domenica 16 dicembre 2012

Blogger di cuore..

Ho trascurato per quasi un anno questo blog, tante cose sono successe nella mia vita in questi mesi e se non le racconti subito poi si perde di significato. Non ho raccontato della mia London 2012, vissuta per lavoro, non ho raccontato di un anno di gare, una ventina il conto finale. Forse il blog rimane un po' sorpassato da altri social network più immediati, più consultati, però resta qui la passione del racconto, delle amicizie create e la sensazione che qui in fondo c'è più intimità rispetto ad altre piattaforme. Pare strano eppure è così, qui forse ci arriva l'affezionato lettore e pochi altri, qui ci si racconta le giornate in intimità. E così vedo che in questi giorni altri blogger riprendono a scrivere, fa piacere vedere un po' di movimento, riprendiamo i contatti :))) ..insomma tutto questo per dirvi che , dopo mesi , ho fatto le ripetute sui mille in settimana, ben quattro alla stratosferica velocità di 4'10 di media al km..ecco, ora mi sento meglio!!!! eheheh.. buona strada a tutti!!!!!

mercoledì 12 dicembre 2012

A zig zag..

Ma quanto freddo fa!!!!! Ieri però la temperatura era più mite e sono riuscito ad approfittare di ancora un po' di sole per correre una lenta assieme al mio amico orange Oscar e altri suoi tre amici. Alla fine corro ben 1h25' di corsa rigenerante e sopratutto metto un po' di kilometri sulle gambe. Sto già pensando a qualche obiettivo a media portata sia di tempo che di prestazione, cioè per parlarci chiaro mi piacerebbe fare la mezza di Terni a metà febbraio e magari correrla sotto 1h40'. Siccome però feci questi programmi già ad inizio anno e poi è andato tutto in fumo, compreso lo scrivere su questo blog, non dico altro e faccio finta di allenarmi senza obiettivo.Nel precedente post vi ho detto che avrei dedicato una riflessione al modo di correre di noi podisti, domenica mi sono fatto del ridere gustandomi una scenetta con Andrea in mezzo alla gara. Eravamo appena partiti e Andrea si trovava davanti a me, un podista gli taglia letteralmente la strada passandogli davanti da destra verso sinistra per poi rimanere lì al suo fianco. Manovra insensata che ha fatto sbottare Andrea cazziando il maldestro , il quale praticamente non riusciva a capire il perché del rimprovero. Ed il problema è proprio questo, una massa di persone che si dedicano alla corsa senza avere un minimo di insegnamento sul comportamento da tenere durante la corsa, sia in termini di educazione e sia in termini di sicurezza. L'avere fatto atletica da ragazzo e,comunque, il correre da una vita, mi permette di riuscire a prevedere tutti i pericoli derivanti dalla corsa degli altri e di evitare cadute improvvise .Se parliamo di educazione possiamo fare un lungo elenco di cose che andrebbero rispettate. Possiamo farlo a partire dall'arrivo sul percorso di gara, già riuscire a parcheggiare la macchina evitando di lasciarla sul percorso , o comunque nelle zone più pericolose, sarebbe già un segno di educazione e darebbe una mano agli organizzatori. Si potrebbe poi evitare di mettersi nelle prime file quando poi il nostro ritmo non ci permetterà di stare sempre lì davanti, eviteremmo quindi di intralciare chi corre più forte di noi, in tanti potrebbero pure evitare di fare i furbi cercando di entrare nella gabbia dei top runner soltanto per stare in pole position per il misero premio di categoria. In gara , poi, tante sono le cose che la buona educazione potrebbe farci evitare, sopratutto legandole alla sicurezza della corsa che può comportare infortuni e cadute. Evitare quindi di correre a zig zag facendo slalom inutili che comportano il tagliare  la strada agli altri. Evitare di sorpassare per poi piantarsi davanti a quello appena sorpassato tagliandogli il passo costringendolo ad una brusca frenata.Ai ristori cercare di fermarsi con calma accostando da una parte invece che piantarsi in mezzo alla strada come se si fosse in solitaria. Non voglio menzionare sputi ed altro perché dovrebbero far parte del bagaglio di educazione a prescindere dalla corsa, ma sicuramente vanno messi alla berlina tutti quelli che fanno la spesa di famiglia al ristoro finale. Anche domenica scorsa ho assistito a vere e proprie razzie di generi di conforto che intristiscono e ti fanno pensare a che livello siamo scesi.
 La sicurezza  è anche figlia di questo modo ineducato di correre, correre a zig zag comporta uno spreco di energie inutile, si corre in avanti e non di lato,ciò può comportare qualche distrazione muscolare per un movimento troppo brusco e innaturale e può anche provocare la caduta di chi non si rende conto della vostra manovra. Altro vizio è quello di sorpassare per poi mettersi subito davanti al sorpassato, si rischia che lui ci sgambetti inavvertitamente e che comunque si dia fastidio a lui; basterebbe semplicemente mantenere per più tempo la traiettoria usata nel sorpasso o ,ancora più semplicemente, sorpassare quando realmente si corre più forte. Si può evitare anche quel continuo salire e scendere dal marciapiede che infastidisce chi ci sta accanto e ci può evitare delle belle storte. Sembrano tutte cose ovvie e pure noiose, eppure ogni domenica si vedono comportamenti così, è pure bella la bagarre, il correre fianco a fianco dandosi anche di gomito, ma tutto fatto con sportività e comunque con la logica agonistica e non col furore dell'automobilista represso. Penso di aver scritto uno dei post più noiosi della storia moderna ehehehe..buona strada a tutti!!!

lunedì 10 dicembre 2012

Best Woman.




La Best Woman regala sempre un bel vento gelido , un freddo invernale ma per fortuna anche tanti bei incontri pre natalizi. E così finalmente torna alle gare il mio caro Ezio, assieme al suo scudiero Alessandro. Ci si vede coi vecchi amici Blogtrotters per una rimpatriata pre gara. Un bel caffè caldo assieme a Franco e GianCarlo e poi l'immarcescibile Yogi , Brant e un semprecontentodirivederlo Stefano..mi manca l'ultimo nome della foto ma da buon latitante qualcosa mi sfugge eheh..
Salutati tutti gli amici Blogtrotters raggiungo lo squadrone orange della RunningEvolution , oggi siamo ben 95 a gareggiare coi colori arancioni!!! Una bella foto di gruppo e poi l'immancabile cerchio magico col nostro rito Maori e poi via verso la partenza.




Mi ritrovo con Ezio e Alessandro in mezzo al gruppo dei 2300 partenti, non ho proprio idea di come correre, venerdì avevo un po' di mal di gola e un malessere quasi influenzale. Non vorrei partire forte e poi rimanere inchiodato sulle gambe oppure partire troppo piano e poi pentirmene. Come al solito lascio decidere alle mie gambe, solo loro sanno che devono fare; devo solo che assecondarle e così faccio. In un attimo resto orfano di Ezio e Alessandro, le gambe si buttano subito a 5' al km e per oltre due km viaggiano così. In mezzo al gruppone ci si ripara dal freddo e dal vento, è un continuo sorpassare quelli che devono sempre partire in prima fila per poi correre piano. E' un continuo cercare di non farsi tagliare la strada da podisti inesperti e sopratutto menefreghisti, a tale proposito in settimana voglio scrivere un post sull'argomento. Il ritmo aumenta e le gambe rispondono bene, per ripararmi dall'aria fredda che mi entra nei bronchi utilizzo la fascia di pile che si usa per la testa. La metto davanti alla bocca così riesco a scaldare un minimo l'aria prima di entrare in bocca, così la respirazione diventa meno difficoltosa e sento meno fatica. Verso il quarto km mi si affianca Stefano della mia squadra e senza dirci niente ci mettiamo allo stesso passo e scendiamo quasi a 4'30, il passaggio al primo 5000 è in 24'11, mi rendo conto che posso correre sotto i 48' e mi mantengo su quel passo. Il ponte sul fiume ci rallenta come sempre la corsa ma è sempre uno spettacolo attraversarlo, si gira sul lungomare e come sempre il vento contrario ci infastidisce. Ma le gambe reggono anche se dopo l'ottavo mando avanti Stefano perché io il cambio di ritmo oggi proprio non lo ho!! Entro in pista e faccio i 300 metri finali sorpassando parecchie persone, chiudo in 47'21 che mi rende veramente contento perché l'ho fatto senza tanto allenamento e in non perfette condizioni . Ora ,almeno, ho un riferimento per i miei allenamenti, un ritmo su cui lavorare, in poco tempo e senza questo gelo posso già arrivare a fare 45' nei 10 km ma la testa è già proiettata al 3000 di Santo Stefano, gara tutta orange in cui cercherò di battere il mio pb di 11'53.. faremo sapere eheh..e voi che avete fatto in questo weekend podistico? 
Buona strada a tutti!!


martedì 4 dicembre 2012

C'era una volta il programma invernale..


Cari amici è tornato l'inverno, leggevo un twitter di Orlando Pizzolato che annunciava i suoi -11 gradi ad Asiago e al suo inizio della preparazione invernale. Mi è rivenuto in mente quando ero ragazzo e facevo atletica..la stagione finiva a fine ottobre e a metà novembre si iniziava la preparazione invernale, c'erano le prime campestri ma erano fatte sopratutto come allenamento. Si ripartiva dal fondo lento e il potenziamento in palestra, ci si vedeva sul prato sopra il paese la domenica mattina e si faceva il fartlek. Ora invece si corre sempre ed allo stesso modo, c'è sempre una gara ogni santa Domenica e non c'è differenza alcuna tra la preparazione di Dicembre e quella di Agosto: praticamente non c'è preparazione!! E così non ci sono mai miglioramenti, se non marginali , e si va incontro spesso ad infortuni. Il mondo del podista ormai è un po' così, una esasperazione del tutto, una ossessiva ricerca della quantità a scapito della qualità. Forse una cosa ovvia, come mi disse un giorno Orlando, in quanto col passare degli anni si perde la velocità che serve ad andare forte e quindi si calibrano i propri obiettivi sulla performance di lunga durata e sul presenzialismo ossessionato. Ho partecipato alla Corsa Futurista qualche giorno fa e mi sono reso conto che ormai stiamo rasentando un po' il ridicolo, organizzare una gara in notturna a fine novembre, dover correre con una lucetta in testa, ripetere un circuito più volte..ma non si può rimanere a casa una sera e fare altro? ..voi direte, ma pure tu dove eri?Infatti è la prima e ultima volta che vi partecipo, ho fatto la non competitiva correndo coi figli ed il divertimento è stato quello, ma si potrebbe fare benissimo in una qualsiasi sera magari d'estate. Insomma , mi pare che il nostro movimento stia esagerando nella rincorsa alla organizzazione delle gare, un troppo fiorire di manifestazioni inzeppate poi da eventi collaterali che alla fine con la corsa poco hanno a che fare. Per fortuna c'è ancora il mondo del Trail che ancora mantiene quello spirito di corsa come veicolo di salute e di incontro con la natura e se stessi. Quest'anno ho gareggiato meno rispetto al prossimo anno ma ho cercato di trovare un mio equilibrio correndo sia su strada che su percorsi trail. Domenica corro alla Best Woman, gara ormai classica del lazio, a me piace semplicemente perchè si corre davanti al mare, mi fa ricordare i miei inverni sulla passeggiata ligure a rincorrere sogni e a macinare kilometri. Buona strada a tutti.

sabato 17 novembre 2012

Pedinato..


Il mio passo è sostenuto, ho già corso oltre 35 minuti e sto per chiudere il secondo giro di un anello sul prato di Tor Vergata. Il mio obbiettivo è quello di correre almeno un'ora cercando di chiudere in progressione, ma oggi è un po' dura perché mi sento affaticato. Sto ricorrendo 4 volte a settimana dopo uno stop di un mese dovuto ad una forte lombalgia, il ritmo è ancora da migliorare e si sente la fatica della ripresa. Siamo in pochi a correre ad ora di pranzo su quella bellissima distesa verde, è ancora caldo e si sta bene; ad un tratto sento dei passi dietro di me. Sento che qualcuno mi sta avvicinando, sta aumentando il passo per raggiungermi, lo sento sempre più vicino e decido di dargli del filo da torcere. Allora tengo il mio passo e cerco di capire meglio dal rumore dei passi suoi sul terreno se si sta avvicinando e con che facilità, sento che si avvicina ma molto lentamente. Ormai sono passati tre minuti da quando sento il suo passo avvicinarsi ed ormai siamo in prossimità di una salita lunga circa 400 metri, è giunta l'ora di scivolare via!

E così aumento l'andatura, accorcio la falcata e aumento la frequenza dei passi, anche se ho altri venti minuti da correre ora devo vincere questa sfida; cambiare passo qui e mantenerlo vuol dire fare un bell'allenamento e ridare un po' di forza alle gambe. Sento che il tipo alle mie spalle cerca di raggiungermi, ormai sta a venti metri ma la mia azione lo respinge indietro, inizia ad arrancare, è stanco , avvilito e ormai esausto rallenta!!
Che soddisfazione eheheh.. gli insegnamenti da ragazzo nell'atletica mi sono sempre utili, magari non corro più forte come allora però tante cose mi sono rimaste dentro e mi piace quando riesco a metterle in pratica.

Ormai sono lanciato e chiudo la mia corsa in progressione con un buon ritmo, è sempre bello correre, è sempre bello essere qui su questo prato a dare sfogo alla propria voglia di faticare e di sentirsi vivo.
Buona strada a tutti !!!!

martedì 13 novembre 2012

Toc toc..


....che poi se uno sparisce per qualche mese, un buon motivo lo avrà!! ..o no??!!? ..eheheheh.. mi mancava scrivere un po' qui, era da giorni che rigiravo attorno a queste pagine e sentivo la voglia di tornare a postare sul mio blog . Blog che nel frattempo ha raggiunto e passato i cinque anni di età, ha avuto anche tanti momenti di pausa e ne avrà ancora altri ehehe.. vabbè dicevamo? anzi no, dicevate voi.. ma dove cavolo sei stato?? ..mmm..semplice, sono sempre rimasto qui, a pagine spente però sempre attivo, ho virato tra curve della vita che ti portano a prendere traiettorie diverse ma ho sempre mantenuto la rotta giusta. La rotta che ti porta a viverti le giornate sempre pensando al meglio, sempre cercando di vivere emozioni e di trasmetterle a chi ti sta vicino. La corsa come tappeto esistenziale che mi continua ad accompagnare da ben oltre 33 anni e che mi gratifica sempre e mi fa sentire vivo.
Come oggi, come questa mattina di Novembre in cui mezza Italia soffre nel fango e nelle incertezze economiche,una mattina da 21 gradi e con un sole bello pieno, un bel sole dentro di me.
Il prato di Tor Vergata è verde intenso, addirittura colorato da fiori di campo, sembra quasi primavera, ma è possibile che la natura sia veramente così in rivolta col nostro mondo? Mi sa di si e mi sa che ancora noi facciamo finta di niente, sempre presi dai nostri problemi gravissimi come i cinque minuti di traffico oppure la scarpa non intonata al vestito e mille altre stronzate che ci  riempiono la testa.
Mi ha colpito molto ieri sera vedere la copertina di Primo Piano del Tg3, immagini da tutta Italia colpita da queste ondate di acque sporche che infangono e distruggono; da Trieste fino a Capalbio, un mare di fango. L'Italia è divisa in due, l'autostrada A1 è chiusa da Orte a Firenze, ma mica per sfizio, semplicemente perche in quei 250 km sta succedendo di tutto e può succedere di peggio..Ma il carrozzone va avanti da se, cantava Renato e questo carrozzone chiamato Italia fa sempre più tristezza, ripiegato su se stesso, barcollante con le ruote che cigolano, ma la compagnia cantante che ci sta sopra non si avvede di niente e continua nella sua folle corsa.
Amici Blogger di tutta Italia, come va dalle vostre parti? Un sorriso a tutti voi da Roma Eterna !:)))

martedì 7 febbraio 2012

La neve non cancella.

Nella tristezza di questi giorni per la scomparsa di Luca Foligni si è aggiunta questa ondata di neve e gelo che ha ammantato tutto e reso ancor più pesante l'atmosfera che mi circonda. Ieri ho corso un po' sulla strada libera dalla neve e sono salito un attimo in Villa per fermarmi un momento a ricordare Luca. Mi sono fermato all'inizio della villa, in cima alle scalette dove di solito lasciava il suo zainetto e mi sono riaffiorati davanti tanti ricordi.
Quando ho iniziato a frequentare Frascati nel lontano ' 94 , ho subito conosciuto lui insieme alla mia futura moglie e alla nostra amica Elisabetta, è stato quindi per me uno dei primissimi punti di contatto col paese.
E lui mi ha fatto subito sentire a casa perchè si parlava di atletica, di corse, avevamo quest'interesse in comune che ci ha fatto subito legare e a me ha fatto sentire subito che era una bella persona, una persona amante dello sport e della vita semplice.
Il talento lo aveva, era un forte tennista da ragazzo, e aveva pure una eleganza nella corsa che creava ammirazione. Era una corsa potente la sua, più da mezzofondista puro che da corridore da strada, era uno spettacolo vederlo correre.
E così ci si incontrava in villa , ci si sfiorava mentre si correva , ci salutavamo col semplice alzare la mano, anche mentre faceva la ripetute a 3' al km aveva il tempo x il saluto. Avrò corso assieme a lui tre o quattro volte, i nostri ritmi erano incompatibili, solo una volta riuscii a correrci qualche km assieme, eravamo in gruppo e si faceva il famoso giro di Marino.
E purtroppo arriva quel giorno maledetto, la solita corsa in villa , la fine che arriva senza preavviso, che lascia tutti sgomenti e senza parole. E poi i funerali, da quel vicoletto da cui lo vedevo apparire con lo zainetto in spalla, fino alla chiesa, portato dagli amici della Atletica Tusculum, il saluto di tanti podisti dei castelli e le lacrime dal suo vecchio allenatore, uno dei migliori in Italia.
E ora questa neve che vuole ricoprire tutto, che vuole addormentare il ricordo, ma non si può, non è possibile dimenticare chi ti ha accolto in questo paese in cui hai messo su famiglia , non puoi dimenticare quel gesto atletico che solo chi ha talento sa riprodurre. Non si può dimenticare quella simpatia e buona educazione che solo Luca poteva avere.

giovedì 26 gennaio 2012

Un brivido che dura da 32 anni.

Dopo anni che mi supplica di poter fare Atletica sono riuscito finalmente a portare Federica al campo di atletica a Frascati. Intendiamoci, non è che non voglio fargli fare atletica ma il fatto è che ha sempre avuto un sacco di impegni extra scolastici che non permettevano di poter impegnarsi anche in questo sport. E così ieri ci siamo presentati sul campo e l'ho affidata alla ragazza che allena la sua categoria e sono rimasto al freddo di tramontana a vedere il suo primo allenamento. Il campo era pieno di ragazzi , ognuno faceva la sua attività e al centro c'erano anche i ragazzi del calcio che si allenavano. Federica ha esordito bene sciroppandosi anche delle ripetute sui 400, ha capito subito che lì non si scherza!!
Inevitabilmente il pensiero è tornato indietro a Settembre 1979 quando iniziai a correre, ben altri tempi, quasi di nascosto da mio padre e nel piazzale delle scuole comunali. Ci vorrebbe un libro intero per raccontare quegli anni , non basterebbe un solo post di questo blog, la vita di atleta si sommava con tutto il resto e , credetemi, non c'è niente di avvincente.
Con la mente quindi sono ritornato alle mie prime gare, le campestri, gli allenamenti, le giornate fredde a Cogoleto dove la tramontava ti faceva veramente volare via.
Non so se sarà lo sport di Federica, se avrà voglia di farlo, ora sta solo provando un po', sicuramente c'è la gioia nel vedere tua figlia che ricalca le tue stesse orme. Non sono un genitore che vuole che i figli facciano quello che il genitore avrebbe voluto fare. Non ho quella ansia da genitore che vuole il figlio primeggiare in tutto, voglio semplicemente che i miei figli facciano quello che più gli piace. Non li ho mai spinti nelle loro passioni, nelle loro scelte, solo consigliati e così solamente dando l'esempio mi sono ritrovato con Diletta sampdoriana sfegatata, fan di Edoardo Bennato e Bruce Springsteen . Federica invece appassionata di corsa tanto da seguirmi alle gare e nel voler pure fare lei stessa atletica.

E così capisci che ai figli non servono tante parole, strillate e non, ma servono solo esempi, sopratutto buoni esempi. Loro ti osservano sempre e sanno cosa prendere di buono da te, devi sapere che sei sempre sotto esame con loro e che se ci sai fare le soddisfazioni te le daranno, sotto forme diverse a seconda dei loro caratteri ma te le daranno. E con queste considerazioni che mi rincuorano un po' mi avvicino alla Tre Comuni, la gara più fredda dell'anno, corsa nei giorni della merla e in un percorso abbastanza impegnativo. La farò come lungo lento, facendo qualche kilometro prima della partenza, in settimana mi sono fatto anche la salita di Monte Cavo, molto impegnativa ma non quanto la salita di Tuscolo. La Maratona di Milano mi aspetta, mi ossessiono da solo a ripeterlo ma se non faccio così non mi rendo bene conto di cosa mi aspetta!! Buona strada a tutti.

lunedì 23 gennaio 2012

Corsa di Miguel.


Oltre 4000 arrivati in questa ormai Classica del podismo romano, numeri da capogiro per una gara che ormai merita una location più prestigiosa ed ampia come potrebbe essere il Foro Italico e tutte le sue strutture. Una partecipazione così numerosa grazie al lavoro che Valerio Piccioni , Marco Bonarrigo e tutti gli altri mettono durante l'anno per dare pubblicità a questo evento nato per non dimenticare la stagione argentina dei desaparecidos .
Dopo una notte di lavoro si può solo che correre senza obiettivi cronometrici, va bene già essere lì in mezzo al gruppo e respirare l'aria della corsa.
Mi presento al mio cancello in solitudine, oggi corro da solo, non voglio avere pensieri di tempi e altro, solo con me stesso in mezzo ad un mare di colori. Parto deciso a 4'50 e lo tengo per tutta la gara, faccio riferimento ai cartelli ma sento che i garmin suonano tutti prima, la gara infatti risulterà di 10 km e 100 metri. Ho corso poco in settimana e ho ancora le gambe pesanti dei 23 km del lidense, però scopro mano a mano che passano i km che la forza nelle gambe c'è e nonostante la notte in piedi corro sempre in spinta. Chiudo quindi in 47.50 e quindi , se si tiene conto dei cento metri in più, alla media di 4'45 quindi già dieci secondi di media di meno della gara della befana.
Ora si pensa alla Tre Comuni di domenica prossima, sarà un lungo di 22 km preceduti da almeno altri 5-6 nel pregara, la farò a 6' assieme a Liliana che farà la pacer di quel ritmo. Milano ci aspetta.


Ed ecco finalmente la copertina del nostro nuovo Magazine, una nuova iniziativa che vede coinvolti una decina orange, un modo come altri per raccontare di noi. In questo numero abbiamo messo articoli che parlano delle nostre ultime gare, il nostro tremila di Santo Stefano e poi il pranzo sociale. C'è una mia intervista a Orlando Pizzolato che presto metterò qui sul mio blog e poi vari spigolature su argomenti vari.



Ovviamente la distribuzione è sempre a carico di chi l'ha scritta e così eccomi ai cancelli del Paolo Rosi ieri mattina a distribuire le copie assieme a Gabriele. Ne abbiamo date via oltre 1000 ed è stato divertente vedere i podisti che levavano le mani fredde dalle tasche per ritirare una copia. Soddisfazione poi nel vedere che a fine gara non c'era una copia in terra. Ora vediamo se alla gente piace, se l'idea è può essere utile a far conoscere meglio il mondo della corsa ai nuovi arrivati ma anche a chi corre da sempre ma a volte sembra che non abbia imparato molto.

mercoledì 18 gennaio 2012

LONDON 2012.

Ci sono sogni che ti porti dietro fin da bambino, quelle cose che ti sembrano irraggiungibili e irrealizzabili. A volte succede, per fortuna, che vengano realizzati , a volte li si vivono in minima parte, il più delle volte restano sogni incompiuti.
Nei sogni di bambino c'era anche quello di essere un protagonista alle Olimpiadi, di vestire la maglia azzurra e di entrare in uno stadio olimpico per la mia gara sui diecimila oppure cinquemila, ma penso che nel sogno avrei fatto pure il getto del peso.
Poi si cresce e ci si rende conto che è un sogno, che i tuoi tempi restano lì a livello regionale e che il talento per arrivare oltre appartiene ad altri. Inizi la carriera da allenatore e allora sogni di poter avere tra le mani un campione da poter portare ai massimi livelli e tu lì assieme a lui a vivere quelle emozioni che solo le Olimpiadi possono regalare. E anche qui tutto finisce, il lavoro ti leva la possibilità di poter allenare, ti porta via dai tuoi luoghi e ti fa vivere altro. Per fortuna il mio lavoro mi ha dato tante possibilità e regalato piccoli sogni, mi ha fatto vivere Mondiali ed Europei di calcio, viaggi col Papa e con tutti le autorità di stato, sono stato a vertici g8 come al Festival del cinema di Cannes o a quello di Sanremo. Sono stato sull'Etna durante l'eruzione come ad Auschwitz nelle commemorazioni. E poi tanta cronaca, dal terremoto a tante altre piccole cose. Manca solo un tassello alla mia ventennale esperienza professionale in Rai..le Olimpiadi!!


Olimpiadi sfiorate nel Dicembre 2005 quando feci da tedoforo per Torino 2006, in un vecchio post del 2007 racconto l'emozione di quel giorno, l'entusiasmo di avere la torcia olimpica tra le mani e di avere in quel momento il sacro fuoco di Olimpia dentro di me. Mi piace tutto lo sport, lo vivo come uno spettacolo e come un'espressione meravigliosa della macchina umana. Mi appassiona ancor di più quando c'è la possibilità di vivere tutte queste cose insieme, quando una manifestazione mondiale così grande con tante discipline presenti, ti riempie gli occhi di colori e il cuore di emozioni. Gente di tutto il mondo che si incontra e si sfida, si ritrovano paesi ricchi e poveri, colori di pelle diversa, tante storie incredibili vengono a galla, personaggi sportivi che regalano emozioni che ti restano addosso. Ormai c'è tanto business ma io resto nostalgico , resto col cuore legato a questa manifestazione che mi riporta bambino e mi ricorda i miei sogni.
E così , finalmente, farò parte della squadra Rai che seguirà le Olimpiadi di Londra, il mio sogno si realizza, potrò vivere quell'atmosfera sempre sognata e sempre filtrata dalla tv e dalla radio. Potrò vivere da vicino le gesta degli atleti e sentire da vicino quanto sia grande la gioia per una vittoria come la disperazione per uba sconfitta.
Spero di poter raccontare tante cose , spero che il sogno sempre sognato non mi deluda.

lunedì 16 gennaio 2012

Trofeo Lidense.

Che giornata di sole e di mare in questa Domenica di Gennaio molto triste che verrà ricordata come la settimana della nave del Giglio. Stare qui in riva e sapere che a pochi km da qui si è consumata una tragedia assurda , che delle vite sono state spezzate a causa di una imperizia da veri dilettanti , mette un'angoscia che non si può spiegare.
Per chi è nato e cresciuto al mare è consapevolezza il sapere che questa immensa e meravigliosa creatura che abbiamo davanti sa trasformarsi in un mostro che spazza via e inghiotte tutto. Chi vive accanto ad essa sa come starci accanto, come viverci assieme, ed è per questo che ti assale l'angoscia, per il rendersi conto che ancora ai giorni nostri c'è chi la tratta con sufficienza e approssimazione. Un Comandante di nave che si avvicina così alla costa, che perde tempo nei soccorsi e che scende per primo dalla nave che affonda, mette angoscia, ti fa sentire nudo di fronte a tutto, fragile e in balia della sorte per colpa di altri, per colpa della dabbenaggine di altri.
E con tutti questi pensieri che mi accompagnano dalla sera di Venerdì che scendo giù al mare dopo una notte di lavoro e di apprensione nel seguire i soccorsi dentro alla nave delle feste. La settimana è stata avara di allenamenti, solo due di lenta a tor vergata, uno con Ezio finito camminando per un prevedibile attacco di fame e uno con Regina . Allora bisogna recuperare e sopratutto iniziare ad allungare i km per preparare la Maratona di Milano che ci aspetta tra tre mesi esatti. La gara a Ostia è di 15 km, basta fare un po' di km prima e il gioco è fatto, non è facile perchè faccio la notte in piedi al lavoro e poi al mattino presto fa freddo ma il gruppetto di amici è formato. Ci vediamo quindi presto sulla passeggiata di Ostia con Ivana , Barbara, Regina , Io e Andrea. Corriamo per 8 km saltando tutto il rito maori e l'atmosfera del gazebo che anima il pre gara. Ci accodiamo ai 1400 già pronti sulla linea del via e partiamo per i 15 km di gara, incontro lo stesso gruppetto di blogger della gara della Befana e mi trovo subito coinvolto nel loro ritmo. Vorrei correre piano, di lenta, ma tra una battuta e l'altra con Yoghi, Marco e Franco oltre che ad un clandestino Runner Blade, mi ritrovo sul passo dei 5'10 e non posso tirarmi indietro. Il percorso si allunga tra il lungomare e la pineta di Ostia, scivola lungo la parte finale della Cristoforo Colombo, che corrisponde agli ultimi km della ROma Ostia e rientra dentro le case della cittadina marinara. Tengo bene per tutta la gara con qualche km centrale corso ben sotto i 5', alla fine qualche crampo inizia ad affiorare ma alla fine i km saranno 23 e ci può stare. Ricorro soltanto da due settimane dopo uno stop di quasi un mese, un po' di adattamento ci vuole e ti fa capire che comunque la forma non è proprio da buttare.
Mentre corro ripasso mentalmente le settimane e tutti i lunghi che mi separano da Milano, a pensarla così mette un po' paura ma so che ce la farò. Ogni giorno sento e scopro di qualche amico che ci sarà a Milano e mi mette più forza addosso , mi da entusiasmo sapere che sarà una bella domenica di incontri con tanti amici di tutta Italia.
Nel frattempo , tolte le scarpette da runner, ci stiamo preparando in casa orange ad una nuova iniziativa, un Magazine tutto nostro, un giornalino cartaceo con dentro i racconti delle nostre gare e altre cose riguardanti il mondo della corsa. Abbiamo fatto una redazione di una decina di persone ed abbiamo già pronto il numero zero che distribuiremo domenica prossima alla corsa di Miguel. Stasera la presenteremo alla trasmissione Atletica Atletica condotta da Luciano Duchi, il Patron della Roma Ostia e Presidente storico dei Bancari Romani. Per ora vi lascio un po' di sorpresa e ne parlerò in settimana, anche questa è un'occasione per continuare a vivere il mondo della corsa, per stare sempre vicino a questa mia passione profonda, a questa eterna voglia di mettermi scarpe e canotta e di scendere in strada, di arrivare fino al mare, il mio mare. Ieri su facebook ho pubblicato la foto che vedete sopra commentandola in didascalia come "il mio mare" e tutti a dirmi che mare è questo che penso mio. Io intendevo dire non Mar Tirreno dove vivo o Mare Ligure dove son cresciuto se non addirittura Mar Mediterraneo dove sono nato, ma molto più semplicemente IL mare, cioè quella grande distesa d'acqua che sento mia a qualsiasi latitudine e longitudine si trovi. Il mare che sento dentro di me, che mi manca sempre vivendo in città e collina, quel modo di vivere che solo al mare si può avere, il mare dei miei sogni.
Una corsa dedicata a quelle persone che in questo mare , in questa domenica di gennaio hanno avuto fine alle loro vite, per un'assurda legge di sentirsi padroni di tutto, di poter governare tutto non pensando che siamo sempre , noi uomini, piccoli gozzi in mezzo alla Tempesta.

martedì 10 gennaio 2012

Una nuova carriera ?


Domenica abbiamo celebrato l'anno sportivo della Running Evolution con il pranzo sociale, eravamo oltre 150 in un bel ristorante a festeggiare i nostri campioni orange. Premi per tanti sia per qualità che per quantità di gare svolte, ma con le mie 35 gare non ho trovato posto in classifica in quanto erano quasi tutte gare asociali.. E allora ho preso in mano il microfono e ho condotto tutta la kermesse intrattenendo i commensali con gag e battute a raffica.


Immancabile anche nel pranzo il rito maori del nostro marione bonanno e poi la ormai immancabile lotteria che fa crollare il clima festoso e ci fa piombare nel clima da tombola natalizia eheh..
Eccolo Richi alle prese col suo piattone di pasta ,in queste feste , forse più di altre volte, mi sono goduto i miei tre figli e questa è la cosa che mi interessa e gratifica di più.
Nel mattino mi sono sciroppato un bel giro di marino in compagnia di ezio e giuseppe, 15 km di collinare che servono come il pane per preparare la maratona di milano.

sabato 7 gennaio 2012

Corri con la Befana

Prima gara dell'anno in quel di Parco Lemonia nella suggestiva zona di Roma che collega la tuscolana all'appia in uno scenario bellissimo per resti storici e paesaggio.
Una gara mai corsa, non so perchè ma oggi eccomi qui. Non ho ambizioni cronometriche ma voglio semplicemente esserci. Parto con Barbara e Liliana tra risate e scherzi e si corre appena sopra i 5', dopo 3 km Barbara si stacca e io e Liliana iniziamo una bella progressione che ci fa capire che stiamo bene e che chiuderemo sotto i 50' questa gara sui 10 km.



Nel mezzo della gara ci imbattiamo negli amici blogger Yoghi Marcaurelio e Franco , proseguiamo con loro e quando capisco che Liliana ne ha più di me la affido a Franco per farla finire bene e infatti arriverà venti secondi avanti..48'38 per lei e 48'58 per me che resto a scortare assieme a Marcaurelio uno splendido Yoghi che spinge fino all'ultimo metro.





Una bella giornata con i colori orange e con gli amici delle altre società, ormai ogni domenica è come stare al paesello, si scende per strada e si incontrano tanti amici. E ora ci aspetta il pranzo sociale della running evolution eheheh

martedì 3 gennaio 2012

2012 .. ne vogliamo parlare?

Innanzitutto Auguri a tutti!!!!
Vi auguro di cuore un anno nuovo da ricordare in positivo, bisogna sempre essere fiduciosi e pensare positivo. Per l'ennesima volta provo a riscrivere sul mio blog, non lo faccio da tre mesi e ogni volta perdo la continuità nel farlo e perdo il rapporto coi miei amici blogger e questo mi dispiace. Con tanti si continua a parlare tramite facebook oppure di persona alle gare, ma qui non riesco ad avere continuità per molti motivi. Vi chiedo quindi di darmi un po' di sprone a scrivere, qualche sano rimprovero fatemelo pure!!
Ho chiuso l'anno passato con ben 35 gare all'attivo, ultima la we run rome, bellissima gara corsa in mezzo al salotto esclusivo di Roma, palcoscenico del mondo. Ho passato un anno molto intenso ma anche tribolato per mie vicende personali, la corsa mi è stata molto d'aiuto e tutti gli amici che hanno corso con me. In particolare Marina e Barbara e poi Ezio e Teresa e molti altri con cui ho condiviso un'annata in giro per il Lazio.
Ora inizia questo 2012 e per avere un'obiettivo che mi metta in condizione di stare sempre su strada ho deciso di iscrivermi alla Maratona di Milano. Da sempre allergico alle maratone ho deciso di misurarmi con questa distanza come metro di misura per la mia capacità di impegnarmi a portare avanti un'idea. Quest'anno lo vedo come una svolta per tanti motivi e so pure che devo essere io a dettare termini e condizioni e poi sarà quel che sarà, quindi partiamo da dati concreti.
Per arrivare al 15 Aprile a Milano mi farò un bel po' di gare lunghe, dalla Tre comuni di Nepi al giro del lago di Bracciano alla strasimeno oltre che l'imbucato alla Maratona di Roma. Spero di vedervi in tanti per questi percorsi e di rifare gruppo con voi. Immancabile sarà poi il Trail di Campo Imperatore da correre sulla neve il 19 Febbraio e la settimana dopo farò il ristoro alla roma-ostia, sperando in quell'occasione di poter fare un bel blogpoint.
Chi viene quindi a Milano? Riusciamo a fare un piccolo raduno? E' una buona occasione, io lo stimolo ve l'ho dato , ora sta a voi!!
Dopo un mese di stop con scusanti varie, ho ripreso a correre da ieri,non sto poi così male ed ho iniziato così la preparazione per questa maratona, venerdì si corre a Parco lemonia, spero di vedervi in tanti.
Un abbraccio a tutti e buona strada come sempre!!