domenica 22 novembre 2015

Corsa dei carrefour da Frascati a Cinecittà.




E finalmente arrivò Stefano ! Ci conosciamo da 25 anni e ne abbiamo fatte tante di cose assieme, tre anni fa correvamo nei parchi dei sobborghi di Londra e ora si è deciso a diventare orange. Il battesimo del fuoco è arrivato oggi in questa gara anomale che parte da Frascati e scende fino a Cinecittà con arrivo al centro commerciale accanto agli studios della Hollywood de noantri.
Sapendo che lui è uno scavezzacollo che parte a razzo. ho dovuto convincerlo a partire con calma dalle retrovie e poi se ne avevamo di fare una progressione.




E così è stato, io ricorro da una settimana dono uno stop di venti giorni per un mal di schiena noioso, pure lui ultimamente corre poco e già i 15 km ci sembravano tanti. Alla partenza ci dicono che invece i chilometri saranno 16.800 e questo poco ci cambia. Ci buttiamo in discesa e ci teniamo il freno tirato, arriviamo in pianura ed il ritmo resta lo stesso, la gara ce la fanno arrivare ad oltre 18 km ma non ci scalfisce nulla, arriviamo infine freschi come rose in 1h35 con una media di 5e 20 al km.






Con soli 10 km nelle gambe abbiamo quasi raddoppiato e siamo già pronti per fare una mezza, magari l'Invernalissima a Bastia Umbra, chissà. La bellezza della corsa oggi era tra di noi, un amore che non finisce mai anche se a volte un acciacco, oppure un po' di svogliatezza te la fa lasciare in disparte. Ma poi ti travolge sempre arrivando da dentro, ti assale e ti fa tornare per strada a macinare chilometri, a sognare traguardi, ad allungarti gli anni, perché no?

Buona strada a tutti!!

martedì 10 novembre 2015

Gli aggratis per principio.



Ciao amici, non corro ormai da due settimane, ho ancora la schiena contratta e preferisco guarire bene, nel frattempo leggo, lavoro, insomma vivo lo stesso eheheh..

Ho notato che ultimamente uno dei temi più caldi nel mondo della corsa è quello di chi partecipa alle gare senza iscrizione, senza pettorale e quindi senza ritegno. La pratica è sempre stata diffusa, nella piena sincerità devo dire che pure io , forse due volte e comunque senza usufruire di ristori e medaglie varie, ho fatto dei km da clandestino. La motivazione principale è quella di accompagnare qualcuno per un tratto di gara, di fargli compagnia come se stesse facendo una gara senza nessuno attorno, insomma una scusa per stare in compagnia a costo zero.

Una pratica che tutto sommato è sempre stata abbastanza tollerata, avere qualche clandestino in mezzo al gruppo non comportava nessun problema. Ora però è diverso, chi partecipa a tutte le gare dell'anno ha un grande esborso economico e non tollera più questo modo di inserirsi nell'attività sportiva di un movimento che fa dell'autofinanziamento la propria ragione di esistenza.

Ho degli amici che puntualmente corrono senza pettorale, sono amanti dell'aggratis e danno sempre spiegazioni del loro non pagare scomodando vecchie tesi comuniste sullo sfruttamento dei popoli, adducendo tesi di universale comunanza di intenti e di gestione delle risorse terrestri.Insomma ina marea di cazzate per sentirsi liberi di fare come gli pare.

Insomma fanno parte della categoria degli imbucati, ma della serie più codarda, quella che si può infilare facilmente in mezzo al gruppo senza grandi controlli. Di ben altra categoria son quelli che riescono ad entrare aggratis in discoteca, oppure allo stadio, se non addirittura a matrimoni in cui non si è invitati.

Potrebbe fare anche ridere, senonchè c'è il dolo, c'è la maleducazione di partecipare ad un qualcosa che è stato pagato da altri.C'è anche la preoccupazione di una società organizzatrice che potrebbe, in caso di malore o incidente, trovarsi in difficoltà in maniera veramente gratuita.

Forse le società dovrebbero fare qualcosa , chi paga ha diritto a fare la gara senza intrusi, chi non vuole pagare si astenga dal girare dentro al circuito che non gli compete. Forse ci vorrebbero dei buttafuori, o più semplicemente si dovrebbe fare come gli stranieri, cioè non farselo manco passare per la testa di essere il principe dell'aggratis.

domenica 1 novembre 2015

La Corsa dei Santi in colonna diviso per due.


Ciao atleti, runner, divanati, spiaggiati e quant'altro vi sentite di essere.

Un mezzo colpo della strega mi ha fatto dare forfait per la Corsa dei Santi, gara bellissima nel cuore di Roma che in questa edizione vedeva cambiare il percorso finale con uno splendido passaggio a piazza di spagna e piazza del popolo.


Con Roberta siamo voluti andare lo stesso a vedere i nostri amici e ci siamo finti atleti per partecipare al rito Maori, quello finto del Presidente Fausto. Gran bella squadra questa Running Evolution , è sempre un piacere ritrovarsi con questi matti orange che ogni domenica scendono in campo. So che come ogni anno, qualcuno ci vorrà lasciare, mi spiace molto ma il bello del proprio tempo libero è proprio questo, stare assieme finché si sta bene e poi una stretta di mano e via.

Dopo la gara delle castagne ho corso solo una volta e mi sono fatto una bella gita in umbria, posti meravigliosi dove ritrovare se stessi ed un po' di pace. E poi i soliti lavori domestici di ogni sei mesi che ti bloccano la schiena e quindi conseguente elencazione dei santi divisi rigorosamente per colonna e per due.

Dal male però nasce il bene, una giornata meravigliosa a Roma ti permette di vivere una bellissima mattina in mezzo ai colori delle canotte di oltre 4mila runner. L'emozione di salutare la leggenda Carl Lewis e poi salutare tutti gli amici che incontri lungo il percorso.Ho incitato e battuto le mani a tutti, a chi va forte, a chi va lento, a chi corre storto e pure a chi attraversa la strada perpendicolare in cerca di incidenti tra passante e runner.

Chi attraversa pensa di farcela ma calcola sempre male i tempi, taglia la strada senza affiancare il podista e si prende insulti a non finire. Chi corre non vede oltre il metro davanti e non riesce mai a sfilare alle spalle dell'intruso, però in tutta la sua stanchezza il vaffa gli esce sempre bene.

Pomeriggio di lavoro incollato alla tv per vedere la Maratona di New York, altro spettacolo di colori ma solo in quei secondi dedicati ai master, per il resto gare noiose, donne e uomini replicanti delle loro gare precedenti.

Complimenti a tutti, buoni belli e bravi, divisi in colonna e per due !