martedì 26 aprile 2016

Ville tuscolane, la festa orange.



Il dettaglio della giornata di ieri è stata la gara, la corsa di 9 km nel bellissimo percorso sopra Frascati, in mezzo a ville e boschi.

Il festeggiamento del nostro decennale  non poteva andare meglio, un mare di amici orange è salito in Villa Torlonia per festeggiarsi, per ritrovarsi e per dare un giusto riconoscimento a chi , in questi anni, ha sempre lavorato con entusiasmo per creare un gruppo così bello.

E' stata una bella emozione rivedere tanti amici che avevano smesso da qualche anno, salutarsi con affetto come se ci si fosse lasciati solo ieri. Evidentemente la Running Evolution ha lasciato in loro un buon ricordo, i motivi per cui si smette di correre o si cambia casacca sono tanti, ma l'affetto di ieri è stato veramente bello.




Questo striscione racchiude i 10 anni con i nomi di tutti quelli che anno, anche se una volta sola, indossato la nostra canotte, un orgoglio di oltre 500 persone. Una bella sorpresa per tutti, orgogliosi di leggere il proprio nome in mezzo a tutti gli altri.


E poi la maglia del decennale che abbiamo indossato per fare la gara, centinaia di palloncini che abbiamo liberato alla fine del lunghissimo rito maori davanti alla fontana del Maderno .



Ho corso assieme al Pres Fausto, ci siamo goduti assieme lo spettacolo di tutte queste maglie orange, praticamente un quarto dei podisti presenti, e lungo il percorso è stato un'ininterrotto salutarsi e farsi gli auguri.


Tra tanta gioia, il ritorno alle gare di Roberta, senza allenamento e con tanto entusiasmo si è divertita un sacco a correre col gruppone in fondo alla gara, assieme al mitico Mario e a tutti gli altri orange , ormai pacer di tutte le migliori maratone europee eheh






Alla fine della gara un doveroso brindisi e un bel panino col prosciutto , prosciutto offerto dalla assente Liliana Farronato, in romagna per la sua ennesima 50km ma presente col cuore e prosciutto qui da noi.




Un commosso Pres riceveva il primo premio per la società più numerosa mentre i soliti noti smontavano i 4 gazebi che avevamo allestito per contenere tutti i 136 arrivati.
I festeggiamenti continueranno per tutto l'anno ma la giornata di ieri è stata veramente indimenticabile.

E ora a correre , nuovi record ci aspettano :)

sabato 23 aprile 2016

Tutti a Frascati!



 Memorabilia della Running Evolution



Conservo ancora questi manifesti che abbiamo fatto 10 anni fa per farci un po' conoscere. E' passato del tempo ma sembra un secolo , l'unica cosa che non è cambiata è il numero di cellulare di Fausto ehehe..





Allora vi aspettiamo lunedì 25 in villa a Frascati per festeggiare i nostri dieci anni, il gazebo è sempre lo stesso , no scherzo, ci siamo un po' evoluti. Passate a fare un saluto, noi saremo oltre 140 a scambiarci gli auguri ricordando anche tutti gli amici che in questi 10 anni hanno corso con noi.

Io farò la gara come viene, mi godrò le bellezze e i panorami delle bellissime ville frascatane.
Questi giorni ho corso sempre meglio e più brillante, i postumi della maratona di Roma stanno scomparendo.

A lunedì allora! Buona strada a tutti.

mercoledì 20 aprile 2016

Best Personal degli ultimi 25 anni. :)




Già dal lunedì dopo la Maratona di Roma è nata in me la voglia di correre veloce, di fare un allenamento cortissimo e veloce il più possibile.
E la scelta, quasi subito, è caduta sui 1000 secchi, come andare a fare una gara sui 1000 e poi tutti a casa. Ho aspettato questi dieci giorni per riprendermi muscolarmente dalla maratona e questa mattina sono sceso a Tor Vergata deciso a fare questa gara contro me stesso e il tempo.

Nella vita precedente avevo un personale di 2'50 sui 1000, corsi quando ormai mi allenavo poco,invece negli ultimi anni ho corso in 3'37 una sera a Colonna quasi dieci anni fa.

E allora scendo giù a valle e mi faccio 20' di lenta di riscaldamento, spingo coi piedi per scaldarli, oggi le cosce le devo usare il meno possibile, tutto avampiede e parte bassa della gamba da vero mezzofondista.

Faccio 4/5 allunghi per portare su i battiti e mi allaccio bene le scarpe, strette da farmi sentire l'asfalto, da farmi spingere con tutte le dita dei piedi e poi riatterrare per poi riesplodere nella spinta.

Pronti, partenza e via, corsa fluida ed in spinta, i 200 in 40" e poi i 400 in 1'22" , tutto regge bene , mi sembra di volare, sono felice già così ma non vedo grandi ostacoli sia nel fiato, che nei battiti e nelle gambe.

Il 500 dice 1'44", roba da 1990 , secolo scorso, giochiamocela però, tra i 600 e 700 calo di 1 secondo ogni 100 metri ma ormai le gambe vanno sole, non sarà sotto i 3'30 ma sicuramente sotto i 3'40 pure se dovessi crollare.

Arriva l'acido lattico, la corsa un po' ne risente ma la capoccia continua a spingere, taglio il traguardo in un favoloso, per me, 3'33" 00 , solo la gola mi raschia un po' ma per il resto sto bene, sto molto bene!!!!

E ora sotto con gli allenamenti per scendere sotto i 3'30", si accettano scommesse!

martedì 19 aprile 2016

Tutti a Frascati per il decennale della Running Evolution




Lunedì 25 Aprile , in occasione della gara a Frascati del Giro delle Ville Tuscolane, la Running Evolution festeggerà i suoi primi 10 anni di vita. Son già passati due lustri dalla nostra nascita e sarà una bella soddisfazione ritrovarsi con più amici possibili in villa a Frascati. Vi voglio in tanti sia a correre che a passare per un semplice saluto. 
In questi dieci anni tante persone hanno vestito la canotta orange e grazie a tutti siamo riusciti ad essere la società che siamo. Allora dovete esserci per forza a fare il tifo o correre questa bellissima gara tra le Ville di Frascati, abbiamo bisogno di tutto il vostro calore per darci lo stimolo e la forza per i prossimi dieci anni.




 Questo ero io dieci anni fa , un pachiderma alla prima gara orange, anche se eravamo ancora poveri e con la canotta bianca del mercato. Ora peso la metà ma corro sempre allo stesso ritmo ehehe



Nel frattempo il nostro Pres  Fausto, domenica scorsa ha festeggiato le sue 300!! gare in orange, cioè 30 all'anno, Un Presidente da campo oltre che da scartoffie varie.


Ed infine, a chi ancora non ha una società con cui gareggiare , ecco un piano promozionale per correre con gli orange, per colorare le proprie domeniche di allegria e tanta fatica eheh

Dajeeeeeeee, tutti a Frascati!!!!!!!!!!!!

venerdì 15 aprile 2016

Maratona di Roma, colori e suoni.





A distanza di qualche giorno riaffiorano alla mente le immagini e i suoni della maratona di Roma appena trascorsa. Correre con accanto altre migliaia di persone ti avvolge e ti stordisce,ti concentri su te stesso ma non puoi fare a meno , allo stesso tempo, di viverti le tue 5 oe di corsa assieme a questa pozza infinita di colori e suoni.

A partire dal ritrovo , dove vedi gente in mutande e sacchetti di plastica addosso che cammina impazzita verso ogni angolo diverso, ognuno in cerca di qualcun'altro che non troverà mai.

E poi la discesa verso l'ingresso dei Fori Imperiali attraverso l'arco di Tito, migliaia di colori delle canotte di tutte le società e poi le voci di tutte le lingue del mondo, ma l'elemento di novità degli ultimi periodi è lo smartphone, il selfie, la taggata, la smartofonata dell'ultimo secondo.

La coda ai bagni, l'esistenza non può andare oltre se non si passa da qui, dalle facce schifate delle persone in fila, dal guardare i piedi di tutti nell'attesa di entrare in quella casetta di plastica. Quelli che corrono verso la partenza e rasentando i bagni chimici si prendono le sportellate da chi esce e poi quelli che si turano il naso con la carta igienica e quelli che escono quasi svenuti.

E poi ti ritrovi sul selciato secolare davanti al Colosseo e cammini sopra a quintali di magliette e felpe, vorresti fermarti a prenderle tutte, provengono da tutto il mondo, da gare mitiche ed ora chissà in quali cassetti sono riposte. L?attesa del via è un continuo ondeggiare di teste verso l'alto per scorgere l'elicottero, verso il compagno di gara che ti scompare in soli due metri.

Il frastuono della musica e tu che vorresti partire subito, levarti da lì e scendere sparato sui Fori Imperiali, verso Piazza Venezia, come se vorresti sbrigarti a levarti da lì. I passetti brevi per arrivare alla start line mentre vedi un fiume già allungato verso la Macchina da Scrivere del Vittoriano metre le mani salutano le telecamere, i fotografi i selfie dei selfie, adrenalina assoluta in quei momenti, gli ultimi gestiti, i primi di una lunga agonia .

Scavalchi e sorpassi, ti stringono e allarghi le braccia, i palloncini dei pacer in faccia, il controllo esasperato delle tue sensazioni, corri in avanti in cerca di uno spazio vitale che non avrai mai.
Ti guardi attorno , una Roma che conosci a menadito ma che sempre ti sorprende, il ponte nuovo alla Garbatella ti fa sentire in Europa, in un altro contesto, ma poi San Paolo ti riporta alla Roma di sempre.

Arrivano i ristori, asfalto che luccica di bicchieri e spugne, file di mani protese e tanfo di sudore da farti passare la voglia di ristorarti, arraffi tutto dall'acqua ai sali, dalle arance alle banane, inghiotti e mandi giù aria, sembra che sia l'ultima volta di tutto.

I continui richiami di amici che ti strillano nelle orecchie i nomi dei loro amici, che ti cagano il cazzo con quella continua chiacchiera come se loro non stessero faticando, come se stessero lì soltanto per farti soffrire ancora di più.

Arrivano i cartelli dei km, non li vedi, li vedi ma non ci credi, controlli il tuo garmin, combacia, non combacia, quale ritmo stai facendo? Sei sicuro? Dajeeee siamo alla mezza!!!!

Finisce la benzina, le certezze , entri nel purgatorio del tevere lato destro a salire, ti trovi al Flaminio, giri come un criceto in questo quartiere olimpico ed anonimo, la salita per Villa Glori ti unisce, ti affianchi a tutti gli altri e come una livella ci si accomuna in questo calvario che ancora non si scorge.

Iniziano i crampi per tutti, come fossero distribuiti da apette da streetfood lungo la via e vedi piccoli automi che si bloccano di colpo , dal niente, come paralizzati all'improvviso. Gente a tifare poca, ci si aiuta tra di noi , passa Luca sulla carrozzina e partono applausi , passa il cartello dei 30 e si ritorna verso il centro, è quasi fatta!

Il palazzo crollato sul lungotevere, occhi in alto e rabbia in corpo per questo paese che perde pezzi proprio come te che stai strisciando su questa strada piena di buche sempre più attraversata da turisti che vanno di traverso, sempre di traverso e mai al tuo fianco.

Il tunnel sotto al tevere, gli strilli liberatori e gli applausi che arrivano da sopra e poi ecco i sampietrini del centro, folla tanta , folla che ha fame,  folla che ha la sua maratona turistica da compiere.

Piazza Navona e tu strilli a quelli seduti ai tavolini, non capiscono che vuoi da loro e mentre dicono qualcosa tu stai già oltre, in cerca di un vicolo per ricamminare,

Altri ristori, altri amici da salutare e ti emozioni passando dalla tua Piazza del Popolo, dove 25 anni fa hai iniziato la tua vita romana , e poi quella pippa di Mastelloni che ti bestemmia dietro ma ormai sei a Piazza di Spagna che neanche guardi, neanche senti perchè ormai sei ai fori, ai tuoi 42.195.

Imbocchi il tunnel e via con altri strilli, ormai di disperazione, esci e ti levi la maglietta e resti in canotta, finalmente ecco Roberta, ci siamo , è fatta, piazza Venezia da circumnavigare ed eccoci arrivati, facile facile, altrochè.

Colori di medaglie e di gente stesa per terra, gambe stanche e volti da eterni viaggiatori in sosta , pronti per la prossima stazione.

Chiudi gli occhi e vedi al buio tutto questo, senti il casino della folla attorno a te, ci credi o non ci credi ma oggi sei stato maratoneta anche tu.

giovedì 14 aprile 2016

E ora?




E adesso che queste gambe stanche dolorano meno, che queste braccia tornano a muoversi con naturalezza e le mille sensazioni da marathon finisher si diradano, che cosa vorrei fare?
E' bello correre una Maratona, ma lo è ancor di più se si è bene allenati, a prescindere dal tempo con cui la si percorre. E' bello vivere questo viaggio di preparazione di qualche mese, ma è ancor più bello se si ha uno stile di vita che te lo permette.

Forse la sfida è proprio questa, riuscire ad allenarsi , a correre i lunghissimi di tre ore rubando tempo a tutto, dal lavoro alla famiglia, al riposo e allo svago. Ma per me è un'impresa troppo grande, quasi 30 anni di turni pesano sulle spalle ed è uno sforzo che non mi va di sostenere e non mi appartiene.

Torno nella schiera dei tapascioni della domenica, sicuramente ricorrerò qualche altra maratona, ma ora torno alle mie corsette di 1 ora e alle ripetute odiate. Torno a vedere la corsa come uno svago tra gli impegni della giornata e non a quel pensiero fisso prima di una maratona.

Complimenti sinceri a chi , ogni domenica, si corre una bella 42, ho sincera ammirazione ma io resto 32 km indietro :)

Buona corsa a tutti!

lunedì 11 aprile 2016

Maratona di Roma , missione compiuta!

                                                                   PROLOGO

Ore 6.00 la sveglia, preparato di tutto punto affido la macchina fotografica a mia figlia Federica , farà poche foto , distratta dai negozi del centro, che carina :)

La mia compagna Roberta mi chiede se ho qualche bandiera della Running Evolution da sventolare lungo il percorso ed allora ecco la mia idea, tiro fuori una bandiera che avevo con me a Padova nel 2008, quando feci l'ultima maratona. Che bella cosa, torno a correre una maratona dopo 8 anni e arrivo con la bandiera. Roberta la prende in consegna e rimaniamo d'accordo che me la passerà intorno al km 40 così ci corro fino all'arrivo.




                                                                 RACCONTO

Appuntamento alle 7.15 al Celio con tutta la banda della Running Evolution , ma i due giri di quartiere per trovare parcheggio mi fanno saltare l'appuntamento con gli orange. Ci ritroviamo con altri ritardatari e si fa colazione in un baretto coi cornetti surgelati.Hai un bar dietro al Colosseo e ti fai trovare da 15 mila partenti impreparato, potresti anche chiudere, ti lascio perdere solo perchè ho 42 km da fare ehehe.


Ci incontriamo con Claudia e Settimio e Stefano e facciamo la foto del mini raduno orange, a questo punto salto il secondo raduno orange per la foto all'Arco di Costantino , preferendo la fila ai bagni , per partire più sereno e libero eheh




 Con Stefano entriamo nella gabbia tra gli ultimi e non c'è bisogno di braccialetti o altro, allo sparo ci troviamo 5 minuti esatti in fila dietro, ci godiamo lo spettacolo davanti a noi e veniamo immortalati dal Tatulli fotografo.

Le scarpe sono allacciate bene al collo del piede lasciando libero l'avampiede  e allora via verso il circo massimo e poi giù verso San Paolo, un fiume di podisti, un'emozione che non vivevo da otto anni, corro tranquillo a 6'15, trattengo Stefano e controllo le sensazioni fisiche.





Ma dopo i 18 inizio a sentire i primi indolenzimenti alle gambe, piccole fitte tipo crampo e comincio a dire a Stefano quale ritmo tenere per finire bene la gara. Alla mezza mi lascia indietro e arranco fino ai 25 quando le fitte diventano veri e propri blocchi dei muscoli affaticati.



All'acquacetosa vengo immortalato da Nicola che mi incita ma ormai sono tra il corri e cammina, mi faccio forza perchè sento che i dolori non sono così insopportabili e quindi riesco a correre buoni tratti. Ne approfitto per chiamare Roberta e dirgli dove sto e in che condizioni, sicuramente è scongiurato il mio ritiro quindi la bandiera la passerò a prendere di sicuro, questa maratona va finita!

Incontro tanti amici sul percorso e li ringrazio, il nome sul pettorale fa da richiamo per il pubblico che ti incita chiamandoti e ti da tanta energia, passano i km e si arriva in centro.

A piazza Navona strillo come un matto incitando i turisti a farci il tifo, sono applausi e urla un po' stentate, mica siamo a New York . A via del Corso un imbolsito Leopoldo Mastelloni ci manda tutti a quel paese, questo non è un paese per runner. A piazza Navona un ragazzo strillava che aveva il gatto in macchina da portare dal veterinario mentre al Flaminio una strillava che non era stata avvisata della corsa.

                                                   Questo non è un paese per runner!


 Finalmente esco dal tunnel , quello vero di Via Nazionale e incontro Roby e Fede, mi immortalano nella fase finale della gara, come vedete sto molto bene,  ho visto in tanti per terra in preda ad ogni dolore ed io sto qui bello integro, o quasi.

 Riprendo la corsa e dopo la curva del Quirinale mi viene in mente la bandiera, non me l'ha passata e tornare indietro è impossibile, fa niente, basta con questi simboli per ogni cosa. Sono quattro giorni che vedo foto su tutto, da quelle con Calcaterra al sampietrino alla trota del ristorante, io ne farò a meno!




A Piazza Venezia devo camminare per prepararmi al finale di corsa e vengo immortalato dal mio amico Giancarlo, in verità voleva fotografare le ragazze della sua squadra ma io le ho impallate hehe. Riprendo la corsa e un magone mi prende per un attimo, sono felice di aver concluso questa bellissima maratona che  ancora non riesco a farla entrare nelle mie corse preferite, mi sento sempre un mezzofondista.

 Fermo il crono a 4h56 e spicci e ho la gioia di ricevere al collo la medaglia da Mario Tempesta, il mio amico orange, il meglio pizzettaro di Roma. Risalgo piano piano verso il Celio salutando altri amici e mi sento bene, rilassato e contento. Mi rivedo con Roby e Fede e ripenso alla bandiera mancata.

Roberta non aveva il coraggio di dirmelo, ma il Presidente Fausto , passando prima di me, scorgendo la bandiera ha avuto una reazione alla catalessi in cui si trovava e gli strappava la bandiera dalle mani, portandola lui all'arrivo .La teneva da un lato mentre all'altro ci si era aggrappato Mauro Roscioli in preda alle convulsioni.



                                                                         EPILOGO

Questa mattina mi chiama Fausto per scusarsi, mi dice che proprio mentre tagliava il traguardo si rendeva conto che quella bandiera era per me, che dovevo portarla io al tragurado. Mi dice che il vedere Federica e Roberta lì vicino all'arrivo gli ha dato l'energia per finire e poi quella bandiera gli ha riempito il cuore e non poteva che portarla con sè.

Ed è la conclusione migliore, quella bandiera non poteva che essere portata all'arrivo solamente da te caro Fausto. Presidente e fondatore di una società che vive e corre nelle strade di Roma ogni giorno, si allena , suda e gareggia sempre con la stessa forza.

Il mondo della corsa ha bisogno di persone come te, appassionate e senza interessi. Non sarai perfetto come tanti ti vorrebbero ma a me stai bene così, come diceva il finale di "A qualcuno piace caldo" :                                                              
                                                              NESSUNO E' PERFETTO!





venerdì 8 aprile 2016

Maratona di Roma, check in fatto.


A Genova si dice che hai il vitello quando ti senti teso per la gara e ti senti la gola chiusa. Ecco, questo vitello stamattina mi stava strangolando e così col mio coach Roberta abbiamo deciso di affrontarlo subito prima che diventi toro e di prenderlo per le corna.

Così siamo andati al villaggio maratona a prendere il pettorale levandomi così dalla mischia prima dell'inferno che ci sarà domani.

Il venerdì c'è poca gente e soprattutto sono stranieri così il ritiro è veloce e pure il giro tra gli stand è rilassato.
Il sabato è sempre una bolgia e alla fine ne esci fuori stanco e ancor più teso. Incontri tanti amici e il vitello cresce , è un'escalation di emozioni e arrivi a sera che hai consumato tante energie.

Ho preso il pettorale dopo otto anni di assenza e ho firmato il muro del pianto che è già bello pieno di firme.
Lo zainetto è carino e pure la maglietta è bella, la taglia è giusta quindi non esagerate sennò vi trovate un lenzuolo .
Gli stand sono sempre quelli, tra scarpe e promozioni di gare varie , dopo anni questi expò hanno un po' stufato, forse ci vorrebbero dei beer point eheh.


A questo punto il check in è fatto, ora mi rilasso fino a domenica in compagnia del vitello eheh . Ci si vede domenica in gabbia e per strada, in bocca al lupo a tutti.

mercoledì 6 aprile 2016

Maratona di Roma , il percorso.




Eccoci arrivati a 4 giorni dalla maratona di Roma , vi dico solo che oggi ci sono 26 gradi e sembra di stare al 6 luglio. Speriamo che domenica la temperatura cali sennò altro che Calvario.

La testa è fissa a domenica,  alle scarpe da allacciare bene, ai carboidrati da assumere e ad ogni piccolo dettaglio che miliardi di volte avete curato ma che ogni volta vi fregano.

Penso di correre intorno ai 6e15 a km, cercando di finire sotto le 4h30, con la speranza di non avere crampi e di camminare il meno possibile.

Il percorso è bellissimo ma insidioso a partire dai sampietrini che si trovano sia all'inizio della gara e cioè al circo massimo, sia verso San Paolo e sopratutto nella fase finale da Piazza Navona in poi. Le salite sono poche e limitate a qualche metro di dislivello tranne il pezzo che dalla Moschea sale a Villa Glori.

Ci sono tanti pezzi esposti al sole, come ad esempio i tratti sul lungotevere e una bava di vento, freddo o caldo chissà,  ci accompagnerà per molti km.

Consiglio di bere molto e di anticipare l'assunzione di gel vari almeno un km prima del ristoro. Questo per permettere all' integratore di potersi sciogliere già nel primo tratto intestinale per poi essere diluito dall'acqua.  Se lo si prende nello stesso momento si rischia che l'acqua lo faccia disperdere subito creando pure problemi.

Mi raccomando la vaselina a volontà  nei piedi e proteggete i capezzoli per evitare che la canotta ve li brasi ben bene.

Ottimi consigli che sicuramente verranno disattesi a partire da me eheh.
Dajeeeee

martedì 5 aprile 2016

Maratona di Roma : allacciate .. le scarpe!


Beh, c'era questa bella foto sul sito di Roma Corre e uno si pavoneggia un po'. Siamo all'arrivo della Vola Ciampino, si esce da una curva secca in salita e in quel punto le foto mettono in risalto lo sforzo muscolare delle gambe.

Insomma, ieri ho corso un'oretta con gli amici Giuliano e Franco a Tor Vergata e rimuginavo ancora sul perché delle mie vesciche ai piedi . ho già parlato tanto di questo inconveniente e ho dato colpa sia alle scarpe che alle calze. Mentre correvo mi rendevo conto che le scarpe che uso, quelle in foto, non sono molto larghe, molto affusolate e quindi costringono un po' le dita esterne.

E poi sono solo mezzo numero più grandi del mio piede, quando si corrono distanze lunghe il piede si gonfia e lo spazio dentro alla scarpa sparisce, occorre prendere scarpe anche di un numero più grande rispetto a quelle di uso comune. Giuliano mi faceva notare che lui usa scarpe con addirittura due numeri in più rispetto al piede e si trova bene.

Il foro in più nelle scarpe da corsa.


Così mi è venuto in mente questo tutorial che spiegava il perché di quel foro aggiuntivo nelle scarpe da corsa, quel foro in alto che non si usa mai per allacciare. Ed invece seguendo il filmato si scopre che serve a serrare bene la scarpa attorno alla caviglia non dandogli modo di scivolare in avanti.

Ho provato con una scarpa a cambiare allacciatura e già notavo che in posizione ferma il piede resta quasi un centimetro indietro dentro la scarpa. Praticamente resta dov'è e non va a sbattere contro la parte di tomaia che sta davanti alla scarpa. Così facendo tutta la parte dell'avampiede resta abbastanza libera dentro alla scarpa. Occorre però stare attenti a non stringere troppo sennò il collo del piede ne risente e soprattutto si rischia di rallentare la circolazione del sangue in quel punto.

Domani andrò a correre usando questa allacciatura e vi farò sapere, intanto continua a salire la tensione pre gara, ma in maniera giusta, senza troppa ansia, si tratta solo di 42 km di corsa eheh.

A presto con un bel post sul percorso.

lunedì 4 aprile 2016

Da Vola Ciampino alla Maratona di Roma.




Buon lunedì amici runner e non , siamo finalmente entrati nella settimana della Maratona di Roma.
Ieri alla Vola Ciampino non si parlava d'altro, di lunghissimi fatti e di rinunce dell'ultima ora. Di sogni e speranze, carte coperte e scaramanzie varie.

Lunedì prossimo racconteremo altre storie, avremo un fiume di emozioni da raccontare speriamo tutte positive. Nel frattempo raccontiamo di una gara che resta sempre partecipatissima nonostante il pacco gara consista in 3 paia di calze 3 che ogni anno regalo al mio amico Mario Iannotti e di un percorso che non ha niente di particolarmente suggestivo.

Ho corso per far girare le gambe, visto che in settimana ho corso anche un ventino di km, mercoledì, e le gambe sono ancora impastate ma in questa settimana riprenderanno un po' di forza. Correvo a 4'45 e mi sembrava di andare a 3'45 per quanto le gambe erano immobili però ho avuto la soddisfazione di fare gli ultimi due km in salita in progressione risalendo il gruppo.

Ogni anno mi impianto su quella salita e questa volta mi sono trattenuto anche per fare quella salita senza patemi, anzi andando a prendermi quel traguardo come se fosse quello di domenica prossima.

Questa Maratona alle porte mi ha fatto conoscere meglio il mondo delle calze, ormai di cotone ce n'è poco e sono quasi tutte di viscosa e petrolio vario. Quindi restano sempre integre e scivolano sulla scarpa e ti sfregano la pelle, allora ho comprato delle classiche calze di cotone e spalmerò i piedi di vaselina.

Nei prossimi giorni cercherò di fare assieme a voi un giro del percorso raccontando i punti più aspri e insidiosi del tracciato, così chi la fa per la prima volta può farsi una mezza idea, l'altra mezza già la sa, un Calvario eheh.

venerdì 1 aprile 2016

Maratona di Roma, rush finale.

Ci siamo!
Ormai manca una settimana all'appuntamento che stiamo aspettando da oltre 5 mesi. Ho corso gli ultimi 20 km e domenica gareggio a Vola Ciampino.
Ora vado a Roma a fare un sopralluogo per le vie del centro per capire in quali bar fare le soste per reintegrare con birra a volontà eheh..
La prossima settimana vi racconto la gara di Ciampino e poi vi do delle dritte sul percorso e anche un vademecum sulla gara.
Buon strada a tutti.