
venerdì 29 febbraio 2008
Verso Galloway..

giovedì 28 febbraio 2008
The last chance.

mercoledì 27 febbraio 2008
Cadavere!!

martedì 26 febbraio 2008
A lezione da.."Il Presidente".
domenica 24 febbraio 2008
Roma Ostia... è andata !!!!!!!
sabato 23 febbraio 2008
A maniche corte!!!!

Finalmente sono tornate le maniche corte, non se ne poteva più del freddo, di berrettoni e pile, non è ancora tempo per stare in maniche corte ma oggi si.
Sono andato a correre intorno alle 2 a Tor Vergata, faceva caldo e mi metto il giacchetto leggero, ma dopo 15 minuti il caldo mi opprime, allora lo tolgo e resto in maniche corte.
Che soddisfazione, non avere quella sensazione di freddo che mi ha accompagnato in questi ultimi giorni può solo voler dire che sto un pò meglio. Ho corso un 'ora senza faticare, sto meglio di ieri, anche se sono ancora pesante, sento la stanchezza delle settimane passate, ma la ripresa c'è.
Alla fine ho fatto 8x100 mt in scioltezza e la corsa era buona, il ritmo era pulito, si tratta solo di recuperare bene e affrontare l'ultimo lungo mercoledì prossimo.
Ora cala il sipario, domani si apre lo scenario della roma ostia, in bocca al lupo a tutti, speriamo che sia una bellissima giornata e che vada bene per tutti.
Forza ragazzi!!!!
venerdì 22 febbraio 2008
Gambe dure ma pure la testa non scherza.

mercoledì 20 febbraio 2008
Un passo indietro.
domenica 17 febbraio 2008
Ad un terzo dall'arrivo..

Con la testa al 16 marzo.

venerdì 15 febbraio 2008
La fase di volo.


giovedì 14 febbraio 2008
A lezione dal Maestro One.

Le gambe sono indolenzite pero' riesco a correre il secondo giorno consecutivo e' questo gia' e' un segno di miglioramento, corriamo 45 minuti senza forzare, alla fine diventa un bell'allenamento di recupero, spariscono i dolori alle gambe ed e' come farsi un bel massaggio. Sinceramente capisco poco di metodica per la maratona, ne ho preparate tre e finita solo una, so bene o male come dividere il periodo di preparazione e quanti lunghi fare e come arrivarci. Ma dovendola gestire in poco tempo, dovendola preparare cosi' all'impronta i dubbi ci sono e sopratutto c'e' la paura di affaticarmi troppo , di arrivare troppo stanco per aver messo tutti questi kilometri insieme senza stare attento al recupero.
E qui subentra l'esperienza del Maestro One, mi spiega cosa sarebbe meglio fare, l'importanza di tenere i kilometri sul medio e ..udite udite..di fare solo un'altro lungo prima della maratona, quello che voglio fare a 18 giorni dalla gara. Inutile affaticare il fisico con lunghi che ti lasciano le gambe segnate, se ho la capacita' di allungare nel tempo la mia corsa e se fatico a recuperare i lunghi e non avendo attese cronometriche da questa maratona, allora arriviamoci piu' freschi che possiamo e vediamo come va.
Inutile dire che approvo la sua idea di correre ..di meno.. faccio da cavia e poi vi faccio sapere, quindi sabato correro' ..solo 26 km cercando di tenere un bel ritmo da corsa lunga svelta.
Per ora grazie Ugo, vedremo se l'atleta riuscira' a darti soddisfazione e a mettere in pratica la tua teoria, vedremo se riusciro' ad avvicinarmi meglio al mondo del maratoneta che ho sempre rispettato ma mi ha sempre messo un po' di paura.
P.S. ..per la cronaca Ugo aveva gia' corso delle ripetute al mattino...!!!!!
mercoledì 13 febbraio 2008
Parola d'ordine: recuperare!

lunedì 11 febbraio 2008
Fiumicino, half marathon.
E son 6! Si, sei mezze maratone in 5 mesi, da Bologna del 2 settembre a ieri con la mezza a Fiumicino passando per Sabaudia, Latina, Varazze e tre comuni. Non male come ruolino di marcia, non avevo mai fatto così tante mezze neanche nei primi 6 anni di corsa dal 2000.
venerdì 8 febbraio 2008
After the sunset..
Tutto questo fino a ieri, è tornato un pò di freddo , la temperatura si è di nuovo abbassata e la sensazione di tepore è sparita. Ho dovuto correre verso sera e quindi ho dovuto aspettare il tramonto che vedete immortalato dalle finestre di casa mia, quei colori virati al rosso pieni di passione e di calore mi dicevano di uscire e correre.
Vado a Colonna, ma di calore e passione ne ho trovata proprio poca, sembrava di essere tornati in pieno inverno, il gelo nelle ossa e un leggero vento che arrivava come una rasoiata, leggera ma tagliente. D'un tratto sono usciti fuori doloretti vari ai muscoli, alle ossa, a non so dove. Che brutto correre con queste sensazioni addosso, ma ormai siamo in ballo e quindi si parte.
4 km di riscaldamento..o quasi, e poi 4x500 con recupero 500 di lenta, non so i tempi delle ripetute, so solo che ero infastidito e basta, comunque alla fine ho corso, ho sofferto e ho aggiunto un altro tassello alla preparazione di questa maratona,più che le gambe in questo allenamento ho allenato la testa.
martedì 5 febbraio 2008
La solita pretattica.
lunedì 4 febbraio 2008
Giro dell'Umbria 1984.

Ugo mi accusa sempre di essere un mezzofondista, un pistard da corta distanza ma la verità è un'altra, da ragazzo prediligevo le gare più lunghe, i tempi migliori erano sui 3000 e non sugli 800. Amavo le campestri e quando siamo cresciuti un po d'età ci siamo buttati in strada a fare le gare degli amatori. Eravamo affascinati dai maratoneti, li vedevamo come dei veri faticatori, dei miti del sudore e dei solitari, pensavamo un giorno di ripercorrere le loro gesta e di diventarlo pure noi. Poi piano piano abbiamo tutti smesso e l'unico maratoneta è diventato Fabrizio che più di un kilometro non aveva mai fatto.
Era l'inizio dell'estate del 1984 ed al mio allenatore Viglia viene in mente di proporre a me e a Franco di fare il giro dell'Umbria, corsa a tappe in giro per la regione correndo 5 volte in 6 giorni. Lui vi aveva già partecipato e si era divertito da morire, poteva essere una bella occasione per crescere e per fare una mezza vacanza. Io non ero neanche maggiorenne e correndo a settembre lo sarei stato da appena 2 mesi, quindi mi sarei ritrovato ad essere il più giovane in gara, in effetti fui il secondo..c'è sempre qualcuno che ti batte!
Passammo l'estate a correre lunghi su lunghi, correvamo alla sera e dopo una giornata al mare era proprio dura, tutti uscivano dopo cena e noi stavamo ancora a sudare. Salivamo su e giù per i bricchi del paese in cerca di ombra e forza da mettere nei muscoli, scendevamo in passeggiata dribblando famiglie di ritorno dalla spiaggia e prendendoci le derisioni degli amici calciatori.
A fine Agosto Viglia fece un incidente e distrusse la macchina, non venne in Umbria e andammo io e Franco da soli, 19 anni lui e 18 io, partimmo di notte da Genova fino a Terni ,un viaggio interminabile. Era la prima volta che partivamo senza accompagnatori ma ce la cavammo bene e conoscemmo tante persone.
Prima tappa di 14 km da Terni ad Arrone, passando davanti alle cascate delle Marmore, tutta a 4' al km, come del resto tutte le tappe, ricordo in albergo prima della gara una ragazza che pranzava solo con insalata e noi ci abbuffavamo, durante la gara lei si teneva il fianco del fegato e noi ubriachi la passavamo increduli.
Al momento della premiazione per un errore mi chiamano premiandomi come terzo degli amatori, salgo e dico che non può essere ma loro mi premiano ugualmente per non rovinare la cerimonia. Io salgo sul palco mentre scende Laura Fogli premiata come prima delle donne!
Secondo giorno con tappa da Passignano sul Trasimeno a Castiglione del lago, 19 km con restituzione coatta alla partenza della coppa ritirata il giorno prima, gara sparata sempre a 4 e arrivo in salita dentro al paese.
Terzo giorno e terza tappa, circuito a Castiglione di 16 km, le gambe cominciano a essere fruste ma il ritmo non cala, l'allenamento estivo è servito e poi le abbuffate a cena reintegrano magistralmente.Nella foto siamo assieme a Michelangelo Arena e Anelio Bocci, due forti maratoneti dell'epoca, Arena ha pure vinto la Roma Ostia, ma cosa più importante è stato il vincitore del primo trofeo vini principe pallavicini , la nostra gara di Colonna .
Giovedì di riposo e spostamento a Gubbio, le gambe sono cotte, non riesco a correre, i muscoli laterali delle cosce non rispondono al comando di partire, ci metto sempre un sacco di minuti prima di iniziare a correre, dopo va tutto bene. Venerdì tappa da Gualdo Tadino a Gubbio sempre a 4' al km percorrendo 21.096 km ..una mezza maratona..
Sabato ultima tappa di 14 km in circuito a Perugia con tutti saliscendi spaccagambe..è finita..in Corso Vannucci a Perugia io e Franco ci abbracciamo e piangiamo, la nostra gara a tappe è finita..5 gare in 6 giorni , 84 km percorsi ..due maratone..in 5h40 alla media di 4' spaccati , il nostro sogno di corridori sudati e solitari è compiuto per me passeranno altri anni per riscendere in campo per fare tanti kilometri ma quell'esperienza rimarrà sempre dentro di me.
Per la cronaca vinse un polacco Bougumil mentre secondo arrivò un tale Orlando.., tale Orlando a novembre andò a vincere la maratona di New York..non so se mi spiego e poi Laura Fogli, Marchei , Magnani e Arena , Bocci e tanti altri ma mi impresse di più Ambrogio Fogar che da amatore si fece tutte le tappe prima di avere quel maledetto incidente in barca.
Da domani ripenso alla prossima maratona ma oggi voglio ricordare quei bei momenti e spero che la sofferenza di allora da ragazzo sia da conforto in quei 42 km che mi aspettano..
domenica 3 febbraio 2008
Una rincorsa lunga 42 km ..
Per vedere quel traguardo laggiù in fondo, girando attorno al Colosseo, esplodere in lacrime di gioia , rabbia e dolore, per poter dire ce l'ho fatta anche io; per dire tutto questo occorre una rincorsa lunga..42 km e spicci.
42 lunghi km in cui lotterai contro te stesso, contro le tue paure ed i tuoi limiti, non troverai conforto negli occhi degli altri perchè vi leggerai la stessa paura, dovrai lottare da solo e il grazie sarà solo per te stesso, per la tua volontà, la tua passione, la tua rincorsa.
Oggi abbiamo messo un altro tassello per preparare questa rincorsa, abbiamo provato i km, abbiamo provato le scarpe nuove, abbiamo curato l'alimentazione, la reidratazione, i pit -stop fisiologici, abbiamo affrontato le salite alla fine come fossero il muro del 35esimo kilometro.
Abbiamo letto negli occhi dell'altro la nostra stessa paura di non farcela, di non essere all'altezza, di far restare tale un sogno lungo 42 km, abbiamo aspettato e incitato l'altro, abbiamo detto "vattene non ti preoccupare", abbiamo bevuto a canna dalla stessa bottiglietta e infine ci siamo chiusi la porta di casa alle spalle con addosso qualche certezza e mezza speranza.
Io ed Ezio oggi abbiamo corso per 2h45, facendo soste varie, portandoci a correre intorno ai 32 km, abbiamo lavorato di notte e le gambe erano stanche, ma le motivazioni erano forti e ci siamo permessi di fare un circuito di quasi 16 km, passando due volte davanti alla macchina con tutti i pensieri della resa che ti passano davanti.
Siamo arrivati con le gambe doloranti, ma senza crampi, con il fiato tranquillo e con la mente ferma; la testa, è lei quella che ti porta un gradino più su, è lei quella che ti fa prendere la rincorsa, quella lunga 42 km e ti fa fare quella curva intorno al Colosseo.
E' stato bello tornare a correre con Ezio per un impegno così lungo e duro, era dal 2004 che non facevamo corse così, ma la sensazione è che questa volta finirà meglio, a volte diventare più vecchi può essere utile a correre con più testa e con meno..pancia!