martedì 22 maggio 2018

Corso per Dirigenti sportivi dell'Osservatorio Sport Castelli Romani


Lo sport accompagna le nostre giornate sia da appassionati che da praticanti oltre che genitori di sportivi. Eppure in Italia dal punto di vista dirigenziale c'è ancora tanto da lavorare, sia in termini di managerialità che d'impiantistica e marketing.

 Nel nostro paese soltanto l'1,7% del PIL è occupato dallo sport contro il 3% della media europea. Troppo poco per una nazione come la nostra che vanta campioni in ogni disciplina ed ha milioni di praticanti. Lo sport in Italia non ha un ministero vero e proprio e si fonda per la sua totalità sul volontariato. Dal Coni alle singole Federazioni tutto si regge su appassionati che dedicano tempo e risorse proprie per portare avanti le attività agonistiche.

Con questa premessa l'Osservatorio Sport dei Castelli Romani coordinato da Gennaro Cirillo,membro della Federazione di Canoa, ha organizzato sabato scorso un corso per professionisti dello sport a cui ho partecipato insieme al mio amico Oscar.
Ci siamo ritrovati nella foresteria del centro federale di canoa del Coni al lago di Castelgandolfo ed abbiamo trattato più tematiche relative al mondo dello sport.

Il Dr Monti ci ha parlato di managerialità e programmazione delle attività sportive e di come dovrebbe essere pianificata la mission sportiva di una società ma anche di una federazione.

I problemi più grandi che si incontra in Italia nel gestire un team sportivo riguardano la mancanza di una visione vera e propria, la mancanza di decentramento delle responsabilità oltre che la definizione di diverse attività dirigenziali. In pratica poche persone si occupano di tutto, dagli allenamenti, al vestiario ed a tutto quello che riguarda la vita della società. Ci vorrebbe una migliore divisione dei ruoli senza improvvisazione dando responsabilità specifiche.

Dovremmo copiare il modello americano che mette in risalto tutte queste attitudini dando risultati più efficienti ed efficaci cioè riescono a dare il massimo risultato con i mezzi a disposizione.
Una grande attenzione dovrebbe essere rivolta alla comunicazione a tutti i livelli, sia esterna che interna, essere chiari nel fornire i propri intendimenti comporta un miglioramento sia nei rapporti tra dirigenti e allenatori che tra allenatori ed atleti oltre che tra squadra e pubblico.




Il Prof Fontana ci ha invece illustrato le problematiche dal punto di vista del diritto, spiegando le distinzioni tra Asd e Ssd, a quali differenti responsabilità si va incontro ed a come la legge sportiva differisca da quella civile e penale.Le problematiche più importanti sono senz'altro relative alla tutela della salute del tesserato e quindi ci ha spiegato i vari accorgimenti per tutelarsi soprattutto con la stipula di valide assicurazioni che coprono dal rischio per infortuni o altri eventi.

Anche questo argomento ha evidenziato sia le carenze del legislatore che la parziale conoscenza da parte dei dirigenti.

Su un tema strettamente collegato, quello fiscale, abbiamo avuto una bella lezione da parte del Dott Bottoni che ci ha ragguagliato sulle nuove disposizioni in termini fiscali della finanziaria del 2018.
Sinceramente l'argomento era un po' ostico ma ha reso ben chiara l'idea che non si può fare tutto da soli rischiando multe salate ma ci si deve sicuramente affidare ad un amico commercialista che ci può dare una mano.

L'architetto Buccione ci ha fatto un excursus sull'impiantistica italiana, mostrandoci esempi su campi polivalenti di buon esempio ed altri, come la vela di tor vergata, di pessimo esempio e scelleratezza nel gestire i soldi pubblici.










Infine il Prof De Lucia, Presidente dei Psicologi dello sport, ci ha tenuto una lezione su come vanno trattati gli atleti ma non solo loro durante la vita sportiva. E' stato molto interessante ed ha spiegato come l'approccio dello psicologo è diverso a seconda degli ambienti e dell'età dei ragazzi oltre che delle discipline praticate ed al livello di bravura.

Non poteva mancare un accenno ai genitori degli atleti, che forse sono quelli che hanno più bisogno di essere indirizzati ad una più sana coscienza sportiva.

In conclusione, posso dire di aver partecipato ad un ottimo corso che mi ha arricchito in termini di conoscenza e consapevolezza. Spero che l'Osservatorio organizzi altri incontri e vorrei indicare a Gennaro Cirillo di dedicare un focus alle società dei castelli soprattutto in termini di collaborazione sotto forma di polisportive ed altro ed in termini di miglior utilizzo e distribuzione delle risorse degli impianti sportivi dei castelli.

Ed ora tutti a fare sport! Dajeee!!




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