Volevo fare delle ripetute ma venerdì , primo giorno di ferie, ero proprio stanco di testa per affrontare un lavoro impegnativo e allora ho scelto di fare 40' di lenta tranquilla a Tor Vergata. C'erano almeno 35 gradi alle otto di sera e non c'era praticamente nessuno in questa vallata ai margini della grande città, oramai sono tutti in ferie e il fitness ha lasciato il posto all'acquagym e ad altre mode del momento. Noi runner invece siamo qui a sudare e a continuare a spingere, il sole non lo sentiamo più e pensiamo solo alle gambe che volano sul prato, alla fine saranno quasi 40', correvo senza orologio, e in mezzo ho messo due variazioni lunghe di 4 minuti con due belle salite nel mezzo. Dopo ho fatto 6x60 metri al massimo e mi sono goduto lo splendido scenario del tramonto sui castelli romani, ogni volta ci si incanta nello scoprire le fortune che abbiamo e di saper apprezzare quello che ci circonda. E a proposito di quello che ci circonda , ho corso incrociando solo una persona, gambe da gazzella e passo regale, avvolta nelle sue cuffiette e nei suoi pensieri non si curava di chi aveva attorno. Era concentrata nel suo mondo e ogni volta che la incrociavo sentivo un vento leggero che s'alzava dal suo passo e mi lasciava incantato a guardarla. Finito l'allenamento mi sono fermato sulla collina a guardarla che correva in lontananza per poi ritornare verso di me a ridarmi quell'alito di vento. La corsa è pure questo, l'emozione di un incontro senza incontrarsi, corrersi vicino e non parlarsi, ognuno con la testa nel suo mondo ma uniti dalla stessa passione. Non vedo l'ora di rivederla e di chiedergli di correre con me per risentire quel vento leggero soffiare sulle mie gambe e per dare ancora più forza alla mia voglia di volare sempre di più.
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