Quante volte in questo blog sono stato esortato da Ugo e pure Ezio a pensare di fare una maratona, di provare a fare dei bei lunghi e ad andare oltre la propria soglia di sacrificio e dolore. Ho sempre detto che non me la sento, che voglio correre senza stress, senza grandi sacrifici e tempo da dedicare. Questo pensavo fino a ieri pomeriggio, avevo scritto il post che raccontava del mio allenamento con Valeria, lo rileggevo e rileggevo. Poi la fulminazione, il mio dolore ed il suo dolore per vicende simili erano talmente grandi e forti da superare qualsiasi ora di corsa, qualsiasi 42 km per strada. Abbiamo vissuto cose così dure che una maratona dovrebbe essere una passeggiata, per non pensare poi a chi ha veramente sofferto malattie da cui non è più guarito, chi non è riuscito più semplicemente a pensare di aprire le finestre di casa e godersi la vista del mare. E allora eccomi iscritto alla Maratona di Roma, manca solo un mese e mezzo ma non mi spaventa questo, mi spaventa il fatto di arrendersi subito quando appare davanti un ostacolo mentale che dovrebbe essere solo uno stimolo in più per godersi pienamente la propria esistenza. Farò qualche lungo ma senza programmare niente, magari senza lo stress della programmazione riesco a fare meglio. Domenica sono alla tre comuni al fianco di Mario e di chiunque vuole stare in nostra compagnia e poi da lunedì saliamo di km.
Grazie Vally...Roma e Giampy ti aspettano.
5 commenti:
Chissa' perche' le donne riescono sempre a convincere ....
Quando ho letto il tuo nome nell'elenco sono corsa subito a leggerti nel blog. Sono sicura sarà un'esperienza bellissima che ti porterà a dire ne valeva la pena. Se poi vuoi fare un lento lento lento... io sono sempre disponibile.
Un abbraccio
Maria Regina
Ciao Regina! Intanto grazie per l'affetto dimostrato da te e Carlo, sicuramente correremo assieme uno di questi giorni, raccontavo di te alla mia amica Valeria e della tua forza d'animo.
Correre con te vorrà dire carpire qualche segreto sulle risorse mentali e poi in quanto al ritmo non ti preoccupare, a me interessa soltanto tagliare il traguardo. Un bacio e ci vediamo domenica.
A Ugo ce lo dico io...magari n'frascatano che sicuramente me capisce. Ma a me che me dici...mi sembrava una mezza festa senza di te. Diglielo a tutti i tuoi blogger dei 35 km al centro di roma partendo dalla pista ciclabile...dei giri di lago tutti precisi e uguali e poi alla fine del muro a Latina che ci ha cosi tanto condizionato,un paio di anni a tuttedue. Una maratona preparata bene e finita male perche? E' la magia della maratona e il 16 marzo saremo di nuovo li'. Grazie Valeria....
So che quel passo è un passo da condividere.
Certe distanze assorbono il mondo fuori e ci consentono di vivere in solitudine anche se immersi nella folla, è un pò come vivere in un'altra dimensione e spesso questa ci avvicina meglio a noi stessi e ci consente di toccare mondi temporaneamente distanti.
Certi tentativi non tradiscono mai e non ci si può pentire di aver cercato indipendentemente dal risultato.
Non ricordo quante "dieci"ho fatto ma ricordo tutte le "quarantadue e le oltre" fatte con tutti i pensieri e le emozioni in esse contenute
La maratona è un contenitore di emozioni ,di ricordi e di motivazioni e di dediche, non temere Giampy, non ci saranno limiti alle distanze che potrai percorrere,non ci saranno limiti alla tua forza e ne troverai nascosta anche nei "RICORDI"......
ugo
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