Inizio il racconto dalla fine, dal premio da dividere con Mario Tempesta, abbiamo corso 21.096 metri, abbiamo sudato e imprecato ma la medaglia ce la siamo guadagnata tutta. Ancora conservo le medaglie degli anni '80 quando correvo seriamente e per me resta sempre una grande soddisfazione ricevere una medaglia, un qualcosa di simbolico è sempre più gratificante di un pacco di pasta e una mela.
Alzarsi alle 6 per andare a correre è da matti ma se la compagnia è questa si è ancora più matti, un pullman pieno di adrenalina ci ha portato alla partenza e ci ha lasciati in mutande e canotta pronti per partire. Come al solito ognuno di noi si schermisce sul tempo che farà e pure io mi trincero dietro alla mancanza di allenamento, ai postumi della vescica al piede, bla ..bla..bla..
Sinceramente spero di correre sotto l'ora e cinquanta, se non altro almeno riesco ad acquisire il diritto a partire il prossimo anno nella griglia più avanti, quella sotto l'ora e cinquanta appunto.
E' sempre emozionante correre questa Roma Ostia, l'organizzazione è perfetta e ti da l'idea di correre una mezza internazionale, un arcobaleno di colori davanti a te e migliaia di piedi che nascondono l'asfalto, pronti e viaaaaa..
I compagni di viaggio mi sfuggono subito e quindi corro in solitaria, mi metto subito a 5' al km e mi rendo conto che le sensazioni sono buone , che posso farcela a portare a casa l'ora e cinquanta. La salita del campeggio mi sfila sotto i piedi senza lasciare troppo affaticamento e mi preparo al tuffo nel cuore, al passaggio delle Forche Orangine, il ristoro della Running Evolution al km 11.
In uscita dal ristoro riesco pure a mettermi in posa per la foto di Fausto il Pres, avrò perso 20 secondi ma ho acquistato tanto in notorietà. E allora via verso il mare, inizia qualche crampo ma ormai il crono da tempo dice che sto sotto l'ora e quarantacinque, devo solo tenere il ritmo.
Un po' inesorabili arrivano piccoli crampi ovunque e pure la vescica del piede si fa sentire, ma il suono del mare, la folla attorno e l'odore di salsedine hanno la meglio, reggo fino alla fine e chiudo davanti al mare blu in 1 ora 44 minuti e 38 secondi.
Ho fatto di meglio soprattutto da ragazzo, ma bisogna sempre guardare quello che si fa giorno per giorno. Oggi ho fatto un'impresa, ho corso con Mario a cavacecio e ho guadagnato il passaggio di gabbia per il prossimo anno.
Ed ora via di volata a preparare l'ultimo mese per la Maratona di Roma, ormai pure a camminare la dovrò fare tutta,
Buona strada amici miei.
1 commento:
Bravo!!!!
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