D'a mae riva
sulu u teu mandillu ciaèu
d'a mae riva
'nta mae vitta
u teu fatturisu amàu
'nta mae vitta
ti me perdunié u magùn
ma te pensu cuntru su
e u so ben t'ammìi u ma
'n po' ciu au largu du dulù
e sun chi affacciòu
a sta bàule da mainà
e sun che a mia
trèi camixe de velluu
duì cuverte u mandurlìn
e 'n caima de legnu duu
e 'nte 'na beretta neigra
a teu fotu da fantin-a
pe puèi baxa acùn Zena
'nscià teu bucca in naftalin-a
(Fabrizio De Andrè )
Ormai è buio, le tue gambe stanche dalle corse rabbiose del passato spingono sulle mattonelle della passeggiata. Salsedine, umidità e quel sapore di mare che ti accompagna, mentre il sole già morto dietro la montagna si sposta facendo scorgere quello spicchio di luna che neanche riesce a colorare d'argento il mare.
Ansimi ma non ti senti, le canzoni di bruce ti accompagnano, come in tante corse in questi anni scorsi velocemente tra lavoro lacrime e gioie.
Ti vedi sulla banchina di Rostock, pensi di essere lì mentre i no-global dormono nelle loro tende prima di assediare i capi del mondo, ma non sei più lì.
Ti rivedi sui pontili di legno di Lisboa a sbattere i piedi sulle assi gonfie di salsedine di un acqua metà di fiume e metà di mare. Ma Lisboa è un ricordo, non è lì che stai correndo. Quante volte sei capitato a Losanna e ti allungavi per le ripide discese per correre sul lago e poi risalire affannato prima di andare a scoprire che Atene era la città olimpica e non Roma. Ma neanche Losanna hai negli occhi in questo momento. Quanti mari e quanti fiumi hai avvicinato nelle tue corse di questi anni, ti viene da pensare di essere sul lungomare di Rimini e di correre fino a Riccione e tornare, oppure sul molo di Pesaro a guardare i traghetti per l'est partire. NO, non è così!!
Ti è da teu riva!!
Sei a Cogoleto, parallelo 44.3, il tuo mare, il tuo mondo fino a quando hai scelto di essere grande, di sfidare il mondo e di continuare a sentirti come la tua famiglia errabonda. Cogoleto cambiata, Cogoleto irriconoscibile per i tuoi occhi romantici colorati di bianco e nero, impastati di speranze e di " vorrei morire qui..su questa spiaggia ..davanti a questi occhi!!"
Corri e ricordi, rincorri i ricordi che più non scordi, sei immerso nel tuo io antico, quello del ragazzino che correva sulle piastrelle vecchie e aveva tanti tormenti e tante speranze, tanti sogni.
Qualcuno ti riconosce, qualcuno ti saluta, il passo tuo è sempre lo stesso anche se appesantito, c'eri solo tu trent'anni fa su quelle mattonelle e un manipolo di tuoi amici e un allenatore pazzo che sognava più di voi.
A mae riva..quella che ci vedeva fino a tarda notte a pisciare sulla risacca le birre che ci facevano sentire grandi e trasgressivi, le nostre licenze erano quelle,:birre, scampanellate alle due di notte e interminabili partite a pallone in palestra fino a tarda notte.
Generazione cresciuta senza palle nella testa ma con le palle sotto, tutta la mia compagnia è uscita di qui, tutte le fabbriche sono fallite, i nostri sogni di morire su quella riva sono morti.
Ora ho amici sinceri, felici di rivederti e risorti da quello sfacelo di cui non abbiamo colpa.
Oggi ho conosciuto Lorenzo, trenta giorni di vita, per me un piccolo nipote, per l'affetto che mi lega alla madre, gli auguro di avere sogni da esaudire sulla spiaggia da a seu riva.
11 commenti:
Oggi sei di un poetico imbarazzante.
E' il segno che torna a scorrere in te il sangue della pugna ?
Giampy oggi mi hai spiazzata....sei un poeta vero...non ho parole veramente! Bastano le tue di parole !
grazie Giampy !
Attratta dal testo della bellissima canzone di De André, mi sono lasciata cullare dal tuo post e dalle parole. Splendide.
V
@Giancarlo.. le provo tutte per riuscire a superarti nelle preferenze dei lettori, ma è dura, sei arcigno!!
@Franca..grazie a te che hai avuto occhi e cuore per leggere.
@V..solo chi è cresciuto in liguria come noi può sentire il richiamo della sua riva, anche se è tormentato e a volte fa scappare.Da una scrittrice fine e ironica come te il complimento vale doppio, spero di rincrociarti..verbalmente!!
Ogni tanto tiri fuori qualche storia del passato che fa venir le lacrime agli occhi. Per me che ti conosco da sempre fa piacere leggere cose che appartengono anche ai miei ricordi (nei primi anni '80 correre sulla passeggiata era piu' una cosa da matti del vicino manicomio che da persone normali). Soprattutto fa piacere che certi ricordi li hai sempre vivi nonostante ormai gli anni che sei distante siano tanti (sai quante persone piu' vicine di te si sono perse negli anni).
Oltre a parlare tanto , sai anche scrivere tanto e bene, e' a correre che sei peggiorato....
Con affetto, Fabry
P.S. ma il concerto di de Andre' lo avevamo visto insieme?
a quello di Bruce mi avevi tirato il pacco
Ammazza che scrittorone!
E chi se lo aspettava?
Bravo!
Con l'occasione ti invio l'indirizzo di una blogger forse buona per il raduno...
http://annalamaratoneta.blogspot.com/
Ciao
Stefano
giampy ammazza che cosa hai bella che hai scritto, devo rileggermela con calma per decifrarne i contenuti.. col genovese non son molto pratico..
Io potrei ignorarti per vincere questa gara, ma sarei sciocco. Meriti tutta la mia stima... è solo che Giuda gode di un momento di gloria... come ho postato finirà anche perchè era esagerato.
Guarda che oltre a Marco ho trovato qualcun altro per strada...pero' ora non mi ricordo come ci sono arrivato. Senza gps è un casino.
Passo e chiudo perchè vado 2 giorni al fresco. Ora qui(in città) è 30,5
Mi sono ricordato a quello nuovo ci arrivi tramite Furio, è un suo amico e lui lo presenta con Link.
Lara l'hai già trovata ?
Se non ancora la trivi nel mio Blogroll
.. be' due commenti:
il primo dedicato a De Andre' che insieme a Montale ha descritto in maniera stupefacente la Liguria.. (se fossi cieco a sentire le loro parole l'avrei immaginata cosi' come l'ho vista..)
il secondo.. : bello il passo dove dice che la generazione aveva i coglioni sotto.. peccato , oggi li abbiamo sopra e occupano molti posti dirigenziali ,manager , politici ,ecc.
ciao
@Fabry..tanti ci hanno fatto i soldi scrivendo della loro gioventù, anche noi abbiamo fatto qualcosa e lo custodiamo gelosamente, genovesi e parsimoniosi. De Andrè lo vedemmo assieme sì, il boss no e svendesti il mio biglietto!!
@Stefano..te lo aspettavi e lo sai.. anna la maratoneta tempo fa mi snobbò, ora sto sulla riva..
@Mathias.. nella terra in cui vivi c'è molto di Genova, ad Alghero mi pare passò anche un certo Andrea DORIA!!!
@Gian Giuda.. stai vivendo il quarto d'ora di celebrità..goditelo..sono già passati 12 minuti!! Ormai a noi blogtroters devono cercarci, anche Marco mi ha cercato, tu lavori e io raccolgo i frutti!!
@Pimpe..ora c'è Maggiani che racconta la liguria in modo simile, lo hai letto?
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