il quale praticamente non riusciva a capire il perché del rimprovero. Ed il problema è proprio questo, una massa di persone che si dedicano alla corsa senza avere un minimo di insegnamento sul comportamento da tenere durante la corsa, sia in termini di educazione e sia in termini di sicurezza. L'avere fatto atletica da ragazzo e,comunque, il correre da una vita, mi permette di riuscire a prevedere tutti i pericoli derivanti dalla corsa degli altri e di evitare cadute improvvise .Se parliamo di educazione possiamo fare un lungo elenco di cose che andrebbero rispettate. Possiamo farlo a partire dall'arrivo sul percorso di gara, già riuscire a parcheggiare la macchina evitando di lasciarla sul percorso , o comunque nelle zone più pericolose, sarebbe già un segno di educazione e darebbe una mano agli organizzatori. Si potrebbe poi evitare di mettersi nelle prime file quando poi il nostro ritmo non ci permetterà di stare sempre lì davanti, eviteremmo quindi di intralciare chi corre più forte di noi, in tanti potrebbero pure evitare di fare i furbi cercando di entrare nella gabbia dei top runner soltanto per stare in pole position per il misero premio di categoria. In gara , poi, tante sono le cose che la buona educazione potrebbe farci evitare, sopratutto legandole alla sicurezza della corsa che può comportare infortuni e cadute. Evitare quindi di correre a zig zag facendo slalom inutili che comportano il tagliare  la strada agli altri. Evitare di sorpassare per poi piantarsi davanti a quello appena sorpassato tagliandogli il passo costringendolo ad una brusca frenata.Ai ristori cercare di fermarsi con calma accostando da una parte invece che piantarsi in mezzo alla strada come se si fosse in solitaria. Non voglio menzionare sputi ed altro perché dovrebbero far parte del bagaglio di educazione a prescindere dalla corsa, ma sicuramente vanno messi alla berlina tutti quelli che fanno la spesa di famiglia al ristoro finale. Anche domenica scorsa ho assistito a vere e proprie razzie di generi di conforto che intristiscono e ti fanno pensare a che livello siamo scesi.
 La sicurezza  è anche figlia di questo modo ineducato di correre, correre a zig zag comporta uno spreco di energie inutile, si corre in avanti e non di lato,ciò può comportare qualche distrazione muscolare per un movimento troppo brusco e innaturale e può anche provocare la caduta di chi non si rende conto della vostra manovra. Altro vizio è quello di sorpassare per poi mettersi subito davanti al sorpassato, si rischia che lui ci sgambetti inavvertitamente e che comunque si dia fastidio a lui; basterebbe semplicemente mantenere per più tempo la traiettoria usata nel sorpasso o ,ancora più semplicemente, sorpassare quando realmente si corre più forte. Si può evitare anche quel continuo salire e scendere dal marciapiede che infastidisce chi ci sta accanto e ci può evitare delle belle storte. Sembrano tutte cose ovvie e pure noiose, eppure ogni domenica si vedono comportamenti così, è pure bella la bagarre, il correre fianco a fianco dandosi anche di gomito, ma tutto fatto con sportività e comunque con la logica agonistica e non col furore dell'automobilista represso. Penso di aver scritto uno dei post più noiosi della storia moderna ehehehe..buona strada a tutti!!!

lunedì 10 dicembre 2012

Best Woman.




La Best Woman regala sempre un bel vento gelido , un freddo invernale ma per fortuna anche tanti bei incontri pre natalizi. E così finalmente torna alle gare il mio caro Ezio, assieme al suo scudiero Alessandro. Ci si vede coi vecchi amici Blogtrotters per una rimpatriata pre gara. Un bel caffè caldo assieme a Franco e GianCarlo e poi l'immarcescibile Yogi , Brant e un semprecontentodirivederlo Stefano..mi manca l'ultimo nome della foto ma da buon latitante qualcosa mi sfugge eheh..
Salutati tutti gli amici Blogtrotters raggiungo lo squadrone orange della RunningEvolution , oggi siamo ben 95 a gareggiare coi colori arancioni!!! Una bella foto di gruppo e poi l'immancabile cerchio magico col nostro rito Maori e poi via verso la partenza.




Mi ritrovo con Ezio e Alessandro in mezzo al gruppo dei 2300 partenti, non ho proprio idea di come correre, venerdì avevo un po' di mal di gola e un malessere quasi influenzale. Non vorrei partire forte e poi rimanere inchiodato sulle gambe oppure partire troppo piano e poi pentirmene. Come al solito lascio decidere alle mie gambe, solo loro sanno che devono fare; devo solo che assecondarle e così faccio. In un attimo resto orfano di Ezio e Alessandro, le gambe si buttano subito a 5' al km e per oltre due km viaggiano così. In mezzo al gruppone ci si ripara dal freddo e dal vento, è un continuo sorpassare quelli che devono sempre partire in prima fila per poi correre piano. E' un continuo cercare di non farsi tagliare la strada da podisti inesperti e sopratutto menefreghisti, a tale proposito in settimana voglio scrivere un post sull'argomento. Il ritmo aumenta e le gambe rispondono bene, per ripararmi dall'aria fredda che mi entra nei bronchi utilizzo la fascia di pile che si usa per la testa. La metto davanti alla bocca così riesco a scaldare un minimo l'aria prima di entrare in bocca, così la respirazione diventa meno difficoltosa e sento meno fatica. Verso il quarto km mi si affianca Stefano della mia squadra e senza dirci niente ci mettiamo allo stesso passo e scendiamo quasi a 4'30, il passaggio al primo 5000 è in 24'11, mi rendo conto che posso correre sotto i 48' e mi mantengo su quel passo. Il ponte sul fiume ci rallenta come sempre la corsa ma è sempre uno spettacolo attraversarlo, si gira sul lungomare e come sempre il vento contrario ci infastidisce. Ma le gambe reggono anche se dopo l'ottavo mando avanti Stefano perché io il cambio di ritmo oggi proprio non lo ho!! Entro in pista e faccio i 300 metri finali sorpassando parecchie persone, chiudo in 47'21 che mi rende veramente contento perché l'ho fatto senza tanto allenamento e in non perfette condizioni . Ora ,almeno, ho un riferimento per i miei allenamenti, un ritmo su cui lavorare, in poco tempo e senza questo gelo posso già arrivare a fare 45' nei 10 km ma la testa è già proiettata al 3000 di Santo Stefano, gara tutta orange in cui cercherò di battere il mio pb di 11'53.. faremo sapere eheh..e voi che avete fatto in questo weekend podistico? 
Buona strada a tutti!!


martedì 4 dicembre 2012

C'era una volta il programma invernale..


Cari amici è tornato l'inverno, leggevo un twitter di Orlando Pizzolato che annunciava i suoi -11 gradi ad Asiago e al suo inizio della preparazione invernale. Mi è rivenuto in mente quando ero ragazzo e facevo atletica..la stagione finiva a fine ottobre e a metà novembre si iniziava la preparazione invernale, c'erano le prime campestri ma erano fatte sopratutto come allenamento. Si ripartiva dal fondo lento e il potenziamento in palestra, ci si vedeva sul prato sopra il paese la domenica mattina e si faceva il fartlek. Ora invece si corre sempre ed allo stesso modo, c'è sempre una gara ogni santa Domenica e non c'è differenza alcuna tra la preparazione di Dicembre e quella di Agosto: praticamente non c'è preparazione!! E così non ci sono mai miglioramenti, se non marginali , e si va incontro spesso ad infortuni. Il mondo del podista ormai è un po' così, una esasperazione del tutto, una ossessiva ricerca della quantità a scapito della qualità. Forse una cosa ovvia, come mi disse un giorno Orlando, in quanto col passare degli anni si perde la velocità che serve ad andare forte e quindi si calibrano i propri obiettivi sulla performance di lunga durata e sul presenzialismo ossessionato. Ho partecipato alla Corsa Futurista qualche giorno fa e mi sono reso conto che ormai stiamo rasentando un po' il ridicolo, organizzare una gara in notturna a fine novembre, dover correre con una lucetta in testa, ripetere un circuito più volte..ma non si può rimanere a casa una sera e fare altro? ..voi direte, ma pure tu dove eri?Infatti è la prima e ultima volta che vi partecipo, ho fatto la non competitiva correndo coi figli ed il divertimento è stato quello, ma si potrebbe fare benissimo in una qualsiasi sera magari d'estate. Insomma , mi pare che il nostro movimento stia esagerando nella rincorsa alla organizzazione delle gare, un troppo fiorire di manifestazioni inzeppate poi da eventi collaterali che alla fine con la corsa poco hanno a che fare. Per fortuna c'è ancora il mondo del Trail che ancora mantiene quello spirito di corsa come veicolo di salute e di incontro con la natura e se stessi. Quest'anno ho gareggiato meno rispetto al prossimo anno ma ho cercato di trovare un mio equilibrio correndo sia su strada che su percorsi trail. Domenica corro alla Best Woman, gara ormai classica del lazio, a me piace semplicemente perchè si corre davanti al mare, mi fa ricordare i miei inverni sulla passeggiata ligure a rincorrere sogni e a macinare kilometri. Buona strada a tutti.