venerdì 29 febbraio 2008

Verso Galloway..


Son voluto tornare a correre subito, il giorno dopo i 29 km, perchè in corpo vi sono ancora un pò di endorfine che entro domani spariranno lasciando il posto alla stanchezza e a dolori vari. Ho corso quindi mezz'oretta tranquilla e poi ho fatto allunghi vari e un pò di ginnastica.
Poi ho fatto una cosa strana, ho preso il tempo di quaranta secondi e camminando ho contato i passi, circa 80, e poi ho proseguito fino ai 100 metri contando sempre 105 passi in 55 secondi, deducendo quindi che in quei quaranta secondi posso arrivare a fare 70-75 metri.
Sei scemo? Abbastanza, ma non in questo caso, c'è un motivo di tutto ciò e si chiama Galloway.
Maratoneta americano da 2h16 in maratona ed inventore di questo metodo di corsa frazionata, ovverossia correre la maratona in piccole frazioni di corsa intervallate da alcuni secondi a passo.
Tutto ciò con due sostanziali vantaggi, che nel momento del passo lavorano muscoli diversi da quelli della corsa e quindi lo sforzo si distribuisce, e poi si permette all'organismo di assorbire il lattato prodotto.
Facendo il calcolo della serva ,se si corrono 2 km a 5' e poi si cammina 40 sec, si ottiene una media di 5'20 al km che per 40 km da un tempo di 3h33'20, ma in quei 40 secondi si fanno 70-75 metri che portano ad aver fatto nello stesso tempo 1,5 km in più e quindi basta calcolare gli 800 metri che rimangono che ,correndo a 5', possono essere in minuti 4 e quindi ottenere il tempo di
3h37'20"!!!
Strano, vero? Eppure è così, si camminano 1,4 km e si fa un tempo strepitoso,perchè non provare dato che ho preparato questa maratona in pochissimo tempo ed è da quattro anni che non ne corro una? Il problema è capire se 5' al km è il ritmo giusto, ma ieri l'ho tenuto per 30 km
e sopratutto dover sfalsare i km da quelli del percorso, bisogna avere la sensazione di correre a 5' e poi correre 10' e 40 sec a passo..facile no?
Un altro problema è il fatto di voler correre in compagnia con Valeria e chi viene assieme a me, se si fa Galloway occorre farlo dall'inizio e quindi bisogna partire già con i compiti assegnati, mi sto convincendo a fare così, anche grazie ai consigli di Ugo e la settimana prossima proverò a fare 14-16km con questo metodo e vediamo come va.
Finisce Febbraio, un mese che ci ha visto protagonisti alla Roma Ostia e che ci ha fatto preparare questa maratona, domani è Marzo, il mese che aspettavamo dal giorno che abbiamo deciso questa avventura, forza ragazzi, raccogliamo l'energie, chiudiamo gli occhi e voliamo verso il Colosseo!!

giovedì 28 febbraio 2008

The last chance.


Questa mattina mi sono svegliato addirittura con un bruciore sul petto, pensavo di avere l'influenza e comunque mi sento sempre caldo.Esco per delle commissioni e mi porto una barretta di quelle della dieta a zona, mi viene fame e me la sbafo tutta, è da due blocchi e quindi vale per un pasto intero. Chiamo Ugo e parlando mi dice che si può fare pure Galloway, che lui quando prepara 100 km, più di 50 in allenamento non ne corre.


Via, decido di andare in villa e fare quello che viene, porto l'enervit con me e inizio a girare, si affianca Andrea Cardinali e facciamo 10 km insieme, corriamo piano ma non mi importa, devo solo capire come sto. Va via lui e arrivano Roberto Vitali e Violetti "Peter", ambedue della Tusculum ma questo è solo un particolare;quando l'amicizia è vissuta con intelligenza le magliette non hanno colore. Aumentiamo il ritmo e ci portiamo a 5' al km, ogni 5 km bevo e ogni 7 prendo mezza enervit, dopo 4 km Roberto ci lascia e restiamo io e "peter" a girare sotto i 5', cambiamo pure il verso di corsa e teniamo duro.


Alla fine faccio 29 km appena sopra i 5' di media, volevo ormai arrivare a 30 ma ad un certo punto la stanchezza delle gambe era troppa. Sono contento, non me l'aspettavo sopratutto oggi di fare questa prestazione, respiro male e le gambe sono ancora un pò dure ma in quei 29 km non ho sofferto molto. Il respiro è sempre stato regolare e l'affanno non c'è mai stato, ho solo sofferto alla fine nella parte alta delle gambe, all'attaccatura del tronco, probabilmente le troppe curve del percorso hanno fatto lavorare troppo le anche. Ora a distanza di qualche ora mi sento bene,non ho l'indolenzimento degli altri due lunghi e ho subito reintegrato bevendo e prendendo i sali.


L'ultima chance ce la siamo giocata e anche se non ho fatto più di 32 km, tre lunghi li ho fatti, ora vediamo quanto riesco a recuperare in questi 17 giorni e quanto peserà dover affrontare i 13 km che mancano da sommare a quelli fatti oggi.

mercoledì 27 febbraio 2008

Cadavere!!


Ebbene sì, sono cadavere, ho l'influenza, mal di gola e respiro male. Come al solito non sfocia bene e quindi resto sempre in bilico tra lo stare in piedi e male. Ma non voglio accampare scuse, come sto sto, oggi ho corso 10 km a 5' ed è stato come fare mezza maratona a 4'30. Domani mattina provo a ricorrere, cercando di fare il più possibile e poi se va male riprovo lunedì a fare i km, a due settimane dalla maratona sarà quasi un suicidio ma a questo punto non mi importa niente.

A Roma comunque ci sarò e tra km corsi, km con metodo galloway e km a passo strascinato la porterò a termine, su questo non ci piove.

Un ultima raccomandazione..non sparate sulla croce rossa!!!

martedì 26 febbraio 2008

A lezione da.."Il Presidente".






Vivo nel mondo della corsa da quasi 30 anni, emozioni ne ho vissute e molte ma questa entra di diritto tra le prime, corona una passione mai finita, a volte calata nel tempo ma mai chiusa definitivamente. E ora che anche questa esperienza è passata, restano negli occhi le immagini di una giornata indimenticabile, i volti di ottomila persone, le mani protese a prendere il tuo bicchiere e qualche grazie detto con la fatica di chi sta nel pieno dello sforzo.
Ed infine, ieri sera l'onore di essere ospite della trasmissione Atletica Atletica del nostro Presidente dei bancari romani, Luciano Duchi, praticamente una lezione di passione, simpatia e professionalità. Con Fausto abbiamo presenziato a nome di tutti, abbiamo preso i pubblici ringraziamenti da parte di chi ha fatto della corsa uno stile di vita, essere stati sotto esame di Luciano e averlo brillantemente superato è per noi motivo di grande orgoglio.
Tutte queste emozioni stanno soffocando i miei allenamenti, ieri ho corso solo 6 km, sono stanco ed è tornato il mal di gola, domani dovrei fare il lungo finale, farò quello che posso e poi pure in ginocchio porterò a casa la maratona di Roma, ormai è un obbligo.

domenica 24 febbraio 2008

Roma Ostia... è andata !!!!!!!


E' andata!!!
Tutti i timori di questi mesi sono stati subbissati da ettolitri d'acqua e ridotti alla certezza di aver fatto bene.
L'ansia di affrontare un impegno nuovo e immane era forte, come forte era la paura di non riuscire a ripagare la fiducia dataci da Luciano Duchi e dai Bancari Romani nel gestire un ristoro per 10000 persone.

Siamo usciti di casa alle 5 della mattina, abbiamo comperato cornetti per 100 persone, attraversato 1000 volte la Cristoforo Colombo con bolidi che sfrecciavano godendosi gli ultimi attimi prima di cedere il passo alla mezza maratona più importante d'Italia.
Eravamo in 40 alle sette della mattina , pronti a preparare tutto, guardavamo i vigili con impazienza,aspettavamo il via libera per iniziare le danze. 40 persone, 400 idee, 4000 voci, ognuno a dire la sua, un via vai di bottiglie e tavoli e poi come d'incanto era tutto pronto.
Correre la Roma Ostia è una bella esperienza e già la abbiamo vissuta più volte, ma credetemi, viverla così è un'altra emozione, sei parte del pubblico, dell'organizzazione, del corpo degli atleti, vivi in mezzo alla strada le stesse sensazioni loro e sai cosa vuol dire quando ti porgono un bicchiere d'acqua.
E poi la banda che suonava e incitava tutti, l'acqua in terra con tutti quei bicchieri calpestati, le nostre risate e gli incitamenti per tutti, tutti piccoli flash per un ricordo per sempre.
Infine la telefonata di chi era dentro al serpentone di corridori e che alla vista del nostro ristoro non ha saputo trattenere l'emozione, l'orgoglio di sentirsi parte di questo gruppo meraviglioso.
La soddisfazione più bella è questa, aver dato un emozione a chi passava, avergli trasmesso quel calore che si vuole sentire addosso quando i kilometri sono tanti e la fatica si fa sentire.
Ora si vola già verso il 16 Marzo e alla maratona di Roma, certo però di aver vissuto oggi uno dei momenti più belli da quando corro, da quando ai miei piedi ho messo delle scarpe da corsa e ho cominciato a sognare. I miei amici di Cogoleto prendendomi in giro mi dicevano sempre : "Gian!...Organizza!!", mi piaceva già all'epoca stare in mezzo a tutto e oggi ho raggiunto uno dei miei tanti sogni.
Ovviamente...grazie Fausto e grazie Running Evolution!!!

sabato 23 febbraio 2008

A maniche corte!!!!

Finalmente!!!!

Finalmente sono tornate le maniche corte, non se ne poteva più del freddo, di berrettoni e pile, non è ancora tempo per stare in maniche corte ma oggi si.
Sono andato a correre intorno alle 2 a Tor Vergata, faceva caldo e mi metto il giacchetto leggero, ma dopo 15 minuti il caldo mi opprime, allora lo tolgo e resto in maniche corte.

Che soddisfazione, non avere quella sensazione di freddo che mi ha accompagnato in questi ultimi giorni può solo voler dire che sto un pò meglio. Ho corso un 'ora senza faticare, sto meglio di ieri, anche se sono ancora pesante, sento la stanchezza delle settimane passate, ma la ripresa c'è.

Alla fine ho fatto 8x100 mt in scioltezza e la corsa era buona, il ritmo era pulito, si tratta solo di recuperare bene e affrontare l'ultimo lungo mercoledì prossimo.

Ora cala il sipario, domani si apre lo scenario della roma ostia, in bocca al lupo a tutti, speriamo che sia una bellissima giornata e che vada bene per tutti.

Forza ragazzi!!!!

venerdì 22 febbraio 2008

Gambe dure ma pure la testa non scherza.


Non corro da martedì, sono svogliato, sento freddo e trovo scuse per non scendere in strada, passano i giorni e dovrò pur fare qualcosa.

Finalmente oggi c'è un sole più forte, l'aria è più calda e mi convinco finalmente. Vado in villa ma come inizio a correre sento le gambe di piombo, ho dolori in varie parti del corpo e mi sembra di essere tornato indietro di due mesi.


Ma non posso dargliela vinta, devo cercare di portare avanti i kilometri, non posso fermarmi al primo doloretto, stringo i denti e vado avanti. Faccio 10 km correndo a 5' e penso che domani devo per forza ricorrere, devo riprendere le forze per il lungo di mercoledì.


Sono anche agitato per domenica, dare da bere agli assetati, questo sarà il mio compito alla romaostia,speriamo di esserne all'altezza e sopratutto di passare un mattinata col sorriso .

mercoledì 20 febbraio 2008

Un passo indietro.


Ragazzi ecco a voi l'avvocato Stefano Mosillo, new entry della running e new entry tra i commentatori del blog, oltre che vincitore di batteria del 3000 di Santo Stefano,benvenuto in questo mondo di matti e buon divertimento.


Caro Ugo, nel post precedente mi chiedevi se si trattava di essere ad un terzo dall'arrivo o se si erano invece fatti due terzi all'arrivo. Il solito discorso del bicchiere..due terzi pieni o un terzo vuoto, che, essendo io solitamente ottimista, mi fa sempre rispondere ..per i due terzi pieno.

Ma nel caso della maratona c'è sempre qualche particolare che non quadra, però non posso ricominciare con la solita tiritera, quindi dico che andrà sicuramente bene. Si ingrossa anche l'elenco delle persone che correranno insieme a me a Roma, ho assoldato il marito di una amica del lavoro, Marco lavora al consolato italiano a New York e dopo la maratona della grande mela tornerà in patria per affrontare la nostra.
Ieri sono tornato a respirare male, complice il freddo preso sabato quando ho fatto due kilometri a piedi dopo i ventotto per tornare alla macchina e mi sono letteralmente congelato, ho corso solo 25 minuti e poi ho abbandonato, sono stanco ma era prevedibile.Devo recuperare bene in vista del lungo di mercoledì prossimo, ma ormai la testa è a domenica e alla roma ostia.


Non vedo l'ora di stare lì a distribuire acqua a diecimila concorrenti e a passare una giornata da volontario per imparare qualcosa in più dal nostro mondo della corsa;ma sopratutto sentire le "madonne" di fausto, che sarà tutto preso da questa ennesima prova di maturità..fausto sindaco!!!

Purtroppo sono costretto a moderare i commenti perchè deficienti stranieri rilasciano commenti
con allegati link a siti porno o a siti contenenti virus, quindi preferisco controllare prima e poi pubblicare il commento.

domenica 17 febbraio 2008

Ad un terzo dall'arrivo..


Convinto di fare il lungo Domenica, mi sono trovato per ragioni di lavoro a dover anticipare a sabato pomeriggio e quindi ho corso con Ezio, Ugo mi aveva detto di non fare più di 24/26 km e quindi la testa ieri era ormai proiettata a quei kilometri, e poi avevo nelle gambe l'ora corsa venerdì a Tor Vergata. Con Ezio rifacciamo quel percorso da 16 km che avevamo già fatto nel lungo precedente, ma oggi è sabato e le macchine impazzano per i vialoni, siamo si sul marciapiede ma infastidiscono lo stesso quei bolidi che ti sfrecciano ad un palmo.
Bevo alle fontanelle ogni 6 km circa e prendo i sali ogni mezz'ora, sto bene ma il cervello sa già che non andrò oltre i 30 km, le gambe sono cotte anche se il fiato è buono. Arrivo al km 28 e dò forfait, mando via Ezio che chiuderà in 3 ore in modo splendido 34 km che lo proiettano sulle 3 ore e 40 nella maratona.
Di più non potevo fare, da Domenica a Sabato ho corso 5 volte facendo ben 80 km di cui 21 di gara, chiudo una settimana da record in cui ho percorso quasi 2 maratone a tappe e sopratutto ho ricorso 2/3 di maratona, manca un altro terzo per vedere lo striscione d'arrivo ma a quello ci penseremo il 16 marzo.

Con la testa al 16 marzo.

Venerdì ho corso a Tor Vergata con Fabiana e Alessandro, le gambe erano pesanti e sopratutto la testa era rivolta al lungo da farsi Domenica, ormai la mente ragiona cercando di comandare il corpo nel fare l'indispensabile, nel non sprecare energie inutili che non siano finalizzate a quei benedetti 42 km. Abbiamo corso 1h05 alternando tratti di lenta a tratti di medio,è sempre bello correre a Tor Vergata e si sente che si sta preparando la primavera, inizia a far buio sempre più tardi e si vede correre sempre più gente. Ma abbiamo da pensare a questo mese di passione per giocarsi poi tutto in 4 ore..magari..in giro per Roma..chi vivrà vedrà!!

venerdì 15 febbraio 2008

La fase di volo.

Dovrebbe essere questa la foto che Ugo vuole rivedere per mettere in evidenza la fase di volo di Fulvia; tutto ciò per dimostrare i progressi fatta dalla nostra atleta in questi ultimi tempi. Nelle chiacchere fatte con Ugo nell'allenamento passato, si parlava di come ognuno di noi assorbe i carichi di lavoro in modo diverso, quello che può essere allenante per un certo atleta può invece diventare addirittura deleterio per un altro.


Ricordo che , quando correvamo da ragazzi, avevamo io e Mario a parità di prestazioni delle risposte diverse allo stimolo dell'allenamento. Mario era più talento, andava in forma prima, se stava fermo qualche giorno per l'influenza rientrava in pochi giorni nel programma che seguiva e riprendeva i ritmi lasciati, però andava spesso in sovrallenamento, s'imballava se faceva un ciclo troppo stretto di allenamenti pesanti e andava spesso incontro ad infortuni.


Io, al contrario, ci mettevo molto di più ad entrare in forma, se mi bloccava la febbre mi servivano almeno 10 giorni per rientrare in tabella, però sopportavo di più i carichi di lavoro e per andare forte dovevo essere molto allenato e difficilmente avevo infortuni. In definitiva avevamo più o meno la stessa resa cronometrica nelle gare ma ci arrivavamo con percorsi diversi, i ritmi erano diversi e i carichi di lavoro pure. Incidentalmente per stare allo stesso livello di forma a me serviva allenarmi tanto mentre a Mario serviva avere un carico meno pesante.


Scherzavo quindi con Ugo che tutti i suoi atleti stanno accusando dolori e stanchezze varie, lui controbattteva che non era vero e mi portava ad esempio Fulvia. Citava i suoi progressi e poi mi diceva di guardare la foto del suo arrivo a Fiumicino, della fase di volo, della luce tra i suoi piedi ed il terreno. Ma io lo avevo già notato e stavo già pensando che Fulvia era l'unica che riusciva a sopportare i carichi di Ugo. Scherzo naturalmente, comunque resta la verità che ognuno di noi reagisce in modo diverso agli stimoli allenanti ed è quello il segreto del migliorarsi, riuscire a calibrare ad ognuno la giusta dose di kilometri e velocità, capire i propri limiti e saper gestire i tempi di recupero.


Tra un mese capiremo qualcosa di più di queste metodiche e metteremo a frutto per la prossima maratona tutto quello che riusciremo a portare davanti al traguardo del Colossseo.


In chiusura volevo salutare il nostro amico Ottavio che ieri mentre correva è stato letteralmente assalito da un branco di cani, ha riportato varie ferite ma fortunatamente non in modo grave. E' un incidente che può capitare a tutti noi data la maleducazione della gente che lascia i cani liberi per strada o addirittura come nel suo caso, liberi di uscire dalla propria proprietà.
Forza Ottavio, non ti fermare per questo incidente, riesci in strada e fatti la tua corsetta senza pensare a niente, in fondo i rischi per strada sono tanti ma vale sempre la pena di rischiare.

giovedì 14 febbraio 2008

A lezione dal Maestro One.

Alla fine ho capitolato e sono andato a correre con Ugo, avevo sempre cercato di eludere gli appuntamenti di corsa con lui per evitare di essere trascinato su per muri del 35.o kilometro o per evitare crisi ipoglucidiche o ritrovarmi in mezzo ad una salita in chissa' quale bosco dei castelli senza sapere la strada. Invece quando mi ha detto di correre a Colonna intorno al campo, mi sono rincuorato e dandogli appuntamento alle 6 e mezza di sera ero quasi certo che non avremmo potuto correre piu' di un 'ora.

Le gambe sono indolenzite pero' riesco a correre il secondo giorno consecutivo e' questo gia' e' un segno di miglioramento, corriamo 45 minuti senza forzare, alla fine diventa un bell'allenamento di recupero, spariscono i dolori alle gambe ed e' come farsi un bel massaggio. Sinceramente capisco poco di metodica per la maratona, ne ho preparate tre e finita solo una, so bene o male come dividere il periodo di preparazione e quanti lunghi fare e come arrivarci. Ma dovendola gestire in poco tempo, dovendola preparare cosi' all'impronta i dubbi ci sono e sopratutto c'e' la paura di affaticarmi troppo , di arrivare troppo stanco per aver messo tutti questi kilometri insieme senza stare attento al recupero.

E qui subentra l'esperienza del Maestro One, mi spiega cosa sarebbe meglio fare, l'importanza di tenere i kilometri sul medio e ..udite udite..di fare solo un'altro lungo prima della maratona, quello che voglio fare a 18 giorni dalla gara. Inutile affaticare il fisico con lunghi che ti lasciano le gambe segnate, se ho la capacita' di allungare nel tempo la mia corsa e se fatico a recuperare i lunghi e non avendo attese cronometriche da questa maratona, allora arriviamoci piu' freschi che possiamo e vediamo come va.

Inutile dire che approvo la sua idea di correre ..di meno.. faccio da cavia e poi vi faccio sapere, quindi sabato correro' ..solo 26 km cercando di tenere un bel ritmo da corsa lunga svelta.

Per ora grazie Ugo, vedremo se l'atleta riuscira' a darti soddisfazione e a mettere in pratica la tua teoria, vedremo se riusciro' ad avvicinarmi meglio al mondo del maratoneta che ho sempre rispettato ma mi ha sempre messo un po' di paura.

P.S. ..per la cronaca Ugo aveva gia' corso delle ripetute al mattino...!!!!!

mercoledì 13 febbraio 2008

Parola d'ordine: recuperare!

Ed ora, dopo questo periodo in cui ci siamo lanciati in un aumento repentino di kilometri, occorre trovare il modo per fare passare questo mal di gambe che ci attanaglia, bisogna recuperare energie per affrontare il prossimo lungo di sabato prossimo. All'indomani di Fiumicino si sono presentati dolori vari, tra cui anche quell'indolenzimento al polpaccio destro che mi aveva dato fastidio ad ottobre. Mettiamoci pure che sto facendo le notti al lavoro ed il gioco è quasi fatto, comunque non accampiamo scuse, siamo in ballo e bisogna ballare.
Nel pomeriggio di martedì sono andato in Villa a Frascati e ho fatto 6km di riscaldamento e poi 10x200 con recupero di 200 metri di corsa lenta, erano ormai le sette di sera ed ancora il freddo ci accompagna in questi allenamenti. E' un periodo che non sopporto la temperatura bassa, mi entra nelle ossa e mi fa correre male..quando arrivi primavera?
Oggi ricorriamo solo lenta sperando di massaggiare le gambe con una corsa fluida e rigenerante, sabato metteremo un altro bel mattone sul muro della maratona e voglio mettercelo con un cemento indistruttibile!

lunedì 11 febbraio 2008

Fiumicino, half marathon.




E son 6! Si, sei mezze maratone in 5 mesi, da Bologna del 2 settembre a ieri con la mezza a Fiumicino passando per Sabaudia, Latina, Varazze e tre comuni. Non male come ruolino di marcia, non avevo mai fatto così tante mezze neanche nei primi 6 anni di corsa dal 2000.
Neanche so come ci sono arrivato a farle, ma sicuramente la distanza ti permette di correre senza andare troppo forte e senza doverla preparare in maniera pesante. Comunque tutte queste mezze sono un buon viatico per la maratona di Roma, averle nelle gambe sarà un bel carburante per farne il doppio.
Come volevasi dimostrare il "talento" ha fatto un garone, scalpitando dall'inizio e incitandomi ad aumentare il passo, siamo partiti assieme e siamo rimasti assieme fino al km 12 quando gli ho detto di andarsene, di non frenare la sua corsa, di andarsi a prendere il suo record sulla mezza.
E così è arrivata a correre in 1h35, assieme aTeresa ed Ezio, anche loro con una bella prestazione che li soddisfa, ma soddisfa pure me sapere che gli amici con cui corro tutti i giorni riescono a migliorarsi.
E Giampy? Com'è andato Giampy? Bene direi, nelle gambe sento ancora i 32 km della domenica passata, le scarpe nuove non mi fanno spingere bene e le gambe dal ginocchio in giù sono due pezzi di legno. Alla fine farò 1h38'44", alla buona media di 4e40, oggi come oggi non butto via niente, anzi delle sei mezze di questo periodo è il secondo miglior tempo.
Ma la cosa più bella di ieri rimane lo spettacolo sotto al gazebo della running, passi il tempo a parlare e non ti accorgi che è ora di partire, trovi tutta gente simpatica e ancora ti manifestano il loro dispiacere per il tuo lutto..ancora grazie.
Ormai la testa è al 16 marzo e alla maratona, ieri è stata una semplice tappa, sono sintonizzato sui 42 e mi sto concentrando e poi mi pare che sia l'ultimo baluardo che resiste per non essere battuto da Fabiana..per ora!

venerdì 8 febbraio 2008

After the sunset..

D'inverno di solito preferisco correre ad ora di pranzo, la temperatura è più mite,c'è poca gente in giro e oltre che a saltare il pranzo, non si ruba troppo tempo alla famiglia. Poi in questi giorni è arrivato un clima quasi primaverile e il clima nel primo pomeriggio era veramente gradevole.
Tutto questo fino a ieri, è tornato un pò di freddo , la temperatura si è di nuovo abbassata e la sensazione di tepore è sparita. Ho dovuto correre verso sera e quindi ho dovuto aspettare il tramonto che vedete immortalato dalle finestre di casa mia, quei colori virati al rosso pieni di passione e di calore mi dicevano di uscire e correre.

Vado a Colonna, ma di calore e passione ne ho trovata proprio poca, sembrava di essere tornati in pieno inverno, il gelo nelle ossa e un leggero vento che arrivava come una rasoiata, leggera ma tagliente. D'un tratto sono usciti fuori doloretti vari ai muscoli, alle ossa, a non so dove. Che brutto correre con queste sensazioni addosso, ma ormai siamo in ballo e quindi si parte.

4 km di riscaldamento..o quasi, e poi 4x500 con recupero 500 di lenta, non so i tempi delle ripetute, so solo che ero infastidito e basta, comunque alla fine ho corso, ho sofferto e ho aggiunto un altro tassello alla preparazione di questa maratona,più che le gambe in questo allenamento ho allenato la testa.

martedì 5 febbraio 2008

La solita pretattica.







Dopo una mattina di pioggia, il sole ha fatto capolino fino ad allontanare le nuvole e ha regalato un bel pomeriggio di primavera,senza fare tanta strada il posto migliore per correre è sempre Tor Vergata. Dopo i 32 km di domenica ero curioso di verificare le condizioni fisiche, volevo correre un oretta tranquilla a mò di massaggio per le gambe. Vado con Fabiana e dopo ci raggiunge Alessandro, corriamo un oretta, anzi io corro un'ora e poi accompagno due signori persi per la strada alla stazione di Tor Vergata, mentre Fabiana corre 1h20 e Ale si fa buoni 45 minuti.


Rimango sorpreso nel vedere che le gambe stanno bene, sono reattive e la corsa è sciolta, Fabiana lamenta del lento di sabato con Ugo ma so che è pretattica per domenica, finge di non sentirsi bene per provare a rifarsi dello smacco subito sempre a fiumicino ad ottobre. Dice di avere le gambe pesanti e che non pensa di fare una bella gara domenica..ahahaha..non ci casco, resto in guardia e domenica non ti mollo un istante, dovrai sudartela cara mia!
Scherzo, mi piace stuzzicare Fabiana sul piano agonistico, ancora non conosce bene i suoi limiti e a volte si maschera per evitare brutte figure, ma pure lei deve capire che la domenica ci si diverte, si fa quel che viene e si deve essere contenti lo stesso, ai professionisti lasciamo tutto il magone ed il pensiero di fallire una gara..
A domenica madame, affila le unghie..ti serviranno..

lunedì 4 febbraio 2008

Giro dell'Umbria 1984.

Rileggendo un pò il blog mi sono accorto che l'etichetta relativa ai momenti di gloria langue con soli 3 post. Siccome vengo accusato dal mio amato Pres di vivere solo di ricordi, suona un po strano che abbia raccontato così poco della mia vita passata d'atleta. Allora, visto che stiamo trattando dell'argomento maratona in questo periodo, potrei raccontare della mia partecipazione al Giro dell'Umbria del 1984.

Ugo mi accusa sempre di essere un mezzofondista, un pistard da corta distanza ma la verità è un'altra, da ragazzo prediligevo le gare più lunghe, i tempi migliori erano sui 3000 e non sugli 800. Amavo le campestri e quando siamo cresciuti un po d'età ci siamo buttati in strada a fare le gare degli amatori. Eravamo affascinati dai maratoneti, li vedevamo come dei veri faticatori, dei miti del sudore e dei solitari, pensavamo un giorno di ripercorrere le loro gesta e di diventarlo pure noi. Poi piano piano abbiamo tutti smesso e l'unico maratoneta è diventato Fabrizio che più di un kilometro non aveva mai fatto.

Era l'inizio dell'estate del 1984 ed al mio allenatore Viglia viene in mente di proporre a me e a Franco di fare il giro dell'Umbria, corsa a tappe in giro per la regione correndo 5 volte in 6 giorni. Lui vi aveva già partecipato e si era divertito da morire, poteva essere una bella occasione per crescere e per fare una mezza vacanza. Io non ero neanche maggiorenne e correndo a settembre lo sarei stato da appena 2 mesi, quindi mi sarei ritrovato ad essere il più giovane in gara, in effetti fui il secondo..c'è sempre qualcuno che ti batte!

Passammo l'estate a correre lunghi su lunghi, correvamo alla sera e dopo una giornata al mare era proprio dura, tutti uscivano dopo cena e noi stavamo ancora a sudare. Salivamo su e giù per i bricchi del paese in cerca di ombra e forza da mettere nei muscoli, scendevamo in passeggiata dribblando famiglie di ritorno dalla spiaggia e prendendoci le derisioni degli amici calciatori.

A fine Agosto Viglia fece un incidente e distrusse la macchina, non venne in Umbria e andammo io e Franco da soli, 19 anni lui e 18 io, partimmo di notte da Genova fino a Terni ,un viaggio interminabile. Era la prima volta che partivamo senza accompagnatori ma ce la cavammo bene e conoscemmo tante persone.

Prima tappa di 14 km da Terni ad Arrone, passando davanti alle cascate delle Marmore, tutta a 4' al km, come del resto tutte le tappe, ricordo in albergo prima della gara una ragazza che pranzava solo con insalata e noi ci abbuffavamo, durante la gara lei si teneva il fianco del fegato e noi ubriachi la passavamo increduli.
Al momento della premiazione per un errore mi chiamano premiandomi come terzo degli amatori, salgo e dico che non può essere ma loro mi premiano ugualmente per non rovinare la cerimonia. Io salgo sul palco mentre scende Laura Fogli premiata come prima delle donne!

Secondo giorno con tappa da Passignano sul Trasimeno a Castiglione del lago, 19 km con restituzione coatta alla partenza della coppa ritirata il giorno prima, gara sparata sempre a 4 e arrivo in salita dentro al paese.

Terzo giorno e terza tappa, circuito a Castiglione di 16 km, le gambe cominciano a essere fruste ma il ritmo non cala, l'allenamento estivo è servito e poi le abbuffate a cena reintegrano magistralmente.Nella foto siamo assieme a Michelangelo Arena e Anelio Bocci, due forti maratoneti dell'epoca, Arena ha pure vinto la Roma Ostia, ma cosa più importante è stato il vincitore del primo trofeo vini principe pallavicini , la nostra gara di Colonna .

Giovedì di riposo e spostamento a Gubbio, le gambe sono cotte, non riesco a correre, i muscoli laterali delle cosce non rispondono al comando di partire, ci metto sempre un sacco di minuti prima di iniziare a correre, dopo va tutto bene. Venerdì tappa da Gualdo Tadino a Gubbio sempre a 4' al km percorrendo 21.096 km ..una mezza maratona..

Sabato ultima tappa di 14 km in circuito a Perugia con tutti saliscendi spaccagambe..è finita..in Corso Vannucci a Perugia io e Franco ci abbracciamo e piangiamo, la nostra gara a tappe è finita..5 gare in 6 giorni , 84 km percorsi ..due maratone..in 5h40 alla media di 4' spaccati , il nostro sogno di corridori sudati e solitari è compiuto per me passeranno altri anni per riscendere in campo per fare tanti kilometri ma quell'esperienza rimarrà sempre dentro di me.

Per la cronaca vinse un polacco Bougumil mentre secondo arrivò un tale Orlando.., tale Orlando a novembre andò a vincere la maratona di New York..non so se mi spiego e poi Laura Fogli, Marchei , Magnani e Arena , Bocci e tanti altri ma mi impresse di più Ambrogio Fogar che da amatore si fece tutte le tappe prima di avere quel maledetto incidente in barca.

Da domani ripenso alla prossima maratona ma oggi voglio ricordare quei bei momenti e spero che la sofferenza di allora da ragazzo sia da conforto in quei 42 km che mi aspettano..

domenica 3 febbraio 2008

Una rincorsa lunga 42 km ..



Per vedere quel traguardo laggiù in fondo, girando attorno al Colosseo, esplodere in lacrime di gioia , rabbia e dolore, per poter dire ce l'ho fatta anche io; per dire tutto questo occorre una rincorsa lunga..42 km e spicci.

42 lunghi km in cui lotterai contro te stesso, contro le tue paure ed i tuoi limiti, non troverai conforto negli occhi degli altri perchè vi leggerai la stessa paura, dovrai lottare da solo e il grazie sarà solo per te stesso, per la tua volontà, la tua passione, la tua rincorsa.

Oggi abbiamo messo un altro tassello per preparare questa rincorsa, abbiamo provato i km, abbiamo provato le scarpe nuove, abbiamo curato l'alimentazione, la reidratazione, i pit -stop fisiologici, abbiamo affrontato le salite alla fine come fossero il muro del 35esimo kilometro.

Abbiamo letto negli occhi dell'altro la nostra stessa paura di non farcela, di non essere all'altezza, di far restare tale un sogno lungo 42 km, abbiamo aspettato e incitato l'altro, abbiamo detto "vattene non ti preoccupare", abbiamo bevuto a canna dalla stessa bottiglietta e infine ci siamo chiusi la porta di casa alle spalle con addosso qualche certezza e mezza speranza.

Io ed Ezio oggi abbiamo corso per 2h45, facendo soste varie, portandoci a correre intorno ai 32 km, abbiamo lavorato di notte e le gambe erano stanche, ma le motivazioni erano forti e ci siamo permessi di fare un circuito di quasi 16 km, passando due volte davanti alla macchina con tutti i pensieri della resa che ti passano davanti.

Siamo arrivati con le gambe doloranti, ma senza crampi, con il fiato tranquillo e con la mente ferma; la testa, è lei quella che ti porta un gradino più su, è lei quella che ti fa prendere la rincorsa, quella lunga 42 km e ti fa fare quella curva intorno al Colosseo.

E' stato bello tornare a correre con Ezio per un impegno così lungo e duro, era dal 2004 che non facevamo corse così, ma la sensazione è che questa volta finirà meglio, a volte diventare più vecchi può essere utile a correre con più testa e con meno..pancia!

venerdì 1 febbraio 2008

Giornate così..







Sono entrato al lavoro questa mattina alle 5e10, cosa dire di più! Le sensazioni di prima mattina non erano belle, sapere che tutti sanno cosa ti è successo e non sanno come comportarsi, cosa dirti, è imbarazzante come stare in casa della ragazza che ti ha appena lasciato e i suoi genitori ti dicono che siete proprio una bella coppia.Per questo motivo ho cercato di evitare al minimo i contatti e mi sono rintanato per tutta la giornata, è ancora tutto fresco, tutto davanti agli occhi per riuscire ad essere sereno, oggi è una giornata così.

Torno a casa e metto le scarpe nuove e parto per il Vivaro, Bruce nelle cuffie e via per i sentieri in mezzo al bosco tra cavalli mucche e pecore. Corro quaranta minuti ma ho un incredibile fame,
non riesco ad andare avanti, quando faccio la mattina presto al lavoro devo cenare come si deve la sera prima se voglio correre il primo pomeriggio, altrimenti pranzo e vado sul tardi.
Tant'è la giornata di oggi è questa, ogni tanto scende una lacrima ed il pensiero va a mamma, ad una vita passata assieme e a delle immagini che porterò sempre con me, meno male che ho avuto in giornata una bellissima notizia che non posso rivelare e che mi ha risollevato e dato un pò di ottimismo.
Domani riposo, anche perchè mi aspettano due notti e poi domenica proviamo un lungo, devo decidere ancora dove e con chi farlo.