giovedì 6 marzo 2008

L'angoscia dell'atleta.

Cara Teresa, ormai ci siamo, mancano pochi giorni e quello che fino a qualche mese fa era solo un idea si sta realizzando. Preparerai la borsa il sabato sera mettendo dentro tutte le tue speranze, la tua voglia di essere lì sul nastro di partenza, ci infilerai anche le cose inutili, quelle che non ti serviranno mai, ma ti sentirai più sicura nel vederle lì.

Quante volte hai preparato la borsa in tutti questi anni di sport, quante volte hai scordato quella cosa che era indispensabile e quante volte hai prestato qualcosa a qualche compagna distratta.
Ogni volta però ci hai infilato dentro la speranza di vincere, di schiacciare le avversarie, di prendere a pallonate tutta la palestra, ogni volta hai messo dentro quella grinta che porti con te tutti i giorni.

Ma questa volta l'avversario è dentro di te, non è più sport di squadra questo, ma lotta contro il tempo, contro quello che sei riuscita a preparare in questi mesi, sarà un'altra cosa, un altro modo di vivere lo sport.Ma l'angoscia è la stessa, la paura di non farcela, il pensiero fisso di ogni giorno che qualcosa possa andare storto, ma questo è lo sport,un incredibile avventura che ogni volta regala emozioni diverse.

Tutta questa paura esploderà con lo sparo dello starter,ti troverai travolta da mille e più runner e travolta pure dalle tue emozioni, ma sarà passato quel groppo in gola, sarà la liberazione che ogni volta hai vissuto con la prima battuta del primo set in palestra.

Devi solo aspettare e ti prenderai quello che meriti, una bella soddisfazione , sicuramente un bel risultato, perchè chi vinceva le olimpiadi da piccola ha gambe per fare bene.Ma la cosa più bella sarà essere lì in mezzo a tutti quei colori e alla storia di Roma.

E poi stai tranquilla, queste sono le emozioni di tutti noi,anche del più allenato, del più bravo e del più sicuro di se, saremo tutti nella stessa barca ma avremo poco tempo da dedicare a salvare gli altri perchè saremo impegnati a salvare noi stessi.

Abbiamo corso ieri sera sotto la pioggia parlando solo di maratona, volevi accellerare ad ogni metro, volevi già essere al Colosseo, ma c'è tempo , riposati e pensa ad altro, prendi tempo e porta pazienza, tra dieci giorni tutta la tua voglia, costanza e talento saranno degnamente premiati.

Ti voglio bene e tifo per te.


3 commenti:

Anonimo ha detto...

Grazie Giampy,
per le belle parole spese,è vero la maratona è vicina ed io mi sento poco sicura forse perchè è la prima. Una cosa è certa, ce la metterò tutta per cercare regalarmi un'emozione come quella di portare a termine i miei primi 42 km.
Un abbraccio Teresa

Ezio ha detto...

FORZA TERESA!!!!!
Sei la piu' preparata di tutti, e sono certo che ti toglierai non una ma due soddisfazioni consecutive...come sono sicuro che ti innamorerai della maratona e dopo saranno guai per tutti!

Anonimo ha detto...

Il rispetto per la Maratona si ha sempre, non soltanto per la prima.
Per me, ogni Maratona è come se fosse sempre la prima, anche se quella che affronterò a Roma il 16 Marzo (che coincidenza) è la sedicesima.
Il primo obiettivo è quello di portarla a termine e poi....strada facendo si aggiusta il tiro.
Comunque conoscendoti cara Teresa, con la tua caparbietà, riuscirai sicuramente a fare una stupenda prestazione.

Alfredo