Come sapete, giorni fa un podista nella provincia di napoli è morto a causa di un incidente , è stato travolto da un auto pirata e la sua corsa è finita lì sull'asfalto che lo ha accompagnato in tanti anni di corsa. Era un mio collega della sede di napoli, avevamo partecipato assieme a questa gara in calabria nel 2003, lui ha il pettorale 13, ci siamo conosciuti e abbiamo passato delle giornate insieme anche se l'amicizia è finita lì in quel villaggio. Era stata una gara organizzata tra le televisioni europee e abbiamo fatto una settimana di ferie in questo bel villagio di le castella, c'erano tanti amici tra cui tommaso di milano e poi laura fogli e davide cassani, andrea di napoili e paolo di roma. Pensare di avere passato delle giornate così belle assieme ad una persona che ha fatto una fine così assurda mi intristisce , mi leva un pò di voglia di combattere, arriva qualcuno e ti leva di torno senza chiederti il permesso. Vorrei però dedicare a lui la mia gara di padova, vorrei ritrovare un pò di forma fisica, vorrei che i malanni mi passassero e che domenica veda il traguardo di padova anche camminando come a roma, mi piacerebbe portare salvatore con me in questi 42 km. La maratona di napoli di domenica l'hanno dedicata a lui, io potrei dedicargli la mia fatica in nome di un amicizia durata lo spazio di una vacanza.
4 commenti:
Hai ragione, ma purtroppo, possono sembrare parole di routine,ma la vita va avanti. Nella mia carriera ne ho persi di amici, con i quali ho volato e mi sono divertito; un giorno ti alzi per andare ad affrontare la giornata, dopo magari aver trascorso una serata assieme, parti, decolli, fai la tua missione e al tuo ritorno manca qualcuno all'appello e il tuo pensiero, oltre alla sensazione di incredulità di ciò che è avvenuto, è: e ora?. Nello stesso tempo, vivi una sensazione mista di sofferenza a gioia perchè tu sei vivo e non è toccato a te, poteva accadere a te di essere su quell'aereo ma non è stato così e allora la domanda successiva è: ognuno ha un suo destino, non lo conosciamo ma c'è, e il problema è che noi non ne siamo padroni. Posso volare cento missioni come ne posso volare una sola e non fare ritorno, devo accettare questa mia componente di fortuna o sfortuna nel mio lavoro e non posso fermari al succedere degli eventi che per quanto tragici, ti fanno svegliare dal fascino del mio mestiere. La vita è strana non è legata al lavoro che facciamo o allo stile di vita, ma a qualcosa che noi non possiamo controllare, certo è che una cosa posso e devo ricordare dei miei amici e colleghi che ho perso in questi anni di volo, il loro sorriso, e il piacere che avevano di andare in volo al di là dei rischi che il volo ha, e nulla al mondo li avrebbe fermati perchè quella sensazione di libertà che esso ti regala, non te la può regalare nessuna altra cosa!! Ecco perchè correre, come per me, per te, per ezio, per tanti altri è libertà e così devi ricordare salvatore!!
Mi ha sconvolto sta notizia, mentre pensavo alla maratona di Napoli l'ho sentita al tg, grande solidarieta' per una persona che aveva la mia stessa passione.
In fine, ma solo per sdrammatizzare un po'...ma che canottiera porti?
Il destino a volte è crudele, e come dice marione la vita va avanti. Oggi ci siamo e domani non si sà...... . Per fortuna di queste disgrazie ne succedono poche, ma quando succedono ti fanno pensare molto...
Un paio d'anni fà anche qui nella mia zona è successa una disgrazia simile (forse peggio) un autista di autobus non aveva chiuso bene il portellone dei bagagli laterale e andando si è aperto e ha travolto un corridore....
Corriamo che la vita ci rincorre...
Ciao Nick
Non pensavo lo conoscessi. Avevo già commentato in giro la notizia, è stata una morte assurda, accompagnata dal fatto che la bestia che l'ha investito non si è fermato. La tua corsa a Padova si arricchirà di questo forte significato..manca poco, metticela tutta. Io parto con la mia Ele giovedì mattino..ci si legge settimana prox dai, dopo vienna/padova.in bocca al lupo
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