venerdì 20 aprile 2018

Ripetuta juvant







E' passato ormai un mese da quando ho ricominciato a correre con una certa continuità, da quando ho vinto la stanchezza per la glicemia alta ed ho ricominciato con quei 3 chilometri di sofferenza che ti riportano nel mondo dei runner.
Ogni volta ricominciare è sempre dura, i dolori iniziali il più delle volte ti fanno desistere dal continuare e vorresti pure ricorrere già con tempi del passato che al momento non ti puoi più permettere.
In questa ennesima ripartenza ho utilizzato dei mezzi diversi per evitare il meno possibile questi ostacoli. Son tornato a giocare a calcetto per qualche partita in modo da far lavorare subito i muscoli e riacquistare un minimo di brillantezza per stare sulle gambe. E poi il calcio lascia tanti dolori alle gambe, soprattutto se non sei allenato, che poi, quando corri, ti senti quasi sollevato dalla differenza di fatica.
Ho sempre seguito con interesse le metodiche di Orlando Pizzolato ed ho ripreso un suo allenamento svolto con variazioni semplici sui 100 metri con recupero sulla stessa distanza. Non avendo grande tenuta, pur riuscendo in sole 2 settimane a correre bene 10 chilometri, ho studiato un metodo che ho chiamato "ripetuta nella ripetuta".
Ho cercato, cioè, di frazionare l'allenamento in ripetute sui 1000 con al loro interno delle altre variazioni. In pratica ho corso, ad esempio, 3 volte i 1000 con 2'30 di recupero con al loro interno 5 volte 100 metri veloci e 5 volte 100 metri più lenti. Dividendoli in questo modo ho potuto migliorare sia la potenza aerobica coi 1000, che la forza e la velocità con i 100 metri veloci.
Ho fatto altrettanto coi 1000 suddivisi in 200 metri, quindi all'interno dei 1000 ho svolto 3 volte i 200 in allungo e 2 volte i 200 in recupero.
In poco tempo ho svolto i 1000 divisi in 100 metri a 4'35 circa, mentre coi 200 sono salito intorno ai 4'40.
Ho fatto pure dei 1000 alternando i due sistemi e cioè un 1000 coi 100 ed uno coi 200.
Non l'ho ancora fatto ma vorrei fare anche dei 1000 divisi in 400 svelto, 200 di recupero e poi altro 400 svelto.
Ho trovato grande giovamento da questa metodica e in settimana mi sono cimentato sui 1000 veri e propri ed ho avuto la grande soddisfazione di correrli tra i 4'29 del primo al 4'15 del quarto ed ultimo.
Ogni primo 500 è stato fatto in 2'10, segno che il ritmo di 4'20 è quello giusto per la preparazione del momento.
Per sfizio un giorno ho corso pure un 500 in 1'45 e vediamo col tempo quanto margine ho ancora di miglioramento.
Racconto queste cose perché quando ci si rimette in strada si riaprono tutti quei meccanismi del runner che passa le ore di corsa ripensando e sognando tutto il possibile, dal vincere le olimpiadi a scalare le montagne.
La mia compagna Roberta mi prende in giro perché gli snocciolo tutti questi tempi e ritmi ma questa depravazione viene da lontano, da quando negli anni '80 ci allenavamo con un semplice cronometro senza intertempo e dovevamo tenere tutto a mente e calcolare ad ogni frazione di chilometro se la media era giusta o meno. Sono cresciuto facendo operazioni coi sessagesimali e lavorando in Rai con l'orologio ed il segnale orario mi sono sempre trovato bene a fare i conti al volo per far partire le pubblicità o altre cose.

Alla Maratona di Roma ho incontrato Orlando e abbiamo parlato di questo metodo di ripetute e mi ha consigliato di provare a fare anche degli scatti sui 50 metri in apnea per far sfruttare meglio l'ossigeno da parte dei polmoni. La tecnica prevede che l'allungo venga fatto in assenza di ossigeno e quindi prima di partire occorre far fuoriuscire tutto il fiato e partire in apnea senza ossigeno in corpo. Devo dire che all'inizio gira la testa ma poi si riesce a correre bene i 50 metri.
Mi pare che la mia respirazione stia funzionando meglio. vi aggiornerò più in là.

E domenica si torna a fare una garetta sui 10 km alla Cecchignola, ci vediamo lì e buona strada a tutti.

3 commenti:

Ezio ha detto...

Daje!

Giuseppe ha detto...

Forzaaa!!! Leggendo il tuo post mi hai spronato a riprendere a correre per l'ennesima volta.
(Son sei mesi fermo).

giampytec ha detto...

Ezio quando ritorni a correre? E tu Giuseppe? Dajeeeeee