martedì 10 luglio 2007

Diario allenamenti 23.

Quando da ragazzo mi chiedevano che sport facessi, rispondevo :"Atletica Leggera", sentirmi podista , anche se questo sono, mi sta un pò stretto. Avere vissuto l'atletica in un certo modo, imparando giorno per giorno a costruire una preparazione, imparando ad ascoltare il mio corpo nei suoi miglioramenti, mi mette addosso un pò di malinconia per quel vissuto che avrei voluto proseguire in modo diverso. A 18 anni con 30 ore di scuola a settimana e con difficoltà varie, ho dovuto recedere dai miei sogni di fare qualcosa di importante, sicuramente non avrei eccelso a livelli da top runner ma a ridosso dei migliori ci sarei arrivato. Qualche società importante mi avrebbe preso ma tutto l'ambiente era ostile a questa scelta e quindi sfogo naturale poteva essere solo uno:allenare. La passione c'era, quando mi allenavo chiedevo sempre il perchè di quello che facevo, cercavo di sfruttare al meglio la mia curiosità nell'imparare e misi a frutto tutto ciò. Ho allenato per 6 anni i ragazzi del mio paese raccogliendo bei risultati e sopratutto la gratitudine di ragazzi che sono rimasti affezionati a me e trasmettono ora ad altri quello che gli hai insegnato. Però tutto questo lo racconterò un'altra volta, ora voglio raccontare di ieri e questa mattina per far capire cosa intendo con questa premessa. Ieri non prevedevo di correre ma una vocina all'orecchio mi sussurrava di andare, di fare qualcosa e allora scendo a Tor Vergata dove incontro Angelo mentre termina la sua corsa. Ho deciso, faccio balzi e salite, mi scaldo 15 minuti e poi stretching, balzelli sul posto, passo stacco, skip, affondi, corsa balzata e controbalzo, 4 allunghi sui 40 metri e poi via in salita . 6x120 metri di salita spingendo bene con l'avampiede, si sente la fatica di questi giorni ma così deve essere. Stamattina invece circuit training in casa con esercizi addominali, dorsali, per le braccia e la schiena, 20 minuti di esercizi a rotazione prima di andare al lavoro. Ecco cosa intendevo , lo sport inteso come un attività multilaterale dove l'allenamento è sempre diversificato, dove vi è la ricerca continua di far lavorare distretti muscolari diversi e dove si cerca di trarre profitto dagli insegnamenti avuti. Finalmente ho trovato qualcuno disposto a credere in me, al mio diploma di allenatore e alla mia voglia di seguire qualcuno. Finalmente è stata vinta la diffidenza verso chi non si conosce bene e si pensa che millanti sempre qualcosa di cui non è capace di fare. Oggi ho trovato un "atleta" disposto a seguire i miei consigli, a farsi trasportare dalla mia passione per questo sport che mi ha fatto crescere, a sperimentare con me i limiti di dove può arrivare.Questa persona si chiama Giampiero e sono ben felice di provare con lui a ritrovare vecchie sensazioni e nuovi stimoli per sicuri traguardi. Buon lavoro allora a me e a lui e se qualcun'altro si vuole aggregare..ciao.

4 commenti:

Unknown ha detto...

Ciao Giampy...ma se ti chiedo qualche consiglio che fai?mi fai pagare?se sono gratuti ne approfitto...ho le miee idee però un consiglio sarebbe gradito!
Ciao belloooooooooooooooo
Max Maola

giampytec ha detto...

Caro Max, se pensassi ai soldi non vivrei così tra mutui prestiti e buffi da saldare.Cerco sempre di dare consigli ma non so mai come vengono recepiti quando non sono richiesti. Molte persone pensano di avere in mano tante verità e non sono certo io a volergliele scalfire, invece mi fa piacere quando qualcuno mi chiede qualcosa dandomi quella fiducia di cui si ha sempre bisogno. Insomma sarei ben lieto di poter avere un cavallo di razza come te nella mia scuderia e di poter stravolgere un pò le tue convinzioni da podista naif e farti sentire un po più "atleta". Ciao e cercami.

Anonimo ha detto...

ho sempre pensato che fosse inutile correre a meno che non si avesse un pallone tra le gambe o la polizia alle calcagna.
Ora scopro che mi piace, mi piace molto.
Ho sempre avuto buoni propositi in qualsiasi cosa mi cimentassi ma non ho mai sputato sangue per alcunchè.
Ottenevo qualche risultato ma era il frutto esclusivamente di una certa attitudine.
Non ho rimpianti sia ben chiaro, ma ogni tanto penso a come sarebbe una vita in funzione dello sport, come un atleta trascorre la sua giornata tipo, a come ci si sente dopo aver lavorato intensamente per anni e vedere sfumare il tranguardo per un pelo o trionfare su tutti.
A me stesso oggi dico di correre per il gusto di visitare una parte di territorio poco battuto, con dedizione e spirito di sacrificio lasciando alla competizione un ruolo marginale... (considerazione che hanno fatto tutti all'inizio poi puntualmente rettificata o semplicemente dimenticata)mi godo il paesaggio ed i consigli di un grande combattente
un saluto

Anonimo ha detto...

Ciao Giampy, eccomi qua a scrivere sul tuo blog perchè fortunatamente sono riuscita ad entrare!(Ho problemi, non mi si carica la pagina.)Se pensi che le cose che dici senza che nessuno te le chieda possano non essere recepite sbagli, perchè alcune persone come me per esempio, rubano con gli occhi, anche le più piccole cose che per gli altri possono sembrare banali!E poi se comunque solo una persona sta li ad ascoltarti, è già una bella gratificazione!! Per quanto mi riguarda sono sempre pronta ad raccogliere quello gli altri mi dicono, anche se poi decido io, se metterle in pratica o no!Spero di non averti annoiato e comunque, questo è quello che penso !!!Ti aspetto per una corsetta "lenta" non troppo, così mi sveli qualche segreto... per adesso solo un saluto Lady oscar...ops mi sono sbaliata...Lady Nutella