lunedì 10 febbraio 2020

Cross a Capannelle: can you feel the spirit?



Data:11 luglio 2013
Luogo:Ippodromo di Capannelle
Evento: concerto di Bruce Springsteen
Intro: Il Boss sale sul palco chiedendo ad alta voce: Can you feel the spirit?"
Un'ovazione lo accoglie e lo accompagna nelle sue oltre 3 ore di concerto.




 Ci sono luoghi e situazioni che rievocano il passato, ci sono momenti che ritornano in forma diversa e ci raccontano di noi.

Ieri ho avuto la grande soddisfazione di correre una campestre dentro l'Ippodromo delle Capannelle a Roma. Era la gara finale del circuito chiamato "una strada per l'atletica", un circuito di gare tra le più importanti e partecipate dell'hinterland romano con la presenza ,quindi, della Running Evolution con la nostra CorriColonna. Insieme alla Fidal Lazio abbiamo pensato di fare una gara di campestre finale per coinvolgere anche il settore giovanile ed assoluto. Il calendario ci ha un po' penalizzato e la partecipazione è stata ridotta però è stata una bellissima manifestazione, organizzata benissimo e con un'atmosfera di freschezza che solo i ragazzi ti sanno dare.

Il sabato con il Presidente Oscar e Giuseppe siamo andati a preparare il percorso con gli amici di Cat Sport, di Lbm , dei Road Runners e dei Runners Ciampino.
Nel piantare picchetti e tirare nastri ritrovavo quella sensazione primordiale degli anni 80 quando organizzavamo le campestri a Balledoro o al Villaggio Olandese a Cogoleto. Sono dei splendidi prati nelle colline del paese rivierasco e lì ci facevamo le gare delle scuole e poi i provinciali ed anche i regionali sia Fidal che dei Giochi della Gioventù. Eravamo un gruppo di ragazzi e dirigenti genitori che si divertiva a piantare paletti e tirare nastri. Un giorno racconterò meglio di tutto questo.






 Domenica mattina eravamo un gruppo sparuto di Orange, una decina di temerari nell'affrontare un 5 mila abbastanza piatto e scorrevole ma immerso in un verde che solo una città come Roma ti può regalare. Ho cercato di ricrearmi i ricordi di quegli anni lontani, il riscaldamento, l'isolarmi dal gruppo per trovare concentrazione. L'incitare chi correva prima di me, il dare consigli a chi non era proprio incline a queste gare. E, sinceramente, mi sono così tanto caricato che sulla riga di partenza mi sentivo agitato come a fare una gara diversa dalle altre, come a sentir gli strilli del mio allenatore quando mi incitava in solitario dal punto più lontano e nascosto del percorso.
"Can you feel the spirit? E come no? Sento ancora addosso quel grido di aumentare oppure quello sguardo assassino quando non riuscivi a dare quello che voleva.

Fortuna che i chilometri scorrono bene e corro intorno ai 4'30" come volevo fare. Correre sul prato vuol dire cambiare postura, falcate più brevi e piedi sempre alla ricerca del contatto ottimale col terreno. Chiudo con un buon tempo che mi tornerà utile per i prossimi allenamenti.



Ho corso in uno scenario unico, con amici simpatici e poi sempre per quel riecheggiare del Boss nelle orecchie, sempre per quel richiamo al passato la memoria mi dice che qui si sono svolti negli anni dei campionati italiani di campestre ma la ricerca su google mi dice ben di più.
Qui su questo prato si sono svolti nel marzo '83 addirittura i Campionati del Mondo di Corsa Campestre, qui ha corso Salazar, Dixon, De Castella, Cova e poi nelle, allora, giovani speranze, Mei, Panetta, Nicosia ed un tale Ranieri Carenza, ora Presidente dei Runners Ciampino che sta qui con me a strillare ad i suoi atleti come sicuramente strillavano a lui in quel marzo '83. Ed infine cito la grande Grete Waitz, la nove volte vincitrice della maratona di New York, 5 volte campionessa del mondo di campestre e una di maratona.
Can i feel the spirit? Sure!!!! 
Caro mio Boss, che regalo che hai fatto a tutti noi quella sera del 2013, ero lì con Roberta e l'orso Roscioli che oggi ha corso pure lui qui e che ricordi e sensazioni  mi hai regalato oggi soffiando dietro di me su questo prato verde che mi ha trascinato a ritroso nel tempo.







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