domenica 22 novembre 2015

Corsa dei carrefour da Frascati a Cinecittà.




E finalmente arrivò Stefano ! Ci conosciamo da 25 anni e ne abbiamo fatte tante di cose assieme, tre anni fa correvamo nei parchi dei sobborghi di Londra e ora si è deciso a diventare orange. Il battesimo del fuoco è arrivato oggi in questa gara anomale che parte da Frascati e scende fino a Cinecittà con arrivo al centro commerciale accanto agli studios della Hollywood de noantri.
Sapendo che lui è uno scavezzacollo che parte a razzo. ho dovuto convincerlo a partire con calma dalle retrovie e poi se ne avevamo di fare una progressione.




E così è stato, io ricorro da una settimana dono uno stop di venti giorni per un mal di schiena noioso, pure lui ultimamente corre poco e già i 15 km ci sembravano tanti. Alla partenza ci dicono che invece i chilometri saranno 16.800 e questo poco ci cambia. Ci buttiamo in discesa e ci teniamo il freno tirato, arriviamo in pianura ed il ritmo resta lo stesso, la gara ce la fanno arrivare ad oltre 18 km ma non ci scalfisce nulla, arriviamo infine freschi come rose in 1h35 con una media di 5e 20 al km.






Con soli 10 km nelle gambe abbiamo quasi raddoppiato e siamo già pronti per fare una mezza, magari l'Invernalissima a Bastia Umbra, chissà. La bellezza della corsa oggi era tra di noi, un amore che non finisce mai anche se a volte un acciacco, oppure un po' di svogliatezza te la fa lasciare in disparte. Ma poi ti travolge sempre arrivando da dentro, ti assale e ti fa tornare per strada a macinare chilometri, a sognare traguardi, ad allungarti gli anni, perché no?

Buona strada a tutti!!

martedì 10 novembre 2015

Gli aggratis per principio.



Ciao amici, non corro ormai da due settimane, ho ancora la schiena contratta e preferisco guarire bene, nel frattempo leggo, lavoro, insomma vivo lo stesso eheheh..

Ho notato che ultimamente uno dei temi più caldi nel mondo della corsa è quello di chi partecipa alle gare senza iscrizione, senza pettorale e quindi senza ritegno. La pratica è sempre stata diffusa, nella piena sincerità devo dire che pure io , forse due volte e comunque senza usufruire di ristori e medaglie varie, ho fatto dei km da clandestino. La motivazione principale è quella di accompagnare qualcuno per un tratto di gara, di fargli compagnia come se stesse facendo una gara senza nessuno attorno, insomma una scusa per stare in compagnia a costo zero.

Una pratica che tutto sommato è sempre stata abbastanza tollerata, avere qualche clandestino in mezzo al gruppo non comportava nessun problema. Ora però è diverso, chi partecipa a tutte le gare dell'anno ha un grande esborso economico e non tollera più questo modo di inserirsi nell'attività sportiva di un movimento che fa dell'autofinanziamento la propria ragione di esistenza.

Ho degli amici che puntualmente corrono senza pettorale, sono amanti dell'aggratis e danno sempre spiegazioni del loro non pagare scomodando vecchie tesi comuniste sullo sfruttamento dei popoli, adducendo tesi di universale comunanza di intenti e di gestione delle risorse terrestri.Insomma ina marea di cazzate per sentirsi liberi di fare come gli pare.

Insomma fanno parte della categoria degli imbucati, ma della serie più codarda, quella che si può infilare facilmente in mezzo al gruppo senza grandi controlli. Di ben altra categoria son quelli che riescono ad entrare aggratis in discoteca, oppure allo stadio, se non addirittura a matrimoni in cui non si è invitati.

Potrebbe fare anche ridere, senonchè c'è il dolo, c'è la maleducazione di partecipare ad un qualcosa che è stato pagato da altri.C'è anche la preoccupazione di una società organizzatrice che potrebbe, in caso di malore o incidente, trovarsi in difficoltà in maniera veramente gratuita.

Forse le società dovrebbero fare qualcosa , chi paga ha diritto a fare la gara senza intrusi, chi non vuole pagare si astenga dal girare dentro al circuito che non gli compete. Forse ci vorrebbero dei buttafuori, o più semplicemente si dovrebbe fare come gli stranieri, cioè non farselo manco passare per la testa di essere il principe dell'aggratis.

domenica 1 novembre 2015

La Corsa dei Santi in colonna diviso per due.


Ciao atleti, runner, divanati, spiaggiati e quant'altro vi sentite di essere.

Un mezzo colpo della strega mi ha fatto dare forfait per la Corsa dei Santi, gara bellissima nel cuore di Roma che in questa edizione vedeva cambiare il percorso finale con uno splendido passaggio a piazza di spagna e piazza del popolo.


Con Roberta siamo voluti andare lo stesso a vedere i nostri amici e ci siamo finti atleti per partecipare al rito Maori, quello finto del Presidente Fausto. Gran bella squadra questa Running Evolution , è sempre un piacere ritrovarsi con questi matti orange che ogni domenica scendono in campo. So che come ogni anno, qualcuno ci vorrà lasciare, mi spiace molto ma il bello del proprio tempo libero è proprio questo, stare assieme finché si sta bene e poi una stretta di mano e via.

Dopo la gara delle castagne ho corso solo una volta e mi sono fatto una bella gita in umbria, posti meravigliosi dove ritrovare se stessi ed un po' di pace. E poi i soliti lavori domestici di ogni sei mesi che ti bloccano la schiena e quindi conseguente elencazione dei santi divisi rigorosamente per colonna e per due.

Dal male però nasce il bene, una giornata meravigliosa a Roma ti permette di vivere una bellissima mattina in mezzo ai colori delle canotte di oltre 4mila runner. L'emozione di salutare la leggenda Carl Lewis e poi salutare tutti gli amici che incontri lungo il percorso.Ho incitato e battuto le mani a tutti, a chi va forte, a chi va lento, a chi corre storto e pure a chi attraversa la strada perpendicolare in cerca di incidenti tra passante e runner.

Chi attraversa pensa di farcela ma calcola sempre male i tempi, taglia la strada senza affiancare il podista e si prende insulti a non finire. Chi corre non vede oltre il metro davanti e non riesce mai a sfilare alle spalle dell'intruso, però in tutta la sua stanchezza il vaffa gli esce sempre bene.

Pomeriggio di lavoro incollato alla tv per vedere la Maratona di New York, altro spettacolo di colori ma solo in quei secondi dedicati ai master, per il resto gare noiose, donne e uomini replicanti delle loro gare precedenti.

Complimenti a tutti, buoni belli e bravi, divisi in colonna e per due !

lunedì 26 ottobre 2015

La corsa delle castagne a Rocca di Papa.


Buongiorno amici runner. Ieri ho corso la tradizionale corsa delle castagne a Rocca di Papa , reduce da un calo di forma l'ho fatta correndo un medio in progressione.
È sempre bello correre in mezzo al bosco , fortifica le gambe e ti fa stare in mezzo alla natura. Come al solito c'è chi viene a fare queste gare pensando di correre sul velluto e si lamenta per i sassi , le foglie ecc. Ma se non si apprezza più manco correre nella natura, che cosa ci rimane?

 Io invece me la sono gustata proprio,  i saliscendi nel bosco mi piaciono tanto e mi fanno tornare ragazzo, quando si correva nelle colline liguri magari pure al buio con la sola luce della luna.
La soddisfazione più grande è stata di correre anche sul salitone di oltre un kilometro che si trova a metà gara.
Anche ieri eravamo un bel gruppo di caciaroni orange ed abbiamo passato una bella mattinata.

 

La sorpresa per me è stata quella di incontrare il mio amico Enzo di Velletri , abbiamo corso un po' assieme parlando di lavoro e ci siamo dati appuntamento alla Corsa dei Santi di domenica prossima. 

Un saluto a tutti, questo post è un esperimento perché lo sto scrivendo dal cellulare, speriamo si legga bene... ciaooo

mercoledì 21 ottobre 2015

Tutti di corsa e a dieta.



Ciao amici della corsa e non.


 Mi rendo conto di quanto sia difficile riprendere i fili del discorso e l'affezione dei lettori ,quando non si scrive da più di due anni sul proprio blog. Tutti gli amici blogger della prima ora hanno abbandonato il campo, si sono evoluti su piattaforme diverse come facebook e twitter, tanti avranno pure smesso di correre oltre che di scrivere. Però il mondo dei runner si è ingrandito in maniera esponenziale in questi ultimi anni, vuoi la crisi economica che ti porta a fare sport con costi minori, vuoi la maggiore sensibilità al proprio benessere fisico. Tutto questo fa bene al movimento sportivo, fa acquisire più conoscenza alle persone, ad amarsi di più e a rispettare il proprio territorio, la propria città.

Quello che manca però è una cultura sportiva di base, ognuno racconta di sé a volte con arroganza se va forte, oppure con timidezza se va piano. Nello sport agonistico c'è la rivalità, la gara, ma nello sport fatto per la salute ci deve essere condivisione e spirito di squadra. Occorre condividere le proprie sensazioni, anche se diverse , per poter spingere gli altri ad imparare a fare meglio ed a conoscere cose nuove,

A distanza di 36 anni dalla mia prima gara  ancora oggi sento di poter imparare qualcosa,incappo in errori madornali di presunzione e mi accorgo di quante cose ho sottovalutato nel tempo. Da una corretta alimentazione ad un certo tipo di allenamento, insomma tanti piccoli particolari che ogni giorno arricchiscono il proprio bagaglio.

Ormai da anni, corro solo per la mia salute, fisica e mentale, una valvola di sfogo da tutto ciò che mi stressa e sopratutto un incontro con me stesso ed il mio corpo.Si corre per se stessi, per conoscersi meglio e pure per mettersi alla prova, si esce sempre vincitori, perché basta  uscire di casa per avere vinto.
Mi fa piacere sentire che tanti colleghi hanno iniziato a correre o camminare  se non ad andare in piscina o in palestra. I quarantenni di oggi sono più attivi delle generazioni precedenti e questo è un bene, tanti mi chiedono consigli su scarpe o metodiche di allenamento. Una cura del proprio corpo che prima non c'era, ora però tutto questo va trasmesso ai propri figli.

Oggi abbiamo, da una parte una sconfinata offerta di trasmissioni, libri e altro, che riguarda la cucina, il mangiare e da un' altra parte una sempre maggiore consapevolezza della propria salute. Una società sana deve saper coniugare questi due elementi, il cibo e l'attività fisica, deve saper bilanciare le entrate e le uscite caloriche giornaliere e sopratutto deve trovare dei stili di vita più equilibrati. Ai ragazzi va trasmesso tutto ciò a partire dalle famiglie, dai genitori così iperattivi e poi dalle scuole. La scuola tornasse a far fare sport, rimettesse in piedi i giochi della gioventù, tornasse a far uscire i ragazzi per strada anche solo per prendere un po' d'aria e per far levare loro gli occhi da questi maledetti telefonini.

lunedì 19 ottobre 2015

Si corre nella storia qui a Roma.

Buonasera a tutti runner e non. La settimana scorsa è stata molto magra per la corsa, un po' di influenza mi ha tenuto fermo e non ho corso fino a sabato.

Miglior modo per ritornare a correre è stato quello di andare al Parco degli Acquedotti sulla tuscolana. Un parco bellissimo tra Appia e Tuscolana immerso nel verde e con la cornice del millenario acquedotto romano. Ho corso solo 9 km ma le gambe erano pesanti e respiravo male, ma in mezzo a quello splendore non puoi che guarire.

La prima volta che ho corso lì è stato nel 2006, era di giugno e la Running Evolution era appena nata, fu la prima volta che indossammo la canotta orange sostituendola a quella bianca di cotone. Eravamo all'inizio della nostra storia e son passati quasi dieci anni, tante cose abbiamo fatto e tante ne faremo.



Il prossimo anno festeggeremo quindi il decennale con varie iniziative che piano piano prenderanno forma e vi sveleremo, intanto vi dico che il presidente del comitato decennale sono io eheh, scrivo tutto minuscolo per non irritare il vero Pres Fausto Giuliani, l'anima . corpo mente e core trainante della Running.

Oggi , invece, ho corso dopo parecchio tempo in villa a Frascati. La villa Torlonia che sta proprio al centro del paese, dove ho iniziato a correre appena ho iniziato a vivere ai castelli. Ero da solo con Glauco e mi ha messo un tristezza pensare che una volta qui ad ora di pranzo ci si ritrovava in una ventina  e si facevano bei allenamenti di gruppo.

Oggi ci siamo fatti 8 km in progressione e poi 2x1000 ad un buon ritmo, non sveliamo molto agli avversari..ora il prossimo obbiettivo è la Corsa dei Santi , una gra bellissima che parte da Piazza S.Pietro e ci ritorna dopo aver tagliato in mezzo nel cuore della bellissima Roma.

Buona serata e a presto!!

mercoledì 14 ottobre 2015

De profundis Fidal

E così la Fidal ha deciso che dal 1 Giugno 2016 in tutte le gare organizzate dalla Fidal stessa devono partecipare atleti tesserati sempre dalla stessa federazione di atletica e non più dagli eps, cioè gli enti di propaganda. Scade così la convenzione, penso quasi centenaria, tra la federazione di atletica e gli enti di promozione sportiva come uisp, aics ecc ecc.

Un modo per riprendersi tutte le società e gli atleti che , stufi di pagare tasse esagerate, si erano spostate su affiliazioni con enti di promozione sportiva. Un modo come un altro per continuare a vessare e spremere il mondo amatoriale, l'unico che continua a portare soldi alla Fidal. In più c'è anche la nuova norma che prevede che le maratone e mezze maratone non devono più avere carattere regionale e provinciale ma bensì nazionale e quindi un maggiore esborso per gli organizzatori dell'evento.

Tutto questo potete trovarlo sul sito della Fidal e vi da l'idea dello sbando con cui una federazione procede nell'amministrare la propria attività. Dopo la pesante debacle di Pechino ai Mondiali, dove hanno partecipato più dirigenti e allenatori che atleti, il modo migliore per risorgere è questo secondo loro?.

Una Fidal vecchia che si è addossata per una vita sui fasti e nefasti di Primo Nebiolo, una federazione stantia che non riesce a creare un gruppo dirigente nuovo e motivato e sopratutto non sa fare marketing sia economico che umano.

Gli amatori sono una risorsa di passione e professionalità , sono il motore di uno sport che è praticato a livelli molto bassi sia in numero che in qualità rispetto ad altri sport italiani. A loro si dovrebbe dare la possibilità di poter avere più voce in capitolo , chi meglio di loro ha la capacità di gestire piccoli impianti sparsi per il paese e di gestire gare con ormai migliaia di partecipanti?

Bastano gli esempi della Roma Ostia, dove con professionalità e impegno un manipolo di appassionati organizzano una delle gare più importanti della stagione , oppure il DJ Linus che con la sua capacità di attrarre riesce a portare in piazza 25mila persone alla deejayteen .

E sono solo la punta di un movimento che ogni anno cresce e porta sempre più persone per strada a correre, non certo la Fidal.

Nel 1986 presi il brevetto di Allenatore del settore giovanile e sicuramente se il lavoro non mi avesse portato via dal mio paese, avrei continuato a stare nel mondo dell'atletica dei ragazzi, ad insegnare tutto quello che avevo da insegnare. Ora vedere una federazione ridotta a lucrare su chi fa dello sport un sentimento e stile di vita, mi mette tristezza e tanta rabbia.
 

lunedì 12 ottobre 2015

La Domenica dell'ostaggio.


Ciao amici e buon lunedì!! Sono sarcastico lo so , il lunedì è il giorno più brutto della settimana, si torna al lavoro, a scuola , ai propri doveri.

Si torna pure a raccontare della gara della Domenica, di come è andata, dei prossimi obbiettivi.Io ho poco da raccontare, un po' di mal di gola non mi fa respirare bene e quindi ieri son partito correndo e son tornato..camminando. E dire che in questi giorni stavo tornando in forma con dei bei km intorno a 4'30, vabbè non disperiamo.

E così sono uscito di casa correndo, la strada era chiusa al traffico perché era parte del circuito della Granfondo Campagnolo , corsa ciclo turistica che parte da Roma, attraversa i castelli e ritorna giù a Caracalla. Castelli paralizzati dal traffico per le troppe ore di chiusura delle strade, gente impazzita che si immetteva comunque sulle strade, ciclisti incazzati neri perché rischiavano di farsi mettere sotto.

Davanti casa mia erano intorno al km 85, quindi arrivavano tutti a piccoli gruppetti, ai bordi della strada non c'era nessuno ad incitarli, insomma una corsa fine a se stessa. Non parliamo poi di tutte le cose che hanno lasciato per strada, dalle bucce di banana ai pacchetti di carbogel e bottigliette varie. Direte voi, e dove le buttano? Avete ragione ma le strade già sporche di loro son diventate ancor più zozze.

Invece per quanto riguarda la corsa c'erano due belle competizioni, il 1 Trail Aldobrandini a Frascati e la 30 km del mare ad Ostia, il mio allenamento non mi avrebbe permesso di poterle correre ma due foto le avrei fatte volentieri ma i ciclisti mi hanno chiuso in casa. Se non organizzate bene,queste gare portano scompiglio alla domenica di riposo del cittadino, se si sequestrano intere zone senza via di fuga lo sport di strada viene visto male. Già siamo un popolo di pallonari , se poi gli diamo pure il destro per odiare gli altri sport, cari organizzatori..organizzate meglio!!

A tale proposito leggetevi questo articolo sul giornale locale Il Mamilio.

Comunque e sempre viva lo sport!!

giovedì 8 ottobre 2015

Orologio e corsa.

Buongiorno a tutti!!!





Già svegli e pronti per la vostra giornata ? Io sono al lavoro e sto finendo il turno di notte, non vedo l'ora di mettermi a letto e di dormire mentre voi iniziate la giornata.A prescindere dalla fatica del tipo del lavoro, i turni lavorativi sono un grande handicap per chi vuole avere una certa continuità negli allenamenti, non esiste metodicità e tempi fissi di riposo.

Con l'arrivo dell'autunno le giornate si accorciano e fa meno caldo, si preferisce correre più verso l'ora di pranzo o la mattina presto, son due mattine che passando alle 5.15 da Tor Vergata vedo due ragazze che iniziano a correre. Io non ce la farei mai e già ho grosse difficoltà a correre verso le 8 del mattino. Capisco che la giornata può essere piena di impegni e trovare lo spazio per l'oretta di corsa sia complicato, ma alle 5 proprio no!

I turni, dicevo, se da un lato ti lasciano libero in certi orari della giornata, ti stressano per i continui cambiamenti di orario sulle proprie attività, quello che fai un giorno, il giorno dopo lo fai in un orario completamente diverso. Poi si lavora anche il sabato e la domenica quando quasi tutti riposano, ricordo che per fare certi lunghi pre -maratona ho dovuto prendere il giorno di ferie la domenica per essere libero. Il metabolismo non riesce ad adattarsi e pure le funzioni fisiologiche ne risentono.

A volte si rinuncia proprio a fare il quarto o quinto allenamento settimanale proprio per non andare oltre lo stress fisico e rischiare di farsi male o di andare in affaticamento eccessivo. La corsa va incastrata con il nostro stile di vita, con attività così modulate nell'arco della giornata non è semplice riuscire a seguire un piano di allenamento ben definito. A volte si improvvisa un po' seguendo cosa dice il corpo e pure la mente, sforzare troppo non è un bene, sopratutto a chi ormai come me sta arrivando ai 50.. 50?!?!?!?!!?

Da questo punto di vista invidio chi fa gli orari classici da impiegato, così riesce ad essere continuo , però mi apprezzo pure che ora, mentre vi scrivo, iniziate ad imprecare e io me ne vò a dormir..

Buona giornata a tutti!!

martedì 6 ottobre 2015

Io sto con Alex Schwazer.


Nell'ipocrisia dei giorni nostri, del finto buonismo e del becero colpevolismo, la storia di Alex Schwazer mostra  come ormai le nostre mentalità contorte si espongano davanti ad episodi come questo in maniera del tutto distorta. Il doping è pratica largamente diffusa a tutti i livelli e in tutti gli sport, soltanto l'ipocrisia di chi vuole pensare ancora alle favole non lo vuole ammettere. Anche nel mondo amatoriale del podismo si vede che c'è chi fa uso di sostanze perlomeno strane, nel ciclismo poi non ne parliamo.

Alex Schwazer ha vinto la 50 km di marcia a Pechino nel 2008 e nel 2012 alla vigilia delle olimpiadi di Londra è risultato positivo al controllo antidoping. Ha ammesso subito le sue responsabilità, ha dichiarato le sue fragilità e sta pagando con la squalifica confermata fino ad Aprile 2016.

In un mondo che ci vuole sempre perfetti, dove bisogna dire che va sempre tutto bene, a maggior ragione i nostri campioni devono essere più che perfetti. Ed è anche giusto così, però siamo tutti colpevoli nel voler ricercare sempre l'assoluto in tutto, nel mettere sugli scudi sempre qualcuno per poi lasciarlo cadere in basso al primo errore.

Col finto moralismo siamo pronti a condannare gli altri ma rimaniamo benevoli con noi stessi.
Questo ragazzo , nella sua solitudine, ha trovato la forza di combattere contro tutti, contro le porte chiuse e i falsi amici. Si è giocato tutto, lavoro, credibilità e sponsor ed ora ci riprova. Con l'aiuto di Sandro Donati, da sempre contro il doping, ha ritrovato tempi e gambe per marciare.

Diamo una possibilità, da bravi padri di famiglia, a chi sbaglia e apprezziamo il fatto che lo abbia riconosciuto e voglia riscattarsi. Io tifo per Alex, quello nuovo, quello che vuole andare a Rio a dimostrare che l'Italia è un paese delle possibilità e non dei muri ipocriti e bigotti.

lunedì 5 ottobre 2015

Il Blog al tempo dei social network.

Ciao runners e non, ieri per me niente gare, ho volutamente riposato anche perché non ero preparato ad affrontare la bellissima Mezza Maratona dei Castelli Romani e mi ero dimenticato del Trofeo di S.Ippolito a Fiumicino. Devo dire che fa bene pure rimanere a casa ogni tanto la Domenica, soprattutto se tante di queste sono dedicate al lavoro.

E allora, nel torpore dell'ozio stavo riflettendo su questo blog e a quanto in questi pochi anni sia cambiato il modo di interagire su internet. Nel 2007 aprire questo blog è stato come aprire la finestra di casa e immergersi in un mondo nuovo, il mondo virtuale di internet. Facebook , twitter e altri social media erano di nicchia e non erano ancora esplosi in Italia. Col blog ci si poteva scambiare idee, informazioni e ci si ritrovava sulla chat di messenger per continuare i nostri discorsi sulla corsa.

Siamo riusciti a coagulare attorno agli Italianblogtrotters quasi 200 blogger che parlavano di corsa, abbiamo stretto una bella amicizia con Orlando Pizzolato e siamo stati ospitati da riviste di settore come Correre e Runner'sWorld . I nostri post raccontavano dei nostri allenamenti, davano informazioni sulle varie gare ed erano ricchi di commenti che facevano crescere di esperienza a chi ci leggeva da neofita della corsa.

L'avvento spregiudicato di Facebook ci ha fatto trasferire quasi tutti su questa piattaforma, più veloce e stringata, più immediata e aperta anche a chi della corsa non aveva interesse. Si sono formati gruppi di oltre 10mila persone legate a questo mondo e forse è un po' sfuggito tutto di mano. Ognuno dice la sua, il contrario di altri o smentendo se stesso, insomma chi arriva per imparare a volte va via disimparato.

Twitter ha fatto scendere lo scritto a 140 caratteri, praticamente a dire soltanto i tempi di allenamento e lo stato emotivo. Ed ora si sta facendo largo Instagram, dove addirittura basta soltanto una foto del cronometro per raccontare cosa si è fatto.

Ed allora ha senso continuare a scrivere su questo blog? Io dico di si, perché mi tiene allenato mentalmente, perché scrivere ha qualcosa di magico che ti fa esprimere come vorresti, perché quando torna la penna la devi lasciare scrivere!

Buona corsa a tutti.

giovedì 1 ottobre 2015

Brooks Ghost 8


In 36 anni di corsa non avevo mai calzato un paio di Brooks , ho quasi sempre usato scarpe Nike in particolare le Pegasus.Ma ho comunque utilizzato scarpe di altre marche, magari un giorno faccio un post sulle scarpe degli anni '80.

La Pegasus che ho usato per anni è sempre stata molto protettiva, pure troppo, alla fine senti le caviglie legate e sopratutto non riesci a far rullare bene il piede. E poi sono anche pesanti, ed ora che mi sono alleggerito nel peso le sentivo come zavorre.

Mi è venuto in soccorso il mio amico Emiliano di Go Running , un orange che corre e che se ne capisce molto di scarpe. Mi ha proposto quindi di provare le ghost 7 della Brooks e quando mi sono presentato al negozio mi ha addirittura fatto trovare le ghost 8 nuove di zecca. Mi ci trovo molto bene perchè le sento abbastanza leggere e riesco a spingere mano a mano che aumento l'andatura,anche se sono A3 risultano confortevoli e non si fanno sentire.

Ora vediamo per quanti chilometri mi accompagneranno, solitamente le altre dopo 800 km cedono, si spengono e induriscono e iniziano i dolori.


martedì 29 settembre 2015

Corricolonna 2015.


INCIPIT: Quello che colpisce di più di questa gara è il colore .






 Le giornate di fine Settembre regalano quasi sempre un cielo terso , a volte con belle nuvole sfumate e così è stato domenica mattina a Colonna. Il colpo d'occhio quando si imbocca la discesa che porta al ritrovo della gara è sempre magnifico, arioso, colorato, ricorda la festa della Domenica. Piano piano tutto il piazzale si riempie di macchine, di gente, di colori e di suoni. Per Fausto è la 25 edizione ma per noi della Running Evolution è la decima edizione. Io ho saltato soltanto la prima volta nel 2006 , poi ho sempre dato una mano ad organizzare e  l'anno scorso l'ho corsa. Ogni anno la preparazione è sempre più perfetta e rilassata, alle 7.30 del mattino già era tutto pronto e ci si godeva lo scenario.




Il momento più critico è sempre la partenza, quasi 1400 runners che scalpitano ma che ormai hanno capito come arrivare al campo, dove parcheggiare e dove riscaldarsi. Ogni volta è emozionante mettersi in cima alla salita e vedere questo fiume colorato che ti viene incontro, sembra un ruscello laggiù in fondo ma ad un tratto diventa un fiume in piena. Una piena di sorrisi, di sbuffate per la salita e di mani a salutarti, ad ogni gara è così ma se la gara è la tua è ancora più bello.




Ogni anno le mie responsabilità crescono, l'esperienza di 36 anni di corsa si fanno sentire ed è naturale ritrovarsi a dirigere se stesso nello spostare le transenne che portano ai 300 metri finali. Stai lì ad aspettare i primi, continui a mirare in terra per mettere a fuoco la macchina fotografica e intanto pensi a dove saranno i corridori lungo il tracciato della gara, pensi al Comandante Mario che con la sua moto d'epoca e 80 anni di beata gioventù sta facendo da apripista e speri che li guidi nella pista giusta!



Finalmente arrivano i primi, inizi ad incitare tutti e a fare foto, vedi volti conosciuti ma hai sempre l'occhio a controllare la loro postura, quanto corrono male eheh, il cinismo fa da padrone.Quasi vorresti contarli ma sono proprio tanti!!! E, forse per la prima volta riesci ad aspettare la macchina di fine gara e ti rendi conto che anche quest'anno è andato tutto bene.



Non ti resta che raggiungere gli altri, goderti la meritata mela di reintegro e pensi che continui ad amare uno sport che ti ha fatto crescere, fatto compagnia in tutti questi anni e che non vedi come viverci senza.



EPILOGO

1329 arrivati, record della corsa!!! Ultimo arrivato in 1h28'03, fa di cognome Finiti ed è proprio il caso classico di nomen omen, dopo 20 minuti dall'ultimo arrivato la scenografia è già stata tutta smontata, ma resta tutto qui, negli occhi e nel cuore sempre più orange!


venerdì 25 settembre 2015

Fatte un goccio de vino!!!!



Domenica prossima al nono kilometro della Corricolonna troverete due tavolini con un ristoro particolare, troverete un bel bicchierozzo di vino bianco da gustare prima di affrontare la passerella del kilometro finale. Un modo per apprezzare il territorio e per godersi una magnifica giornata di sport senza troppa competizione.

Da ragazzo, quando facevo la vera atletica, mi ricordo che nel pasto prima di partire per le gare in pista mi accompagnavo il pasto con bei bicchieri di vino e così i tempi delle mie gare erano sempre appesantiti in partenza!! Ora preferisco aspettare la fine e poi bermi una bella birra a fine gara.

Allora vi aspetto al nono chilometro per farci una foto assieme!!!!

giovedì 24 settembre 2015

A rotta di collo.

Domenica scorsa ho corso a Tivoli una gara organizzata dalla Podistica Solidarietà, una dieci kilometri dentro la cittadina, un bel percorso tra salite e discese immersi nel verde dei monti tiburtini.
Se passi l'estate a correre soltanto a Tor Vergata è ovvio che al primo strappo di salita ti ritrovi col cuore in gola e le gambe di cemento.E così ho corso i primi 5 km a 4'35 nel saliscendi tranquillo della parte cittadina, mentre la seconda parte mi ha visto camminare per alcuni tratti in salita.

E' come le nostre vite, alti e bassi di leggere pendenze si superano giornalmente, si riescono a compensare addirittura mantenendo un bel ritmo di vita, si viaggia bene e gli scossoni sono contenuti.
Poi possono arrivare anche quelle belle discesone, dove tutto viaggia a meraviglia; però c'è sempre il però!!!



Se si fa la discesa all'impazzata si rischia di farsi male, di andare a sbattere e sopratutto ci si ritrova le gambe imballate quando inevitabilmente si ricomincia a salire, si rischia di trovarsi col fiato corto e di doversi addirittura fermare. La corsa e lo sport sono metafore della vita, rappresentazioni gioiose e tragiche del nostro percorso umano. Si vince e si perde e anche pareggia, fa parte del gioco delle cose, sta a noi vedere tutto ciò con occhio critico e preparato.

Invece ogni giorno trovi sui social media delle fiumane di lamentele su tempi sbagliati, su gambe che non girano e se poi si parla di calcio lì addirittura si entra nelle offese personali a giocatori, allenatori e quantaltro. E poi l'uso  smodato del gufare, del godere delle disgrazie altrui, della presa in giro costante su tutto. Siamo ormai una società di tifosi e non di sportivi, viviamo le giornate sputando sentenze e livore, siamo un po' alla deriva, siamo usciti in derappata dalle curve della vita.

Vivo lo sport per quello che è, agonismo, esercizio fisico, scontro, bellezza, non tifo sempre per gli italiani ma apprezzo il bel gesto atletico da chiunque sia fatto. La bellezza non ha nazionalità, non ha colore, ha solo bisogno di essere ammirata

mercoledì 23 settembre 2015

25.a edizione di CorriColonna.


Per noi della Running Evolution il mese di settembre vuol dire CorriColonna, la nostra gara organizzata in toto dal nostro Presidente Fausto Giuliani. La ideò lui nel lontano 1991 sobillato dal fratello Angelo e non ha mai smesso. Per lui che fin da ragazzino organizzava tutti i tornei del paese fu una sfida a cui non poteva rinunciare, per lui che lo sport principale era il bigliardino fu la possibilità di fare un salto di qualità.

E così iniziò con 175 arrivati facendo fare tre giri di paese e vinse il campione MIchelangelo Arena di Piazza Armerina. Negli anni ha sempre migliorato nell'organizzazione portandola giù ai campi sportivi, spostandola dal sabato pomeriggio alla domenica mattina ed infine ha chiuso il percorso a 10 km esatti con l'omologazione della Fidal.

Ma questa è anche la 10a edizione che CorriColonna è dipinta di orange, 10 anni che la Running Evolution mette il marchio su una delle gare più attese e partecipate dei dintorni di Roma e soprattutto dei Castelli Romani. Il record assoluto di partecipanti è di 1328 del 2009, anno in cui prese parte alla gara il nostro amico Orlando Pizzolato . Sono dieci anni che ci impegniamo come società a fare in modo che le cose vadano per il meglio e che tutti gli atleti possano vivere una giornata bella e ricca di emozioni.

Avevo pensato di fare una specie di intervista a Fausto ma da Agosto in poi lui è praticamente inavvicinabile, completamente proiettato allo sparo di partenza della gara , teso a fare in modo che ogni dettaglio sia il più perfetto possibile. Dopo lo sparo lo vedrete al km 5 ad incitare col megafono tutti gli atleti, da qualche anno si tiene lontano dalla zona arrivi per non farsi travolgere dall'adrenalina che lo ha ormai ammantato col rischio di fargli prendere un coccolone se qualcosa non quadra.

E allora che dirvi ancora? Se siete tra i pochi rimasti ad avere ancora dubbi su che fare Domenica 27 , venite a correre 10 km tra ulivi e vigne in quel di Colonna, profonda Casilina come direbbe qualcuno,
fermatevi a pranzo nella piazza del paese con la sagra organizzata dalla proloco e sopratutto portate via una delle più belle giornate che vi possano capitare a settembre.

Vi aspetto e buona strada a tutti!!!!

venerdì 18 settembre 2015

Ma che caldo fa



Buongiorno amici !!! Ormai siamo diventati un paese tropicale, in questi giorni sono tornate temperature sopra i 30 gradi e sopratutto un'umidità da equatore. Sarà pure colpa nostra e del nostro creare inquinamento a tutti i costi, sarà che ormai pare un processo irreversibile, tant'è che dovremo farci il callo a questo tempo

. E noi runner come ci comportiamo? Siamo capaci di cambiare abitudini di orario e vestiario o rimaniamo ancorati alle nostre convinzioni? Anche questa mattina alle 5 mentre venivo al lavoro ho visto due che correvano, un orario veramente proibitivo per me ma penso che comunque non sia molto salutare correre in un ora in cui il nostro corpo dovrebbe ancora riposare o comunque non avere un risveglio così traumatico. Sicuramente saranno persone che poi in giornata non avranno altre possibilità per correre però il rischio di andare incontro a traumi è molto alto. Ci sono poi quelli che son ritornati a correre ad ora di pranzo ma con temperature ancora intorno ai 30 gradi e oltre non si riesce a correre bene e a finire la corsa con quella efficienza che si avrebbe con un tempo più fresco.

A questo punto resta l'orario serale, prima di cena anche se ormai fa buio presto, però resta il momento più fresco della giornata, quello in cui si riesce ad avere una migliore dispersione di calore. Sul fare della sera è sempre suggestivo correre, il modo migliore per prepararsi alla cena e al relax serale.

Di fondo a tutte queste considerazioni resta la scelta errata dell'abbigliamento da parte di tanti runner anche di provata esperienza. Con temperature così e sopratutto con percentuali di umidità così alte occorrerebbe lasciare traspirare il corpo nella maniera migliore e quindi continuare ad usare la canotta estiva aiuta a raffreddare meglio il corpo e a dare maggiore equilibrio con la temperatura esterna. Evitiamo quindi quelle giacchette a vento che non fanno respirare, che ci portano subito al calo della prestazione. Convinciamo anche gli altri che non è così che si dimagrisce, non si perde peso ma solo liquidi che andranno subito reintegrati. Piuttosto teniamo una bottiglietta di sali da bere subito appena finito l'allenamento e sopratutto una bella maglietta asciutta da mettere subito evitando così che il sudore ci geli addosso.

E voi come vi comportate? Un buon allenamento riesce anche se si mettono in pratica queste piccole accortezze, dalla scelta dell'orario , alla reintegrazione e all'abbigliamento. Ci sarebbe anche un altro aspetto, quello del riscaldamento e defaticamento, ma ne parleremo prossimamente.

Buona strada a tutti!!!

martedì 15 settembre 2015

A volte i sogni sono incubi.






Erano esattamente 30 anni che sognavo di incontrare l'unico personaggio che veramente idolatro; l'unica persona a cui chiedere di farsi una foto assieme, di condividere due semplici parole. Questa persona si chiama Bruce Springsteen e gli do la caccia da 30 anni, da quel lontano 1985 in cui venne per la prima volta in Italia . Avevo la maturità e la madre in ospedale, raggiungere Milano era impossibile. Nell' 88 a Torino avevo il biglietto ma non la licenza dal militare, ma poi finalmente ho visto 6 suoi concerti ma sempre a debita distanza.



Ed ecco arrivare l'occasione d'oro, lo sport della figlia Jessica lo porta finalmente a Roma come suo spettatore e finalmente apro la caccia al Boss insieme a Roberta. Il venerdì falliamo miseramente perché allo stadio dei marmi cade il diluvio e ci bagniamo fino alle ossa e quindi riprendiamo la via di casa mentre lui arriva a vedere la figlia sigh!!



Il sabato si riparte e ci si istalla in Piazza del Popolo davanti al De Russie e finalmente lo scorgiamo, la folla aumenta e pure la sicurezza ce lo nasconde, alla fine si affaccia al vetro ma , come in un incubo, lo vediamo sfuocato, nascosto dai fans e dal piantone che non si sposta manco a strillargli le peggiori offese.

Siamo ormai una trentina di fans agguerriti, in tanti ci conosciamo da tempo e ci appostiamo di nuovo davanti al ristorante dove cena, saranno 2 ore di caccia guardando la sua figura di schiena dentro al locale e noi fuori . Alla fine esce e riusciamo a sfiorarlo, a toccarlo come fosse veramente una Madonna, si infila nel Van e scivola via. Siamo frastornati, pure i nostri figli lo hanno visto e sono contenti ma resta comunque un'insoddisfazione di fondo, non riusciamo a godercelo come veramente vorremmo.



La Domenica ritorniamo allo stadio dei marmi e lo ritroviamo lì seduto a seguire la gara ippica della figlia, sta sempre di schiena, altre 3 ore così senza un cenno di saluto, senza un girarsi soltanto per fare ciao con la manina. Ci rendiamo sempre più conto di quanto siamo ridicoli, di stare cedendo la nostra dignità per cosa non si sa. Andiamo via senza aspettare che lui vada via, rimaniamo con l'emozione di avergli messo le mani al collo la sera prima.



Era il nostro sogno e si è trasformato nel nostro incubo, speravamo ormai che finisse tutto e se ne andasse perché viverlo così non ci interessava, i nostri eroi vanno vissuti per quello per cui li consideriamo tali, se cantano andiamo ai concerti e godiamoci quello che ci trasmettono cantando.
Se vanno al bar ad ubriacarsi lasciamoli stare, non trasformiamo i sogni in incubi!!




venerdì 11 settembre 2015

A piè sospinto



Ciao a tutti! Vi vedo  indaffarati a preparare le maratone autunnali, alle mezze di preparazione alle maratone della prossima primavera. E sopratutto i romani sono in preparazione della nostra CORRI COLONNA !!! Vi attendiamo tra gli ulivi e le vigne per la classica corsa di Colonna organizzata dalla Running Evolution , quest'anno sarà la 25.a edizione e quindi vi aspettiamo numerosi.

Dicevamo della vostra preparazione per le maratone e comunque in generale, quanto tempo dedicate al rafforzamento muscolare ? In quali sedute vi concentrate sul miglioramento della forza? Col passare degli anni le capacità aerobiche scadono sì ma in percentuale minore rispetto alla forza. Occorrerebbe quindi dedicare del tempo a rinforzare i muscoli con esercizi specifici, dai saltelli alle salite e sopratutto tanto stretching.

Oggi ho trovato un articolo del Corriere della Sera in cui si spiegano, appunto, quali studi sono stati fatti per capire come varia la forza nei maratoneti col passare degli anni. Quando correte controllate il vostro movimento? Avete la sensazione di correre esclusivamente con i muscoli delle cosce? Per noi amatori i piedi e la parte bassa delle gambe non vengono quasi mai utilizzati, si corre spingendo sempre sulle cosce ed invece allenare una migliore reattività nei piedi comporta un migliore sfruttamento delle proprie capacità reattive. Quando corro delle variazioni cerco sempre di concentrarmi sull'appoggio del piede, cerco di farlo rullare il più possibile manlevando così le cosce da uno sforzo più pesante.

Provate pure voi a correre concentrandovi sui piedi e caviglie, aiutatevi pure contraendo gli addominali nel modo giusto e vedrete che le cosce si sentiranno più leggere, avrete quasi la sensazione di alzarvi. Fatemi sapere se notate miglioramenti.

Buona strada a tutti!!

mercoledì 9 settembre 2015

Parliamo di corsa che è meglio va !

Vedo che i vecchi abbonati a questa rivista piano piano tornano a leggere , son contento di ritrovare un po' di amici e di avere di nuovo qualcosa da raccontare. Spero che questa voglia continui e si riprenda un dialogo tra appassionati della corsa che si scambiano idee ed esperienze.

In questi anni non ho mai smesso di correre , se non per qualche malanno e per qualche settimana, mi son sempre tenuto in forma ed anzi ho perso un bel po' di peso. Diciamo che in questi ultimi due anni ho perso intorno ai 8/9 kg in maniera graduale e sensata. Ho iniziato a bere molta acqua , cosa che prima facevo poco e a mangiare molta più frutta e verdura. Ma il vero cambio di metabolismo l'ho avuto lo scorso anno quando mi son messo a camminare molto, ho percorso dai 10 ai 20 km a piede nelle sedute di camminata sportiva e lì ho iniziato a bruciare energie in maniera diversa. Ho cominciato ad intaccare i grassi che nella corsa rimanevano sempre nascosti a discapito dei zuccheri. Evidentemente il ritmo della mia camminata corrispondeva ad un battito cardiaco giusto per il consumo dei grassi e da lì è iniziata la vera discesa di peso.

Inutile dire come ci si sente, più reattivi nella giornata, più leggeri e con molti traumi in meno durante la corsa. Consiglio quindi a chi è in forte sovrappeso di evitare la corsetta dove manco si alzano i piedi a favore di belle camminate intense, l'effetto è sicuramente migliore anche se occorre molto più tempo, ma almeno ci si leva da tavola!

L'estate dell'anno scorso l' ho passata a fare degli allenamenti con variazioni brevi, del tipo 1' di variazione ed 1' di recupero. Solitamente ne facevo 10 ripetute, a volte 15 e credo solo una volta 20. Correre in questo modo fa lavorare molto il cuore e si recupera la forma in maniera più veloce. Infatti, in poco tempo sono riuscito a tornare a livelli di anni prima e di fare le gare di 10k intorno ai 43'. Poi in primavera ho di nuovo calato ed ora ho ripreso con frequenza settimanale di 4 uscite.


Ieri son riuscito a fare questo lavoro con ben 20 ripetizioni per un totale di 40' corsi a 4'40" di media tra variazione e recupero. Questo tipo di lavoro viene molto valorizzato dalle teorie di Orlando Pizzolato, il nostro pluri vincitore della Maratona di New York. Se date un'occhiata al suo sito http://www.orlandopizzolato.com/it/1371.4-Newsletter.html  potrete trovare un bell'articolo a tal riguardo.

Ho brevemente sunteggiato gli anni trascorsi ed ora si riprende con lo stesso entusiasmo che mi fa correre da 36 anni a questa parte.

Buona corsa a tutti!!

Le trappole di facebook.



Ciao amici e bentornati su questo blog! Mi ha fatto piacere aver trovato la voglia di riscrivere dopo tanto tempo , di poter mettere nero su bianco le idee che ho in testa. Ovviamente i lettori sono scomparsi e ci vuole del tempo prima che si riannodi il legame con gli amici che ti hanno sempre letto. Questo blog è nato ormai otto anni fa, per la rete internet si tratta di un eternità, di un volo indietro di mille anni per tecnologia e piattaforme diverse.

All'epoca si parlava di corsa tra addetti ai lavori, tra amici affezionati alla corsa, ci si scambiavano le esperienze e si riusciva pure ad incontrarsi alle gare. Facebook era solo agli inizi ed incontrava le nostre ostilità, adesso ormai si vive solo lì. I gruppi di corsa sono proliferati e arrivano a contare ormai migliaia di persone. Sono lontani nella notte dei tempi i nostri post sul blog che venivano letti da 40 persone e commentati da 5. Adesso ogni giorno su un gruppo si trovano centinaia di post di tutti i tipi con migliaia di commenti, tutto a discapito di tante cose. Le informazioni viaggiano alla velocità della luce e ormai in tempo reale chiunque ti dice dove sta correndo, a quanto e come. Allo stesso tempo una marea di altre persone commentano e incoraggiano o disapprovano.

Sembra tutto bello e appassionante ma se si segue bene ci si accorge che questi gruppi sono pieni di persone che con la corsa hanno poco a che fare, che vivono lo sport come tentativo di uscire da proprie frustrazioni e che si divertono a insultare chiunque dica qualcosa. Ho provato a mettere il mio post precedente nei vari gruppi ma non ho ricevuto né consensi né disapprovazioni, semplicemente indifferenza. Se vuoi essere letto devi mettere foto oscene o dire banalità assurde, allora ti ritrovi in mezzo a discussioni tuo malgrado.

Insomma, di sport c'è ben poco su questi gruppi e c'è invece molta maleducazione e crudeltà. Meglio rimanere qui tra pochi intimi aspettando tempi migliori, a proposito sarebbe anche ora di tornare a parlare di corsa. Ma lo faremo la prossima volta.

Buona strada a tutti !!

giovedì 3 settembre 2015

Dove stiamo andando ?

Ciao !! Non scrivo su questo blog da anni ormai, poche motivazioni, un tipo di vita più intima, meno voglia di raccontarmi. Si corre sempre, da 36 anni ormai e si continua ad averne voglia, cerco sempre di stare in forma e di ritagliarmi quell'oretta di corsa che mi fa stare bene. Ed è proprio su questo che mi sento di fare alcune considerazioni. Vedo che lo sport sta diventando sempre più una fuga di massa, un modo per evadere dal tipo di vita che si fa. Un modo per staccare la spina da questa società sempre più cannibalizzante e deprimente.






Ormai è una lotta senza quartiere per qualsiasi cosa, rapporti umani ridotti ai minimi termini, filtrati da tecnologie che ti vogliono sempre più consumatore con la scusa della connessione globale. Impera un egoismo di fondo su tutto a partire dalla strada dove la maleducazione ormai è codice della strada, nei luoghi pubblici dove la maleducazione è codice civile. Per non parlare poi dei social network, dove ogni singola frase o foto viene trucementee uccisa da insulti gratuiti. Sembra ormai di stare dentro ad un Truman Show dove l'unica regola è nessuna regola. Dove si è arrivati al tutti contro tutti, all'egoismo su tutti i fronti, pure nei confronti dei più deboli, di quelli che non hanno nessuna colpa se non quella di esistere.

Ed allora diventa difficile parlare di corsa, di tempi, di tabelle , tenendo da parte tutto questo mondo che ci circonda .La mia è un'angoscia di padre, di cittadino , di una persona che vede sgretolarsi tutto attorno, vede crollare valori con cui è cresciuto e che pensava che sarebbero serviti. Sarebbe da fare appello alla mia generazione di ripristinare tutto ciò, di pensare meno a tante cose futili ed inutili che ci hanno sfondato il cervello .Di rimettere in campo quei sentimenti, quelle piccole gioie che ci hanno fatto compagnia negli anni 70' e 80' , facendoci crescere con poche cose ma tutte genuine.

Lo sport dovrebbe essere tra i primi motori per far ripartire una coscienza culturale in noi stessi, un riappropriarsi di una coscienza civica, di una conoscenza del proprio corpo e del proprio territorio. A scuola non si fa più geografia, i ragazzi non hanno più la percezione di dove si trovano, dal paesello fino al pianeta Terra. Lo sport in questo aiuta, da la dimensione dell'uomo nel suo intorno, nei suoi confini umani che solo un doping che ci viene somministrato giornalmente riesce a nascondere.
Per questo motivo la pratica sportiva dovrebbe integrarsi e dare linfa nuova alla vita di tutti i giorni e non il contrario. Se vai a correre fallo per te stesso, per stare bene e non per farlo sapere subito a tutti, se la tua corsa è stata interrotta da problemi fisici non farne un dramma. Non fare la gara all'acquisto più inutile per avere un accessorio per la corsa; basta un pantaloncino e una maglietta e sopratutto una scarpa buona e poi buttati nel vento e corri.

E sopratutto aggrega, non fare quello che è più forte di tutti e cerca solo gli altri fenomeni da battere, vai a correre con chi è più debole e insegnagli i percorsi, i ritmi, quello che sai. Fai salire il livello di conoscenza di tutti e scendi dalla tua torre d'avorio.

Corri, respira, ama e insegna.