giovedì 30 gennaio 2020

Sprogrammare

Vi è mai capitato di preparare un minimo di programma e puntualmente succede che qualcosa impedisca la sua realizzazione? A me è capitato spesso, soprattutto per la preparazione della maratona, ho cominciato con tabelle varie e poi un raffreddore, un periodo di inattività e tutto si è ridotto a meno della metà.
Ormai corro senza troppi schemi e programmi, divido l'allenamento in tre parti: la prima, quella più consistente per la salute. Vestirmi da podista, uscire di casa e fare i primi chilometri rappresenta per me l'avere assicurato la giornata per quanto riguarda la salute in generale.

Sono diabetico e la corsa migliora il livello di glicemia.

La seconda parte mi serve per fare l'allenamento vero e proprio e dedico poi gli ultimi minuti a sforzarmi nell'andare oltre i limiti precedenti per sentirmi un atleta professionista che va oltre l'ostacolo.
Farà un po' sorridere questa divisione ma provateci anche voi e vedrete che gli allenamenti peseranno meno.

Da novembre riesco a correre con più continuità e son tornato a fare le gare intorno ai 4'50" sui 10 km. Penso di non andare oltre con le distanze se non per levarmi lo sfizio di qualche mezza ogni tanto.
Domenica farò la Corri Fregene ma il mio vero obbiettivo è la campestre a Capannelle il 9 Febbraio.
Sono cresciuto nel fare le campestri e voglio tornare su un bel prato verde a martorizzare caviglie e ginocchia.

Quindi, oggi, volevo fare un allenamento a mo' di test per questa campestre e volevo fare almeno 5 volte i 500 con recupero 500 per almeno 5 ripetute e quindi 5 km in totale.
Invece Roberta , mai programmare, mi ha chiesto di andare a correre al Parco degli acquedotti dove non c'è traccia di misurazione.

Pur di farla correre ho cambiato programma e così ho optato per fare 6 volte 2' con recupero di 2'.
Correre su quello sterrato, in mezzo a quel verde e quei maestosi acquedotti dell'antica Roma è qualcosa di meraviglioso, senti una forza primordiale che ti spinge e non ti fa sentire la fatica.

Non è proprio così, però devo dire che ho corso molto bene e praticamente ho finito i 24' previsti esattamente percorrendo 5 km e quindi una media di 4'48" al km.

Forse vi ho un po' annoiato però volevo dirvi, con queste quattro righe, che a volte il cambiare programma può portare a fare meglio e divertirsi di più, pianificate i vostri allenamenti ma siate sempre pronti a stravolgervi e ad adattarli alle nuove esigenze.
Magari andate più forte.

Buona strada a tutti e, per chi ci sarà, ci incrociamo a Fregene.



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