martedì 15 settembre 2015

A volte i sogni sono incubi.






Erano esattamente 30 anni che sognavo di incontrare l'unico personaggio che veramente idolatro; l'unica persona a cui chiedere di farsi una foto assieme, di condividere due semplici parole. Questa persona si chiama Bruce Springsteen e gli do la caccia da 30 anni, da quel lontano 1985 in cui venne per la prima volta in Italia . Avevo la maturità e la madre in ospedale, raggiungere Milano era impossibile. Nell' 88 a Torino avevo il biglietto ma non la licenza dal militare, ma poi finalmente ho visto 6 suoi concerti ma sempre a debita distanza.



Ed ecco arrivare l'occasione d'oro, lo sport della figlia Jessica lo porta finalmente a Roma come suo spettatore e finalmente apro la caccia al Boss insieme a Roberta. Il venerdì falliamo miseramente perché allo stadio dei marmi cade il diluvio e ci bagniamo fino alle ossa e quindi riprendiamo la via di casa mentre lui arriva a vedere la figlia sigh!!



Il sabato si riparte e ci si istalla in Piazza del Popolo davanti al De Russie e finalmente lo scorgiamo, la folla aumenta e pure la sicurezza ce lo nasconde, alla fine si affaccia al vetro ma , come in un incubo, lo vediamo sfuocato, nascosto dai fans e dal piantone che non si sposta manco a strillargli le peggiori offese.

Siamo ormai una trentina di fans agguerriti, in tanti ci conosciamo da tempo e ci appostiamo di nuovo davanti al ristorante dove cena, saranno 2 ore di caccia guardando la sua figura di schiena dentro al locale e noi fuori . Alla fine esce e riusciamo a sfiorarlo, a toccarlo come fosse veramente una Madonna, si infila nel Van e scivola via. Siamo frastornati, pure i nostri figli lo hanno visto e sono contenti ma resta comunque un'insoddisfazione di fondo, non riusciamo a godercelo come veramente vorremmo.



La Domenica ritorniamo allo stadio dei marmi e lo ritroviamo lì seduto a seguire la gara ippica della figlia, sta sempre di schiena, altre 3 ore così senza un cenno di saluto, senza un girarsi soltanto per fare ciao con la manina. Ci rendiamo sempre più conto di quanto siamo ridicoli, di stare cedendo la nostra dignità per cosa non si sa. Andiamo via senza aspettare che lui vada via, rimaniamo con l'emozione di avergli messo le mani al collo la sera prima.



Era il nostro sogno e si è trasformato nel nostro incubo, speravamo ormai che finisse tutto e se ne andasse perché viverlo così non ci interessava, i nostri eroi vanno vissuti per quello per cui li consideriamo tali, se cantano andiamo ai concerti e godiamoci quello che ci trasmettono cantando.
Se vanno al bar ad ubriacarsi lasciamoli stare, non trasformiamo i sogni in incubi!!




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