sabato 14 aprile 2018

Maratona di Roma 2018 ed il cerchio che si chiude





Intanto ringrazio per le oltre 600 visualizzazioni del post precedente, piano piano riesco a coinvolgervi nei miei racconti e la cosa mi fa molto piacere. Sabato scorso sono andato al Marathon Expò della Maratona di Roma ed ho incontrato con Roberta ed Oscar il signore che ha dato il nome a questo blog, ovvero Orlando Pizzolato; è sempre un piacere incontrarlo ed abbiamo chiacchierato su cento cose diverse. Il suo entusiasmo sulla corsa è sempre contagiosa e mi ha dato pure un consiglio su una metodica d'allenamento che dovrò sperimentare e poi vi racconterò.

L'Expò è sempre uno spettacolo di colori e voci di tante nazioni e regioni, fa piacere stare lì perché ci si sente parte di un qualcosa di molto grande. Si esce dal provincialismo che ogni giorno si vive e ci proietta in una dimensione più aperta, in un mondo che va oltre i confini e ti fa apprezzare le persone che si fanno migliaia di chilometri per correre una delle maratone più belle del mondo.





Quest'anno grazie alla mia amica Paola ho avuto l'onore di far parte dell'organizzazione, una cosa semplice ma molto gratificante: ho fatto il volontario lungo il percorso. Ci siamo ritrovati io , Paola, Mirella e Roberta a gestire un'incrocio poco prima del km 20. Insieme a noi c'erano due vigili che si occupavano del traffico locale e di una ragazza della protezione civile per i collegamenti con radio corsa.
Praticamente nel tratto di cinquecento metri di nostra competenza eravamo noi a controllare che la corsa avesse un buon andamento e così è stato. Abbiamo avuto un bel brivido quando ci siamo accorti che ad un certo punto il gruppo ci veniva incontro correndo sulla corsia centrale ed abbiamo dovuti farli distribuire sulle laterali perché al centro, stranamente, c'erano delle grosse buche che potevano creare pericoli.
Abbiamo avuto parole di incitamento per tutti e ci salutavano e ringraziavano in tante lingue diverse.
Chi fa la maratona gode sempre del mio massimo rispetto, lanciarsi per strada per fare oltre 40 chilometri è sempre un'impresa anche se tanti, ormai, ne fanno una a settimana. Vedi correre persone con evidenti problemi fisici ma che continuano lo stesso fino alla fine, li vedi così da anni e non capisci perché non smettono di farsi così male ma non capiresti manco il contrario.

E' stata una bella esperienza che ti fa venir voglia di correre, magari anche una maratona, chissà. Voglio impegnarmi nel diffondere la conoscenza sul diabete e come prevenirlo e contenerlo grazie alla corsa. Se avete suggerimenti fatemi sapere e troviamo un modo per fare qualcosa di interessante.







Queste righe le ho scritte mercoledì scorso e poi mi sono fermato perché mi mancava la chiusa, mi mancava un tassello e l'ho trovato ieri, cioè venerdì. Vado al lavoro ed il capo mi dirotta subito a Perugia per seguire una presentazione di un libro di Di Battista, l'ex esponente dei cinque stelle. 
Parto e arrivo a Perugia, entro nel parcheggio sotto la città ed un tuffo al cuore mi assale: nella vallata sottostante vedo una vecchia pista d'atletica che mi pare in disuso; la mente corre veloce al 1984 ed al Giro dell'Umbria che fece tappa proprio lì su quella pista. Un'emozione intensa rivedere dopo 34 anni quel luogo, quel posto dove ho corso assieme ad Orlando a debita distanza da me,scendo dalla macchina e leggo un messaggio di Ilaria, la moglie di Orlando, che mi dice che il mio post scorso intitolato "Non ti allontanare" le è piaciuto molto e lo pubblicherà sul blog di Orlando . Che grande piacere e che onore, ecco che si chiude il cerchio, in una settimana che mi riconcilia con la corsa ho visto Orlando, ho vissuto una maratona, ho rivisto un luogo perduto della corsa ed il mio blog torna a far parlare di sé.
Domani vado a correre l'Appia Run per divertimento, con gli amici orange e tutti gli altri.
Buona strada a tutti.

https://www.orlandopizzolato.com/it/2103-racconti-primo-piano.html











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