giovedì 28 febbraio 2008

The last chance.


Questa mattina mi sono svegliato addirittura con un bruciore sul petto, pensavo di avere l'influenza e comunque mi sento sempre caldo.Esco per delle commissioni e mi porto una barretta di quelle della dieta a zona, mi viene fame e me la sbafo tutta, è da due blocchi e quindi vale per un pasto intero. Chiamo Ugo e parlando mi dice che si può fare pure Galloway, che lui quando prepara 100 km, più di 50 in allenamento non ne corre.


Via, decido di andare in villa e fare quello che viene, porto l'enervit con me e inizio a girare, si affianca Andrea Cardinali e facciamo 10 km insieme, corriamo piano ma non mi importa, devo solo capire come sto. Va via lui e arrivano Roberto Vitali e Violetti "Peter", ambedue della Tusculum ma questo è solo un particolare;quando l'amicizia è vissuta con intelligenza le magliette non hanno colore. Aumentiamo il ritmo e ci portiamo a 5' al km, ogni 5 km bevo e ogni 7 prendo mezza enervit, dopo 4 km Roberto ci lascia e restiamo io e "peter" a girare sotto i 5', cambiamo pure il verso di corsa e teniamo duro.


Alla fine faccio 29 km appena sopra i 5' di media, volevo ormai arrivare a 30 ma ad un certo punto la stanchezza delle gambe era troppa. Sono contento, non me l'aspettavo sopratutto oggi di fare questa prestazione, respiro male e le gambe sono ancora un pò dure ma in quei 29 km non ho sofferto molto. Il respiro è sempre stato regolare e l'affanno non c'è mai stato, ho solo sofferto alla fine nella parte alta delle gambe, all'attaccatura del tronco, probabilmente le troppe curve del percorso hanno fatto lavorare troppo le anche. Ora a distanza di qualche ora mi sento bene,non ho l'indolenzimento degli altri due lunghi e ho subito reintegrato bevendo e prendendo i sali.


L'ultima chance ce la siamo giocata e anche se non ho fatto più di 32 km, tre lunghi li ho fatti, ora vediamo quanto riesco a recuperare in questi 17 giorni e quanto peserà dover affrontare i 13 km che mancano da sommare a quelli fatti oggi.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Gian, vedo che ti lamenti sempre....
Ormai e' solo una questione di testa, a mio parere di KM ne hai fatti anche troppi. La prossima settimana conviene rilassarsi un po' e iniziare a concentrarsi per l'obiettivo. L'ultima settimana tieni solo il motore acceso e cerca di arrivare alla domenica il piu' riposato possibile. Cura l'alimentazione, ed il giorno della gara parti a 5 e tienili il piu' possibile (dove non vanno le gambe deve andare la testa), parla il meno possibile (forse la cosa piu' difficile per te...).

Ma guarda un po' se a 40anni mi tocca a me darti consigli.

Ciao un grosso in bocca al lupo a tutti da Fabrizio di Cogoleto.

Anonimo ha detto...

Tre lunghi fatti, questo è quello che conta, il fatto che tu non abbia avuto l'indolenzimento dei primi due mi sembra un fattore positivo, è segno di un adattamento alle lunghe distanze, ora non possiamo far altro che rilassarci tutti, il peggio è fatto, a volte penso che l'aspetto più pesante delle maratone sia proprio la preparazione, dopodichè la fatica e il carico lasciano spazio al riposo e il giorno stesso della maratona va preso come viene, con la consapevolezza di quello che possiamo fare e con allegria e spensieratezza, in fondo penso sempre che trovarsi alla partenza di una 42 km. è già un traguardo, perchè vuol dire che ci si è allenati come si doveva, si sta bene e si è pronti ad affrontarla.
Un abbraccio, a presto.
Jackie.

Ezio ha detto...

Perche' e' risaputo pure a Cogoleto che chiacchiera sempre e si lamenta contro tutto e tutti mentre corre?

giampytec ha detto...

Il mugugno è tipico dei genovesi e dato che ci sono cresciuto..e poi non mi lamento sempre..dipende da chi ho affianco..ahahaha!!
Hai ragione Jackie, la preparazione è il limite della maratona, avere il tempo per i lunghi, non avere problemi fisici, la testa che pensa solo a quello. Per me lo stress è sempre stato questo, ed è per questo che ho sempre evitato di farla,per me il gioco non ha mai valso la candela, vediamo se dal 16 marzo cambio idea.