giovedì 1 ottobre 2015

Brooks Ghost 8


In 36 anni di corsa non avevo mai calzato un paio di Brooks , ho quasi sempre usato scarpe Nike in particolare le Pegasus.Ma ho comunque utilizzato scarpe di altre marche, magari un giorno faccio un post sulle scarpe degli anni '80.

La Pegasus che ho usato per anni è sempre stata molto protettiva, pure troppo, alla fine senti le caviglie legate e sopratutto non riesci a far rullare bene il piede. E poi sono anche pesanti, ed ora che mi sono alleggerito nel peso le sentivo come zavorre.

Mi è venuto in soccorso il mio amico Emiliano di Go Running , un orange che corre e che se ne capisce molto di scarpe. Mi ha proposto quindi di provare le ghost 7 della Brooks e quando mi sono presentato al negozio mi ha addirittura fatto trovare le ghost 8 nuove di zecca. Mi ci trovo molto bene perchè le sento abbastanza leggere e riesco a spingere mano a mano che aumento l'andatura,anche se sono A3 risultano confortevoli e non si fanno sentire.

Ora vediamo per quanti chilometri mi accompagneranno, solitamente le altre dopo 800 km cedono, si spengono e induriscono e iniziano i dolori.


2 commenti:

Unknown ha detto...

io vengo dalle Ghost 6 e ci ho fatto 700 km,ma ancora le uso,soprattutto sullo sterrato.Da una settimana ho comprato le Ghost 8 e devo dire che le trovo ancora più leggere e confortevoli delle 6(sarà che sono nuove...).Comunque mi ci trovo benissimo,ma la particolarità stà nella specie di scalino che si sente sotto la scarpa e che permette di dare forza alla rullata del piede.E' una scarpa da allenamento ma che strizza l'occhio anche alla prestazione secondo me...consigliatissime,soprattutto per chi non ha un appoggio stabile.

giampytec ha detto...

Ciao Carlo e grazie di avermi commentato!!! Qualche mese fa ho provato le Ghost7 in una corsa organizzata dalla Brooks col mio amico Emiliano, erano scarpe già usate ma mi ci sono trovato subito bene. Queste Ghost8 le trovo eccezionali , sia nella calzata che nella spinta. La cosa che più mi piace è quando si cambia direzione oppure si cambia il ritmo, la scarpa segue il movimento del piede e non ti lascia lì fermo come succedeva con la pegasus.