Riprendo il commento che ha fatto Jackie nel post precedente e gli do la giusta importanza dedicandogli questo di post. Alla fine è rimasta coinvolta anche lei nel fare il Passatore, non poteva essere altrimenti con un marito che partirà per la nona volta..credo..per fare questa gara tra le più affascinanti del panorama internazionale. Non potevo quindi non dedicare alla sua bravura, alla sua simpatia e al bene che ci vogliamo, uno spazio tutto per lei. Una visione al femminile della fatica, lo stesso sforzo ma con occhi diversi come quelli di una persona che unisce l'amore per la famiglia all'amore per lo sport che ama di più.
Ecomaratona....e oltre?
Un saluto a Marione, anche io sarò alla 100 km del Passatore (per me è la prima volta) accompagnata da Ugo e da Mauro Van Damme insieme al sempre più sorprendente Ortodoc Marco Ferrante; magari ci incontreremo lì, anche per te è la prima volta o sei già passato attraverso qualche ultramaratona?Io sto scoprendo in questo percorso di avvicinamento alla 100 km. una dimensione diversa della corsa, molto dura e faticosa ma esaltante allo stesso tempo poichè si superano veramente certi limiti che credevi di avere; 4 maratone corse in quasi 2 mesi sono state il training necessario per la 100 e posso dire che queste corse mi hanno regalato sicuramente tanto dal punto di vista fisico ma ancor di più dal punto di vista mentale: maggiore resistenza psicologica alla fatica, maggiore autostima, maggiore convinzione dei propri mezzi e soprattutto la consapevolezza che i limiti sono mentali e che oltre, lì dove un pò tutti hanno paura di andare, c'è ancora tanto e noi siamo perfettamente in grado di avventurarcisi...anche io ho avuto paura in questo periodo, di non farcela, di farmi male, di esaurirmi, paura soprattutto domenica scorsa in occasione dell'Ecomaratona dei marsi che giungeva a una settimana esatta dalla maratona di Padova. L'abbiamo corsa e "camminata" in 4, con me infatti Ugo, Mauro Ingretolli e Mauro Proietti. Scenari mozzafiato, montagne ricoperte dalla neve, vallate sterminate, un senso di vertigine incredibile nell'aver "corso" per 43 km in questo scenario.Impossibile correre per un gran numero di km., pendenze del 20/25% sia in salita che in discesa, un'estrema prudenza per evitare di cadere, il rischio di farsi male è concreto, è una prova che non esito a definire pericolosa.All'arrivo situato nel paese di Collelongo ti rendi conto che hai praticamente scalato una montagna di 1700 MT.! Mi sono detta che questa sarebbe stata la prima e l'ultima volta, ancora lo penso, chissà, magari quando mi saranno spariti i dolori alle gambe e quando il ricordo della fatica fatta si sarà dissolto nella mente, cambierò idea. A me piace correre, lì abbiamo camminato tanto e ti accorgi però che ci sono tanti atleti che amano queste genere di imprese. Io consiglio al popolo delle 10 km. di avvicinarsi con la giusta preparazione fisica e mentale a queste imprese, non è impossibile sognare maratone, ultramaratone o scalate del genere, è possibile realizzarle in un arco di tempo che dia la possibilità ovviamente di arrivarci a certe condizioni perchè non bisogna essere degli sprovveduti. Mentre si corre si ha la possibilità di parlare con chi hai al tuo fianco e così domenica ho avuto vicino a me tante persone che mi hanno dato forza e sostegno ed è bellissimo raccontarsi le proprie esperienze, ciò che si è fatto e ciò che si farà e in questo modo si stempera la fatica e ci si distrae...c'era un gruppo degli amatori Velletri che sarà al Passatore, alcuni amici dell'Atletica Tusculum anche loro a Firenze il 31 maggio come Alessia e Fabrizio. Ora per me, Ugo e Mauro questa è stata una tappa che fa parte di un percorso particolare e che ci dovrà condurre ad un obiettivo preciso ma due persone mi tornano spesso in mente questi giorni, molto diverse tra loro...Roberto Ricottini dell'atletica tusculum, un vero fenomeno che ha concluso la gara in poco più di 4 ore e non so proprio come abbia fatto, deve avere una potenza muscolare fuori del comune ma poi ho saputo che in allenamento predilige proprio questo tipo di percorso e, sissignori, Mauro Proietti che, con tutto il rispetto per chi corre ogni settimana una 10 km., domenica scorsa ha pur sempre scalato questa temibile montagna di 1700 mt., onore al merito. Vi assicuro che sarebbe stato faticoso scalarla anche soltanto camminando.Le grandi imprese compiute da chi non immaginiamo possa farlo meritano quindi qualche parola e gratificazione e io dico complimenti Mauro, veramente bravo!A volte bisogna starci dentro le cose per capirle veramente e così io non avevo mai capito quanta volontà fosse necessaria per resistere in una prova del genere... comunque, questa è una esperienza che non cancellerò mai più dalla memoria, questo è un periodo bellissimo, fatto di storie vissute in giro per l'Italia, di ricordi emozionanti, di nuove persone conosciute in giro, bravo Giampy, bella l'idea di coinvolgere i bloggers in qualche competizione, un periodo di fatiche immense, magari al Passatore non arriverò mai alla fine ma ne è valsa la pena, vivere tutto quello che sto vivendo in questi mesi per essere lì....
Jackie.
4 commenti:
Monica davanti alla macchina fotografica e' come Teresa...non resiste a essere seria!
AD OGNI BLOGGER IL SUO PASSATORE...
Affermare che "correre" un Passatore sia più comodo che fare un tempo sulla Maratona è una considerazione che va dimostrata almeno a livello teorico e quindi tentiamo di farlo.
Il mix che costituisce l'elemento portante delle nostre prestazioni in maratona è rappresentato: dalla efficienza della componente organica e quindi tutto quello che concerne potenza aerobica,utilizzo degli acidi grassi,efficienza cardio-vascolare,equilibrio ponderale,cioè corretto rapporto peso-potenza che non è solo rappresentato da un ridotto numero di giri sulla nostra bilancia, ma anche, e forse soprattutto, da un adeguato e misurato potenziamento di tutta la struttura muscolare.
L'altro elemento è rappresentato dalla componente cerebrale,distinta a sua volta nelle variabili suggestive ed emozionali ed in quella superiore,corticale come direbbero i Soloni della neurologia,che ha una funzione di controllo,di progetto,di strategia.
Dosate nella giusta misura ogni elemento,miscelate bene il tutto e poi spalmatelo su un discreto numero di km ed uscirà come per magia il Passatore,badate bene ho detto discreto non esegerato,facile no?
Ma allora dove sta' la difficoltà?
Nei prossimi giorni cercheremo di analizzare, con l'aiuto di Giampy e di tutti coloro che vorranno far parte di questa discussione,quali siano gli ostacoli da superare e come fare per riuscire in questa "impresa".
Unica,piccola, e poco significativa regola...."conoscere molto bene le componenti di questo mix, conoscere molto bene il Passatore".......segue
ugo
Sarebbe il caso che cominciassi dal 1° Luglio in poi...
ciao allora ci vediamo alla passatore questa lunga maratona tra magia e fatica!!!
Mi raccomando ditemi dove vi trovo!!!
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