Non è facile raccontare questi due giorni così intensi di emozioni, di lavoro, di incontri e di km percorsi in tutti i modi.Più in là ne riparlerò, oggi mi sembra più importante parlare di questi quattro eroi che hanno portato a termine una gara che definire appassionante è poco. Essere in strada con Mauro Ugo Jackie e Marco e accompagnarli in questa loro impresa mi ha dato il senso di quanto la determinazione, la passione e il talento possano ,se ben guidati ,portare al raggiungimento di obbiettivi impensabili.
Mauro si è migliorato di un'ora, ha migliorato lo stile di corsa, ha cambiato passo e muscolatura , nel finale ha evitato Galloway ed ha abbattuto quel muro delle 10 ore che meritava da tempo e finalmente ha trovato l'anno buono. Di lui mi resta l'immagine del "trattore", che già conoscevo, di quel fisico che tiene sempre la strada e non sbanda neanche quando i kilometri sono tanti.
Ugo lo conosciamo già, l'imbonitore da televendita si è imbonito da solo e si è finalmente auto convinto che anche per lui le 10 ore erano possibili. In questo anno per lui pieno d'impegni lavorativi è riuscito a correre come non mai e a trovare quell'equilibrio giusto che ha portato pure lui a levare ben 40 minuti al proprio personale. Di lui mi rimane l'immagine del capitano giocatore, di quello che sta in campo e mentre gioca pensa agli altri, a come portarli all'arrivo, giocasse da solo non si sa quanto margine avrebbe ancora di miglioramento.
L'incredibile Jackie invece mi ha commosso nel vederla commossa! Alla partenza piangeva come una ragazzina alle gare della scuola e mi faceva capire quanta tensione e quanta emozione ci può essere anche in chi ha fatto venti maratone. La sua prima 100 è stata battezzata da un bellissimo ottavo posto e da un tempone. I miei amici blogger sul percorso mi dicevano che lei era quella meno stanca del quartetto, dava l'impressione di non faticare, certo alla fine anche lei era distrutta ma in allenamento non era andata oltre i 42 classici. Di lei mi resterà addosso il suo sorriso sul passo della Colla, quando li ho sorpassati con la macchina in quel momento camminavano e ci siamo salutati come quando incontri qualcuno che passeggia per le strade di campagna. Quella naturalezza come a dire"stiamo facendo due passi.., non scorderò mai quel trio arancione su quella salita!!
Ho tenuto per ultimo Marco perchè lui merita un discorso a parte, lui a Gennaio correva solo venti chilometri, era quello più improvvisato nella preparazione anche se l'ha condotta bene e si è presentato con una determinazione del campione olimpico. Un bell'esordio sotto le 12 ore, una terribile crisi al km 30 superata brillantemente e una testa che non ha mai mollato. Ho corso con lui i suoi ultimi 20 km e non l'ho mai sentito sbuffare, sentivo solo il suo passo stanco nella notte e mai un lamento. Sembrava in trance ma era sempre presente eccome, l'ho preso sempre in giro dall'inizio ma era solo un gioco nostro per sdrammatizzare l'impresa e senza dirlo a nessuno all'arrivo sono scappato avanti per applaudirlo e per non far vedere agli altri che stavo piangendo. Di lui mi rimarrà la volontà ferrea di chi sa che solo una prestazione super lo può portare all'arrivo ma sa anche che è alla sua portata, niente è impossibile e lui me lo ha dimostrato.
Infine tutta l'allegra brigata a partire da Francesco a cui mai come in questo momento dobbiamo far sentire forte la nostra fratellanza e la sua compagna Claudia, hanno seguito il trio sul camper insieme a Chiara e hanno dato un supporto importantissimo alla loro impresa. E poi Teresa che non dicendo nulla è venuta a prendere le misure per il suo prossimo Passatore del 2009, siamo un pò più vecchi di lei e certe cose le capiamo , sarà la sua prossima sfida. Lei ama le sfide e già so che vincerà anche questa perchè il suo talento l'ha portata a correre senza problemi 52!!! km al fianco di Marco senza fare mai un lamento, si sentiva solo il suono della sua coda di cavallo che affettava l'aria umida della notte. E poi Luigi che ha accompagnato per 30 km Marco aiutandolo forse nel momento peggiore e cioè quando era in piena crisi ipoglicemica, impagabile questo neo dottore sopratutto per aver dormito quelle poche ore in letto..con me!! Ciao Gigi..
Andrea e Ivana sulla loro ammiraglia non si sono persi un attimo del trio e quando Mauro ha allungato lo hanno seguito non lasciandolo mai solo, li vedo e so che sono contenti, che finalmente possono vivere lo sport come piace a loro. E poi Raffaele ,figlio di Marco e Dario, il nipote, al seguito di Marco con il pulmino hanno fatto un assistenza magistrale, lo hanno supportato in tutto e non si sono mai allontanati dai suoi occhi, ragazzi d'oro che la Running deve coinvolgere assolutamente. La cara mogliettina di Marco, Sara la romagnola, che dire? Si è allontanata da sola da Borgo fino a Faenza e poi è ritornata a riprendere il marito al km 90 saltellando davanti a lui per 10 km con una gioia nel vedere il marito prossimo al traguardo, le belle storie d'amore fanno sempre bene al cuore.
Chissà se ho citato tutti!! Resta la famiglia Bruni che ha ospitato, non presenti, i Graziani e Ferrante il sabato nella loro casa di Incisa Val d'Arno e poi l'altro figlio di Marco e i cugini e zii di Sara di Faenza che ci hanno fatto godere un pò della loro simpatia e semplicità.Vorrei spendere inoltre due parole su due nostri amici della Tusculum, Alessia e Fabrizio, hanno fatto anche loro una gara meravigliosa e ne siamo rimasti tutti colpiti e ammirati, la loro prestazione assume un pregio ancor più alto in quanto erano soli, non avevano assistenza, incarnavano il vero Passatore, quello degli inizi, quello fatto di cuore e gambe e basta, complimenti, resterete anche voi dentro i nostri cuori!
In tutto questo sono riuscito ad incontrare pure i miei amici blogger, ci siamo conosciuti e mi ha fatto piacere trasmettere un pò di Running in loro, spero e credo che il raduno di settembre sia un momento imperdibile.E poi la mia amica Marzia di Marradi che mi ha offerto una bella cena a due mentre i nostri eroi correvano, lei vive lì e da anni vede passare questi superman e manco ci faceva più caso.
Dichiaro conclusa l'operazione Passatore del 2008 , ora arriveranno altre storie ma vi consiglio di prendere in considerazione il Passatore 2009, in qualsiasi forma vogliate, ne vale la pena!!
11 commenti:
fantastico resoconto, bellissimo, eccezzionali quei 4 complimenti agli orange!
BRAVI BRAVI BRAVI!
emozionante anche la vita da supporter giampy..che poi comunque ti sei fatto venti km nella notte del passatore..complimenti, ma è riduttivo il complimenti bisognerebbe trovar qualcosa di più azzeccato a tutti gli eroi che l'han sfidato..
Faticosamente tutto bello!
Bellissimo anche solo essere presenti a condividere le imprese di questi EORI!! Bravo Giampy
C'è voluto del tempo per raccogliere un pò delle emozioni e delle storie come delle riflessioni vissute in questa ultima cento ed a qualche giorno sono pronto per raccontare e sottolineare sia dei singoli che, e soprattutto, del gruppo meraviglioso di cui mi fregio di far parte.
La mai maglia è Orange,è la società che ho sempre sognato,fatta per incentivare,incoraggiare e per non lasciare mai soli,ma questa volta mi riferisco non solo a quella ma a tutto il mondo Runners ed a tutti quei valori a cui la maggior parte di noi podisti fa riferimento quando ci si confronta con una distanza.Si applaude indipendentemente dalla maglia,si ammira indifferentemente dalla nazione o dal colore della pelle,si apprezza,ci si incita e ci si sostiene anche se non ci si è mai conosciuti e solo perchè accomunati da quella strana equazione FATICA/DISTANZA/TEMPO.
Durante e prima come dopo, sono state tante le dimostrazioni di affetto e di partecipazione arrivate da tutti gli amici conosciuti e non e vi assicuro,non è possibile nominarli tutti, ma tutti hanno avuto la loro parte di pensiero nel tragitto compreso tra Firenze e Faenza.
A Claudio,che non conosco,dico: Grazie per gli "EROI" ma a parte qualche campione, che è arrivato ore prima,sul percorso io ho visto semplicemente persone normali che "INSEGUONO".....cosa non posso dirtelo,ognuno è custode del proprio tesoro ma di certo più che eroismo ad accompagnare 1000 persone a Faenza c'erano lucciole in una notte buia con il loro carico di magia e di sogni altrui.
Io ne ho 2 nel cassetto,uno lo conoscono tutti ed è quello di riuscire ad organizzare una ECOMARATONA nei Boschi dei Castelli Romani.L'altro ed è un impegno che avevamo preso ed il mio amico di Corsa, Mauro, l'impegno che se fossimo riusciti a chidere sotto le 10 h il Passatore,il prossimo anno ci saremmo dedicati ad accompagnare un gruppo alla stessa,con l'intento di portarlo integro nelle sue conponenti Da Firenze a Faenza in 11h 30,tutti con la stessa maglia e tutti a motivare ed a dar forza agli altri.
Ho concluso domenica notte il mio sesto Passatore e non credevo possibile che avessi ancora tanto da imparare dal mondo della corsa e da questa gara,posso dire che la "Strada" è ancora molta ma almeno il "Percorso" lo conosco a memoria!
Grazie ancora a tutti e vi invito a leggere i racconti che nei prossimi giorni usciranno sul nostro sito....Orange!
Bello! Bravi!!!!
Mi prenoto per far parte del tuo secondo sogno nel cassetto. Sarebbe veramente bello arrivare a Faenza tanti piu' orange possibile. Ancora complimenti! Un abbraccio.
Andrea
bellissimo...non aggiungo altro!!!Spago
Ho letto sul blog di Marione quello che hai fatto per loro dopo la gara...GIAMPY SANTO SUBITO SANTO SUBITO SANTO SUBITO...!!!
Bel racconto , vissuyo con il cuore da veri supporter...bravo Giampy e bravi a tutti gli altri Orang...!!!
Francarun.
Dice il saggio: gli assenti hanno sempre torto.
Specie quelli non giustificati. Dopo il tuo racconto evito lo specchio per almeno 2 giorni.
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